Era previsto
per mercoledì 30 novembre un incontro pubblico del Comitato per in No al
referendum del 4 dicembre a Montegranaro. Era stata protocollata da tempo, in
Comune, la richiesta di poter utilizzare l’aula di Palazzo Francescani, quella
stessa aula dove si riunisce il Consiglio Comunale, e si dava per scontato che
la cosa era fattibile, anche perché, nella stessa ubicazione, si è già tenuto
un incontro (tra l’altro andato pressochè deserto) del Comitato per il Sì.
E invece la
sorpresa: il giorno 30 viene convocato il Consiglio Comunale, quindi l’aula non
è più disponibile. È difficile pensare che non si sia fatto caso all’accavallamento
delle due cose. È facile, invece, pensare a un escamotage, considerando anche
che il PD, partito di maggioranza, appoggia il Sì. Visto che siamo agli
ultimissimi giorni prima del voto, impedire un incontro che spieghi le ragioni
del No è molto utile alla causa del Sì.
Magari,
invece, è stata solo una svista, una delle tante che questa Amministrazione Comunale
compie. Ma, conoscendo i soggetti e il loro “raffinato” modus operando fatto di
piccole e grandi cattiverie, prepotenze e uso estremo del potere, penso male,
facendo peccato e magari acchiappandoci.
Luca
Craia