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venerdì 13 febbraio 2015

Casa di riposo: nuove precisazioni di Antonelli.




Ricevo dal Presidente del Consiglio Comunale Walter Antonelli e pubblico integralmente.

Vorrei fare una puntuale quanto  serena disamina sulla Casa di Riposo, in modo tale che  non vi possano essere zone d’ombra su un importante servizio  erogato dal Comune agli anziani.  Sono cosciente che il mio intervento mirato a fare chiarezza, pur  facendo riferimento a documentazione pubblicata e quindi verificabile, mi espone ad attacchi faziosi di chi disconosce l’impossibile. Considerato che l’art. 6 lettera g dello statuto redatto e sottoscritto da molti componenti dell’attuale Cda recita che tra gli obblighi del Presidente”almeno una volta l’anno, relaziona al Consiglio Comunale sulla corretta ottemperanza degli scopi statutari e sull’andamento delle attività”. Durante la diatriba mediatica sulla scadenza del Cda, ricevevo notizia, da fonte attendibile, di una fattura anomala per importo sull’utenza metano e di una morosità consistente da parte di un ospite. Il giorno dopo mi recavo in Comune per verificare, attraverso le obbligatorie comunicazioni del Presidente, la fondatezza delle informazioni ricevute.  Con mia sorpresa, venivo a conoscenza che mai  in questi anni da parte del Presidente si era ottemperato a tali obblighi statutari. Decidevo quindi di rendere pubbliche tali notizie,  nella speranza di avere i chiarimenti dovuti.  Ottenevo solo le dure reazione del Presidente Melchiorri e di una parte politica  che sfociavano in minacce ed intimidazioni.  Melchiorri faceva un duro attacco per mezzo stampa dal titolo“Troppe menzogne, faccio chiarezza”. Nell’articolo, testualmente affermava riguardo la notizia  sull’ospite moroso “Notizia falsa, si tratta di un unico credito vantato dalla Casa di Riposo e relativo ad un ospite per il quale, stante l’impossibilità oggettiva di pagare e su sua richiesta scritta di dilazione del debito, è stata convenuta una rateizzazione della cifra che viene puntualmente rispettata ogni mese. Cosa avremmo dovuto fare? Lasciare un anziano in mezzo alla strada?”. Sulla fattura anomala Si tratta di una fattura di conguaglio regolarmente intestata alla casa di riposo relativa all’effettivo consumo. Per altro siamo riusciti ad ottenere un pagamento rateizzato con l’Eni senza alcun interesse moratorio”. Mi chiedo dove stanno le mie menzogne se poi lo stesso Presidente conferma la fondatezza dei fatti; forse se avesse ottemperato al suo dovere statutario di informare il Consiglio Comunale, non avrebbe dato adito alla diffusione di voci incontrollate. Io mi chiedo, per operazioni  che vedono in ballo diverse decine di migliaia di euro, che non possono essere considerate fuori dall’andamento dell’attività e che possono avere risvolti inimmaginabili, non si può tenere all’oscuro il Consiglio Comunale tanto più in  presenza di un obbligo statutario. Mi auguro che chi mi ha attaccato si ravveda  e chieda scusa a tutta la cittadinanza, spero che tutta questa cattiveria nei miei confronti non sia strumentale per sviare l’attenzione da gravi inadempienze.

Walter Antonelli

venerdì 30 gennaio 2015

Antonelli esige le scuse di Gismondi e auspica un clima più disteso



Riceviamo e pubblichiamo dal Presidente del Consiglio Comunale Walter Antonelli.

Credo sia evidente che a Montegranaro oltre alle emergenze sul lavoro, la frana viale Gramsci, va aggiunta la necessità di recuperare un confronto politico sereno basato su valori etici e di educazione.
Non può un consigliere comunale calunniare il Presidente del  Consiglio nella sua veste istituzionale sulla base di bugie come ha fatto Gismondi nel Consiglio del 18 dicembre scorso affermando, deridendo, che il Presidente non ha mai presentato una mozione sulla riduzione del numero degli assessori.
I fatti smentiscono questa versione. Come risulta dagli atti quella mozione è stata da me protocollata il 12 agosto 2013 e a norma di statuto andava portata al Consiglio Comunale del 27 settembre 2013.
Queste falsità trascendono la critica politica, ed alimentano nella piena malafede un attacco di una violenza inaudita alla mia persona. Esprimono disprezzo e mostrano intenti diffamatori, degenerando anche pesantemente nell’insulto personale. Mi sento amareggiato e deluso, mi sarei aspettato dal Gismondi le scuse pubbliche così come pubblicamente mi ha calunniato, non per altro per il rispetto per il mio ruolo istituzionale. Mi auguro che parta al più presto una nuova stagione politica proficua e produttiva nell’interesse di tutta la cittadinanza.

Walter Antonelli

giovedì 11 dicembre 2014

Epilogo tignoso per la questione Casa di Riposo. È davvero tutto qui?



Da quello che leggiamo sul Carlino di oggi si direbbe che l’annosa e tristissima faccenda del rinnovo forzato del CDA della Casa di Riposo di Montegranaro sia giunta ad un epilogo salomonico che pare accontentare tutte le parti. Dico pare perché il giornale riporta solo le considerazioni dell’Amministrazione Comunale per cui mi piacerebbe sentire anche la controparte prima di mettere la parola fine. Prendendo però per buone le dichiarazioni di Sindaco e Vicesindaco pare che l’accordo, raggiunto nel corso di un incontro tra Amministrazione e Presidenza del Residence, definito “cordiale” dagli stessi (ci mancherebbe altro, non mi risulta che Lucio Melchiorri abbia mai picchiato nessuno né mi pare uomo incline a intemperanze verbali), preveda che il CDA vada a dimettersi a marzo subito dopo l’approvazione del bilancio. Praticamente il Consiglio uscente guadagna quattro mesi rispetto alla volontà del Comune ma ne perde una dozzina almeno rispetto alla scadenza dallo stesso indicata. Se la soluzione accontenta tutti, per quanto penalizzante per il CDA, va bene così.
Rimane il fatto che questa storia ha dimostrato che alcuni detti definiti qualunquistici in realtà dicono il vero, in particolare quando al bar diciamo “sono tutti uguali” stiamo asserendo un assioma politico verificato. L’amministrazione Mancini in campagna elettorale ha ripetutamente specificato la volontà di avvalersi di uomini scelti con criteri meritocratici e non per calcoli politici. In questo caso è avvenuto il contrario, cioè il calcolo è stato politico al 100% e, in base a questo calcolo, si sono buttati nel cestino (per non dire di peggio) competenze, meriti, lavoro svolto, progetti futuri e, soprattutto, il rispetto per gli uomini possessori di quanto sopra. Il motivo, per quanto si voglia dire e dichiarare, è evidentissimamente politico: puntellare la traballante stabilità di questa maggioranza dando ad ogni parte la possibilità di inserire i propri uomini in un luogo che, volenti o nolenti, a prescindere dall’esistenza di remunerazione, è luogo di potere. La dimostrazione è il ricompattamento temporaneo e improvviso della stessa maggioranza e il sopimento di tutti i mal di pancia registrati fino a ieri. Mal di pancia che, probabilmente, riprenderanno a marzo. La decisione di procrastinare di qualche mese la decisione, quindi, pare quanto meno opportuna e fa respirare la maggioranza per qualche mese. Ma, signori miei, se non è lottizzazione questa…
Interessante la chiusura dell’articolo del Carlino, dove Sindaco e Vicesindaco (non sappiamo chi dei due perché sembrano parlare in coro) affermano che la data di scadenza del mandato del CDA a marzo sarà stata superata “ad abundantiam”. “Ma non ci interessa”, dicono le due più importanti cariche cittadine. Sembra la vecchia storia popolare, che molti conosceranno, della moglie “ciaccapedocchi” che voleva sempre avere l’ultima parola. La sapete?

Luca Craia

martedì 2 dicembre 2014

Antonelli difende la lottizzazione. Ma non eravate voi il nuovo?



Comprendo la posizione del Presidente del Consiglio Comunale di Montegranaro, Walter Antonelli. La comprendo ma non la condivido. Certo, dal punto di vista di chi fa politica da anni e la fa secondo i dettami di un modus operandi appartenente alla prima repubblica e alle sue logiche il ragionamento di Antonelli non fa una piega. È vero quanto egli afferma, ossia che tutte le amministrazioni che si sono succedute fino ad oggi hanno cambiato i membri dei consigli di amministrazione degli enti controllati dal Comune. Nulla di strano, quindi, secondo Antonelli, che anche l’amministrazione Mancini lo faccia.
Per me invece è strano. Perché è stata proprio Ediana Mancini ad affermare ripetutamente, in campagna elettorale e dopo, che la sua amministrazione sarebbe stata diversa, che avrebbe rivoluzionato il modo di gestire la cosa pubblica, che avrebbe utilizzato metodi trasparenti e meritocratici. Ora io mi domando dove sia la meritocrazia nel voler sostituire un CDA in carica, la cui scadenza, se non si vuole cavillare, avverrà solo tra qualche mese. Mi domando quale sia la rivoluzione politica, il nuovo modo di gestire la cosa pubblica. Non che questa amministrazione, in questo modo, si dimostri peggio delle altre che l’hanno preceduta. Ma non è nemmeno migliore come ci era stato promesso: è uguale.
Poi, se vogliamo dare retta alle illazioni, alle chiacchierette che, sorprendentemente, Walter Antonelli cita come fonti e alle quali sembra dar credito, il discorso cambia. La faccenda del contatore è davvero brutta, specie se non suffragata da fatti concreti. Non mi piace questo modo di fare politica che utilizza con estrema leggerezza il pettegolezzo, la diceria, la chiacchiera da comare. Un utilizzo che spesso diventa diffamatorio e che potrebbe e dovrebbe essere sanzionato. Ne uccide più la lingua che la spada (Siracide, 28:18). Chi usa certi metodi lo sa bene.

Luca Craia