Guardavo le immagini dell’iniziativa di sabato scorso del Movimento 5
Stelle montegranarese, chiamata (come va di moda ora, inserendo la parola AMO
all’interno di altre parole, come svelando un velato doppio senso)
RipuliAMOntegranaro e pensavo: ma come è possibile che, al Campo dei Tigli, il
Comune si sia tanto affrettato a sistemare (a cercare di sistemare) l’area
prima dell’intervento del gruppo di opposizione e, per farlo, abbia usato una
tale fretta e un tale pressapochismo da far cadere le braccia? Sì, perché, in
realtà, a parte rasare l’erba e dare una potata ai rami bassi degli alberi, lo
sporco, il Comune, l’ha lasciato tutto lì. E ci hanno pensato i Cinquestelle a
portarlo via. Sporco brutto, segno di grande inciviltà da parte di chi
frequenta quella zona ma anche segno di una sedimentazione dovuta a un’incuria
atavica da parte dell’amministrazione comunale, per quanto si sia affrettata a
buttare la polvere sotto il tappeto come si usa fare amministrando male.
I Cinquestelle lo hanno fatto per sottolineare la proposta di baratto
amministrativo. Cos’è? Semplificando si tratta di un patto tra il cittadino e
il Comune tramite il quale il primo si impegna a svolgere dei lavori
socialmente utili (come pulire un’area del paese) in cambio del saldo totale o
parziale di imposte e tasse comunali. I Cinquestelle ci stanno provando da un
po’ a farlo passare, incassando il “ni” dell’amministrazione. I “ni” di questa
maggioranza ormai, però, dovremmo conoscerli e, soprattutto, dovrebbero
conoscerli i pentastellati che, già in passato, sono stati buggerati per benino
dalle proposte melliflue di Ubaldi, Perugini & Co. (vedi la questione della
commissione sui debiti).
Eppure, leggo sulla stampa, Carlo Pirro non vuole scendere in
polemica, neanche per la brutta storia della corsa a chi pulisce prima, che
sarà pur ridicola e risibile ma a me pare piuttosto grave perché indica un
livello politico e umano davvero bassino da parte di chi governa. Come mai
Pirro ancora si fida? Come mai preferisce questa sorta di linea morbida nel
fare opposizione? È una linea che, con Marilungo (predecessore di Pirro in
Consiglio Comunale), non ha pagato affatto sia in termini di risultati
tangibili che di ritorno elettorale. Non sarà il caso di fare un’opposizione un
pochino più ferrata, un pochino più in linea col movimento nazionale? Perché così,
francamente, il baratto amministrativo, con i cittadini che puliscono e il
Comune che si trova le cose fatte senza colpo ferire, lo vedo duro da ottenere.
Luca Craia