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martedì 12 maggio 2015

Montegranaro e il rispetto per i disabili



Ricevo da una lettrice (che si firma) una segnalazione che, purtroppo, non è nuova: a Montegranaro, non si può ottenere quello che è un diritto, cioè il posto auto riservato per i disabili nei pressi dell’abitazione, perché non ci sarebbe nessuno capace di disegnare le strisce gialle per terra. Di seguito il testo della lettrice che, mi pare, non necessita di alcun ulteriore commento. 



Abito in via xxxxxxx. È quasi un anno che ho fatto la richiesta per un parcheggio per disabili visto che ne ho bisogno per mio padre. Mi hanno fatto girare come una trottola tra vigili e ufficio tecnico lasciandomi solo un foglio in cui mi si accettava la richiesta dopo che i vigili sono venuti a fare un sopralluogo. Sabato sono andata un’altra volta a chiedere cortesemente di far venire qualcuno per questo maledetto parcheggio e la risposta è stata che non avevano nessuno, e dico nessuno, per farlo. Io ne ho bisogno, non chiedo niente di più nè di meno del diritto di mio padre, visto che devo chiamare la Croce Gialla per portarla al Santo Stefano per la riabilitazione. Abito vicino le scuole medie e alle 13:00 è un via vai di macchine tra genitori e autobus. Come mai non hanno nessuno per fare due righe gialle per un parcheggio e sono tutti i fare l’asfalto e i parcheggi all’ospedale? Lì il personale non manca. Sono molto delusa e arrabbiata.

venerdì 17 aprile 2015

Per il disabile c’è tempo e non ci sono i soldi



Mi scrive una lettrice, firmandosi, una triste storia montegranarese legata al problema dei disabili. Scrive la nostra amica: “parcheggio disabili: mio padre ha il cartellino da 5 anni. Sono andata a fare il rinnovo e i vigili si sono scusati perchè in 5 anni non sono mai venuti a fare il parcheggio!!!!! Ho detto che, negli ultimi anni, potevamo usufruire del parcheggio di una vicina dato che è morta e quindi non lo usa più, ma i vicini continuano a parcheggiarci senza aver il cartellino. Mi hanno detto di chiamarli quando succede. Ho aspettato 7 g prima di farlo. Ieri sono andata e chi era di turno mi risponde: va bè dai la conosco, non posso multarla, ci vado a parlare”.
Diciamo che va bene, se bastasse parlare per risolvere una questione del genere si potrebbe anche evitare la multa. Ma la nostra amica prosegue: “premetto che mamma pochi giorni fa, a Fermo, ha fatto l’errore di parcheggiare con il tesserino scaduto da 1 giorno e le hanno fatto la multa. Abbiamo pagato subito e fatto togliere i punti: ha sbagliato e, quindi è giusto pagare. Allora mi domando: perchè i vicini continuano a parcheggiare in un posto dove non dovrebbero senza esser multati?”
Poi, perla delle perle: “in più i vigili hanno detto che il comune non ha soldi per realizzare le strisce per il parcheggio. Mi viene da ridere per non piangere! La mia vicina ha dovuto pagare da sè una grata posta sul marciapiede perchè da quando hanno rifatto i marciapiedi l’acqua le entrava in casa”.
Io non avrei granché da aggiungere. Il fatto si commenta da solo e la dice lunga sul tipo di approccio abbiamo (non solo a Montegranaro, purtroppo) per i problemi legati alle disabilità, primo fra tutti l’abbattimento delle barriere architettoniche e i sussidi alla mobilità. In questo caso basterebbe un po’ di vernice gialla e un po’ di buona volontà. Per tacere del senso civico.

Luca Craia