Montegranaro, l’ho sempre sostenuto, è lo specchio preciso, ridotto in
scala locale, di quanto accade a livello nazionale. Anzi, talvolta ne anticipa
addirittura gli avvenimenti peculiari, come fosse una sorta di laboratorio di
prova o di esperimento pilota. Così oggi vediamo quello che sta accadendo e che
probabilmente accadrà al Pd nazionale osservando le vicende di quello locale. E
quello locale non c’è più.
Qualcuno ricorderà da dove nasce il Pd, suo malgrado. Nasce da quello
che una volta era il partito più forte e rappresentativo della sinistra
italiana, il Partito Comunista, che ha avuto come leader gente del calibro di
Enrico Berlinguer, tanto per capire. Poi è venuto Occhetto, poi D’Alema, oggi c’è
Renzi e così accontentiamo Darwin ma al contrario. Ma il Pd rimane un partito,
all’interno c’è ancora vita, c’è un dibattito, ci sono maggioranza e
opposizione. Ce chi discute, chi cerca di portare avanti la sua idea, c’è chi
si incazza, sbatte la porta e se ne va. Ci sono anche i ladri e i furfanti, e
sembra che non siano neanche pochi, ma non è di quelli che vorrei occuparmi
ora; ora mi interessa far capire che, nel bene o nel mane, il Pd nazionale è
ancora vivo. Ma potrebbe morire, e lo desumiamo dalla sorte toccata alla
sezione montegranarese.
Il Pd, a Montegranaro, non c’è più, anche se non se ne è accorto. Ha
smesso di respirare, il suo cuore non batte più, però sta seduto a tavola con
gli altri commensali, come le salme dei leader dell’Unione Sovietica che
restavano vive pur morte per mesi. A Montegranaro non c’è un dibattito, non c’è
movimento, non c’è coinvolgimento popolare. Il Pd è in maggioranza e questo
basterebbe a tenerlo in vita, ma non è così. I partiti o i movimenti vivono se
c’è gente dietro che li sostiene. Il Pd montegranarese ha solo un piccolo gruppo dirigente e
fermati lì.
Il segretario fa l’assessore, non certo il segretario. E questo è un
male, grande. Perché un partito non può e non deve appiattirsi davanti alle
posizioni di governo, semmai le deve orientare tramite il dibattito e il
rapporto con la base. Ma quale base, quale rapporto ha il Pd montegranarese?
Non c’è una posizione del partito, c’è solo quella del gruppo consiliare. Non c’è
una voce discordante perché i morti non parlano. Avete visto iniziative?
Dibattiti? Giornalini, volantini? Il gruppo giovanile, una volta ben nutrito,
dov’è? Sono invecchiati senza ricambio dietro. È morto, il Pd nostrano, ecco
dove sta. Ed è questa la fine che farà quello nazionale. Basta aspettare.
Nel momento culminante
del finale travolgente,
'mmiez'a tutta chella gente,
se fumarono al Pd!...
'mmiez'a tutta chella gente,
se fumarono al Pd!...
Luca Craia