Pubblico integralmente il comunicato stampa
di Anna Lina Zincarini, consegnato alla stampa ieri. La Zincarini, attualmente
Consigliere Comunale di minoranza nel gruppo Viviamo Montegranaro, è stata
assessore ai servizi sociali durante l’Amministrazione Gismondi ed è da sempre
molto impegnata nel sociale, partendo proprio dalla Croce Gialla di cui è
un pilastro. Diciamo quindi che possiamo darle sufficiente
credito, anche perché quanto contenuto nel comunicato è facilmente
riscontrabile. Buona lettura.
A
Montegranaro una serie di servizi prestati al cittadino sono sempre più a
rischio, il tutto con la complicità dell’Amministrazione Comunale che inerme
sta accettando tale processo. Più in particolare, per alcuni di essi, vi è da
parte della nostra Amministrazione Comunale, la volontà di volerli prestare
direttamente, piuttosto che reclamarli a gran forza dalla pubblica sanità. Nel
caso della POTES, Sindaco e maggioranza hanno avuto un ruolo passivo al punto
che l’interesse della città è stato bellamente trascurato in nome di non meglio
precisati voleri del consiglio regionale, che di fatto ha dettato legge nella
vicenda del suo trasferimento a Sant’Elpidio a Mare; ricordiamo infatti che la
POTES è stata svenduta senza colpo ferire, e senza che nessun amministratore
facesse granché per la sua conservazione, al punto che in un batter d’occhio
Sant'Elpidio a Mare ha avuto il servizio, seppur ridimensionato, da
medicalizzata in infermieristica in H 12. Senza parlare poi del servizio di
portineria del presidio di Montegranaro; da vari mesi, con il pensionamento
della figura che in precedenza si occupava del servizio, la città non ha più
nessuno che si occupa della portineria e del centralino visto che in Area Vasta
nessuno si è attivato per la sostituzione. Basta andare a tutte le ore del
giorno per vedere il via vai di persone e capire come un servizio del genere
sia necessario, per orientare le persone, per facilitare il ritiro dei referti,
per rispondere al telefono e quant'altro. Il colpo di genio degli
amministratori comunali è stato quello di poter credere che una siffatta figura
potesse essere sostituita con un paio di “borse lavoro”, senza capire che un
lavoro delicato come quello del portiere/centralinista, che deve occuparsi di
restituire i referti, di gestire le chiavi, di dare informazioni precise sui
servizi del presidio, di smistare la posta e incombenze simili, non può essere
gestito da due persone che, seppur formate, svolgono una attività assimilabile
a quella di volontariato. Senza nulla togliere alle persone che svolgeranno
questi compiti, sicuramente al meglio delle loro capacità e con diligenza,
siamo sicuri che l'Amministrazione abbia fatto la scelta giusta? Non è forse giunta
l’ora che i nostri Amministratori inizino a battere i pugni sul tavolo onde
evitare che la struttura venga ancor più spogliata? Non è giunta l’ora che si
facciano sentire nelle sedi competenti per conservare quei pochi servizi che
ancora ci sono rimasti prima che, placidamente, l’intero presidio venga
smontato per portarlo da qualche altra parte? Altra nota dolente è la
situazione delle Borse Lavoro per le quali, dal 30 Giugno, cambiando il nome
con" Tirocinio Formativo", cambierà anche l'incentivo che passerà a €
180.00 mensili : posto che tale risibile importo, per un lavoratore serio e
scrupoloso, non possa costituire la remunerazione per un’attività, sarebbe
opportuno che l’Ente facesse sapere che – mettendoci dell’altro – innalzerà
tale mortificante somma in maniera che non venga calpestata la dignità di
nessuno.
Anche lo
stesso Fondo Anticrisi, che da 8.000 € è stato innalzato a 12.000€ annue, in
condizioni economiche alquanto precarie, non è assolutamente sufficiente ad
alleviare, seppur in minima parte le tante e troppe sofferenze di alcune
famiglie della città , visto che mediamente per ogni singola domanda verranno
elargite non più di € 300.00. L’esiguità della somma fa il paio con il
particolare sistema con cui l’aiuto è congegnato visto che esso non giunge
nelle mani dei bisognosi ma va a compensare eventuali richieste tributarie del
Comune rimaste inevase : la somma infatti, qualora vi fossero dei tributi da
onorare nei confronti dell’Ente, non verrebbe consegnata alla famiglia ma
verrebbe compensata con la pretesa tributaria senza che nulla pervenga al
cittadino : oltre il danno, anche la beffa. Infine mi preme chiudere
condividendo con l'Assessore Strappa la soddisfazione per la riuscita del
progetto" L a rosa Blu" curato dall'Anfass in collaborazione con
Philosofarte, progetto rivolto a ragazzi con disabilità dal quale gli stessi
possono trarre dei grossi vantaggi acquisendo più autonomia ed autostima.
Anna Lina Zincarini