Gli anni precedente della Settimana delle Cultura se ne occupavano le
associazioni culturali, in maniera autonoma, supportati dalla Biblioteca
Comunale. Poi l’anno scorso c’è stato il fattaccio dell’estromissione di Arkeo
(che l’aveva organizzata) da parte dei soliti noti sostenuti da una Proloco incapace di scegliere. Quest’anno la
Settimana della Cultura l’ha organizzata il Comune. Il risultato va analizzato.
Prima di tutto va rilevata la partecipazione da parte delle
associazioni pressoché nulla, eccezione fatta per Archeoclub che è sempre
presente, chissà perché, alle richieste del Comune, e di qualche volenteroso
che si è dato da fare nonostante tutto. Le altre associazioni si sono defilate,
probabilmente anche a causa degli attriti notevoli che si sono creati da un
anno a questa parte con l’Amministrazione Comunale. Arkeo non ha partecipato
semplicemente perché il nostro programma era già definito e non avevamo altro
da inserire in questo tipo di evento. Poi è chiaro che mettersi a collaborare
con chi, un anno fa, ti sbatteva fuori da un evento creato da te non è facile
per niente.
A quanto mi è dato sapere gli eventi organizzati per la Settimana
della Cultura sono stati di buon livello, incontri di qualità indiscutibile
come il concerto degli Amici della Musica con i nostri cari amici Lorenzo
Antinori e Nelita Maiolatesi coi quali spesso collaboriamo. Il problema è che
non c’è stato pubblico. Come mai?
Semplice: non si è saputo nulla fino al giorno prima. Su Facebook
(oggi a Montegranaro passa tutto di lì e chi non ce l’ha può anche emigrare su
Marte) la notizia è arrivata, appunto, alla vigilia. Altrove per niente.
Articoli sui giornali a cose fatte, nessun manifesto. Insomma: promozione zero.
Eppure qualcosa sarà costato tutto questo. Pare addirittura che sia stato
stampato del materiale che non è stato distribuito.
Allora mi chiedo: perché il Comune mette in movimento una macchina
organizzativa se poi non è disposto a sostenerla almeno sulla promozione?
Negligenza? Incapacità? Scarsa volontà? Tutte e tre le cose insieme? Fatto sta
che, senza un assessorato alla cultura (mai assegnata la delega), con il
comparto senza guida politica, con i pregressi negativi volti a disgregare il
mondo dell’associazionismo culturale che ha fino a oggi sostenuto la cultura a Montegranaro,
faranno morire anche quel poco di buono che è rimasto. Ma l’importante è
presenziare e farsi vedere, anche con un pubblico di quattro persone.
Luca Craia