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mercoledì 3 giugno 2015

Il Comune organizza, spende ma non promuove la Settimana della Cultura



Gli anni precedente della Settimana delle Cultura se ne occupavano le associazioni culturali, in maniera autonoma, supportati dalla Biblioteca Comunale. Poi l’anno scorso c’è stato il fattaccio dell’estromissione di Arkeo (che l’aveva organizzata) da parte dei soliti noti sostenuti da una Proloco incapace di scegliere. Quest’anno la Settimana della Cultura l’ha organizzata il Comune. Il risultato va analizzato.
Prima di tutto va rilevata la partecipazione da parte delle associazioni pressoché nulla, eccezione fatta per Archeoclub che è sempre presente, chissà perché, alle richieste del Comune, e di qualche volenteroso che si è dato da fare nonostante tutto. Le altre associazioni si sono defilate, probabilmente anche a causa degli attriti notevoli che si sono creati da un anno a questa parte con l’Amministrazione Comunale. Arkeo non ha partecipato semplicemente perché il nostro programma era già definito e non avevamo altro da inserire in questo tipo di evento. Poi è chiaro che mettersi a collaborare con chi, un anno fa, ti sbatteva fuori da un evento creato da te non è facile per niente.
A quanto mi è dato sapere gli eventi organizzati per la Settimana della Cultura sono stati di buon livello, incontri di qualità indiscutibile come il concerto degli Amici della Musica con i nostri cari amici Lorenzo Antinori e Nelita Maiolatesi coi quali spesso collaboriamo. Il problema è che non c’è stato pubblico. Come mai?
Semplice: non si è saputo nulla fino al giorno prima. Su Facebook (oggi a Montegranaro passa tutto di lì e chi non ce l’ha può anche emigrare su Marte) la notizia è arrivata, appunto, alla vigilia. Altrove per niente. Articoli sui giornali a cose fatte, nessun manifesto. Insomma: promozione zero. Eppure qualcosa sarà costato tutto questo. Pare addirittura che sia stato stampato del materiale che non è stato distribuito.
Allora mi chiedo: perché il Comune mette in movimento una macchina organizzativa se poi non è disposto a sostenerla almeno sulla promozione? Negligenza? Incapacità? Scarsa volontà? Tutte e tre le cose insieme? Fatto sta che, senza un assessorato alla cultura (mai assegnata la delega), con il comparto senza guida politica, con i pregressi negativi volti a disgregare il mondo dell’associazionismo culturale che ha fino a oggi sostenuto la cultura a Montegranaro, faranno morire anche quel poco di buono che è rimasto. Ma l’importante è presenziare e farsi vedere, anche con un pubblico di quattro persone.

Luca Craia

mercoledì 27 maggio 2015

La cultura prioritaria a parole, massacrata nei fatti.



La Settimana della Cultura del 2013 fu realizzata con una collaborazione tra Arkeo, Proloco, Labirinto, Banda Omero Ruggieri, L'Altritalia, Granarium, GTM, Amici della Musica, Jade, Mauro Angeloni e Biblioteca Comunale. Oggi la fanno in 3. Il costo per le casse pubbliche fu di € 0.

Punta molto, l’amministrazione Mancini, sulla cultura. Almeno a parole sembra sia davvero prioritaria. Non perde occasione, il Sindaco, di parlare di cultura, né sono da meno i suoi assessori. Ma, guardando poi i fatti, non sembra che la realtà riscontri le intenzioni. Guardiamo, per esempio, la Settimana della Cultura in corso. L’iniziativa è bella, il tema interessante e, a quanto ho saputo, le prime iniziative sono state molto ben fatte. Ma, come al solito, si fanno le cose per dire di averle fatte. La locandina con il calendario degli eventi è stata pubblicata su Facebook e sul sito ufficiale del Comune il 21 maggio, esattamente il giorno prima del primo evento. E chi non frequenta Facebook? E chi non va a vedere sul sito del Comune? Si arrangia, non è informato, non si reputa importante che la cittadinanza partecipi, visto che di manifesti cartacei in giro non ce ne sono stati e sulla stampa la cosa è arrivata solo a cose iniziate.
Ricordo che la delega alla cultura non è mai stata assegnata, tenuta dal Sindaco per spalmarla, almeno nelle dichiarazioni, tra i vari assessorati e fare un lavoro corale. Il risultato, però, mi pare opposto: seppure si organizzano eventi (vedi le serate di questo inverno), l’informazione non passa, è mal gestita, e ci si ritrova sempre coi soliti noti a suonarsela e cantarsela da soli. Mettici che tutta l’organizzazione è affidata alle solite due/tre associazioni e che tutte le altre sono sostanzialmente estromesse, non si può neanche contare sul bacino che le tante realtà culturali possono rappresentare.
Lo dico da un anno che la delega alla cultura va assegnata. Ora i fatti mi danno ragione. Forse è ora che venga istituito un assessorato ad hoc, non soltanto che venga assegnata la delega anche perché, nella rosa degli attuali assessori, faccio fatica a individuarne uno capace di lavorare bene nel settore. È anche ora di cambiare politica con le associazioni culturali e cercare di recuperare il recuperabile, se ancora ce n’è dopo tanti atteggiamenti di scontro. Il punto è che non mi pare che ci sia né volontà né capacità di riaprire un dialogo e lavorare tutti insieme per il paese. Si preferisce il muro contro muro, in questa politica del divide et impera che sta massacrando il sistema culturale montegranarese.

Luca Craia

sabato 17 maggio 2014

La casa della cultura qual'è?



Ho trovato supponente, presuntuoso e irritante il post pubblicato ieri sulla pagina Facebook degli Amici della Musica di Montegranaro. Tale post ritraeva alcuni membri dell’associazione in attività all’interno della Biblioteca Comunale ed era titolato “La Settimana della Cultura nel luogo di competenza”. Dato che La Settimana della Cultura, l’evento a cui gli Amici della Musica partecipano ma Arkeo no anche se l’ha ideato e progettato, sostanzialmente l’ho creata io anche se poi, per criteri di opportunità e, se vogliamo, con quel po’ di umiltà che manca a tanti “paladini della cultura” nostrani, ne ho lasciato il coordinamento alla Pro Loco, mi sento autorizzato a rimanere basito di fronte a tale affermazione.
Qual è il luogo di competenza della cultura e, nella fattispecie, della Settimana della Cultura? La biblioteca? Quella biblioteca che, quando proposi a marzo di estendere l’evento alla provincia si tirò indietro? Non è la Pro Loco l’organismo deputato a coordinare le iniziative di questo tipo? La cultura è un bene di tutti, qui si vuol fare intendere che, invece, appartiene a un’elite. Forse è per questo che a Montegranaro abbiamo più associazioni che persone che vi militano. Forse è per questo che non si riesce a coordinarle. Forse è per questo che la Pro Loco non riesce a fare bene il proprio lavoro.
Comunque qualcuno deve aver fatto notare la gaffe, perché il post è stato opportunamente modificato: ora si legge “La biblioteca è la prima casa della cultura”. Non sono completamente d’accordo, visto che è UNA casa della cultura tra le altre, ma siamo migliorati.

Luca Craia