Si erano presentati come
rivoluzionari in tutto, specie nella trasparenza e nel confronto e, quindi,
anche nel sistema di comunicazione col cittadino e, nel primo periodo, ci
avevamo quasi creduto. In effetti, da subito avevano messo mano al sito
istituzionale del Comune rifacendolo ex novo (ma quasi uguale al vecchio, solo
che l’operazione è costata qualcosa), e inserendo una funzione molto positiva
quale la possibilità per il cittadino di segnalare online guasti o disservizi. Avevano
poi aperto una pagina istituzionale su Facebook proprio per facilitare il
dialogo col cittadino. Piano piano, però, abbiamo assistito ad un arretramento
sostanziale che ha portato l’Amministrazione Mancini ad essere, in questo
momento, la più silenziosa che ricordiamo.
Del resto per comunicare bisogna
avere la conoscenza del mezzo e la capacità di usarlo. Fin da subito abbiamo
avuto la netta impressione che mancavano sia l’uno che l’altra. I diversi
amministratori che parlavano dalle proprie pagine Facebook dicevano spesso cose
discordanti, molto più spesso assumevano atteggiamenti poco consoni a cariche
istituzionali, in molte occasioni abbiamo ammirato iperboliche sbandate
mediatiche piuttosto difficili da ignorare. A quel punto si sono accorti che le
cose non funzionavano. E sono corsi ai ripari.
È calato il silenzio: la pagina
web pubblica manifestini, l’albo pretorio, le delibere e altre funzionalità
amministrative ma non fornisce una reale comunicazione e informazione al
cittadino. È il caso, ad esempio, del nuovo regolamento di polizia municipale
di cui tanto si è parlato ma la cui spiegazione ai cittadini non è mai arrivata
e, sul sito web, il documento è introvabile per cui il cittadino ne sente
parlare ma non lo può leggere. Se lo volete eccovelo: REGOLAMENTO DI POLIZIA MUNICIPALE
.
La pagina Facebook nel frattempo
è morta, non da segno di sé se non per qualche post di pura propaganda ma vera
informazione non la si fa. Non si usano i mezzi, che pure pochi mesi fa
venivano dichiarati come fondamentali, per aprire un canale diretto coi
cittadini e spiegare scelte e posizioni, come, ad esempio, nel caso del CDA
della Casa di Riposo dove la comunicazione è passata esclusivamente sui
giornali senza possibilità di interazione da parte dei cittadini che pure
avrebbero molte domande da porre, specie all’attuale assessore ai servizi
sociali che ha ricoperto la carica di consigliere fino al giugno scorso e che
potrebbe fornire la sua versione dei fatti confermando o smentendo le pesanti
accuse rivolte all’attuale Consiglio di Amministrazione. Ma si preferisce il
silenzio.
Così come, ormai, preferiscono il
silenzio tutti i vari amministratori utenti dei social che, onde evitare
ulteriori scivoloni (che pura ancora ci sono, per la nostra ilarità) ora
postano solo di sport e leggerezze varie.
Del resto l’antica scuola
politica di qualsiasi partito insegnava che la comunicazione va ragionata e
centellinata. Guardate ad esempio il politico più preparato presente nella
giunta Mancini: Aronne Perugini. Questi è sempre stato estremamente parco di
apparizioni e di dichiarazioni, è attentissimo quando parla e evita in ogni
modo di scivolare sulle tante bucce di banana lasciate in giro dai suoi
colleghi di giunta. E Perugini è forse l’unico politico di scuola, nel vero
senso della parola, formato nelle scuole politiche del PCI e, nonostante la
ancor piuttosto giovane età, è uomo di esperienza. E forse è stato proprio lui
ad imporre il silenzio alla maggioranza. Del resto, si sa, è meglio tacere e
dare l’impressione piuttosto che parlare e togliere ogni dubbio.
Così la comunicazione torna al
più tradizionale dei sistemi. Si abbandonano i moderni mezzi mediatici e ci si
affida alle più tradizionali e controllabili conferenze stampa. Anche se
queste, a quanto pare, costano: pare che quella di fine anno con tanto di ben
due televisioni sia costata alle casse comunali la non disprezzabile somma di € 646,06. Zitti zitti il silenzio è d'oro .
Luca Craia