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lunedì 24 novembre 2014

Per corde e voce, un viaggio nel passato con la musica.



Un’esperienza unica, incredibile, piacevolissima quella del concerto di musica antica Per Corde e Voce che ha avuto luogo ieri sera nella chiesa di San Serafino. Quattro musicisti giovani e di talento hanno dato vita ad un momento musicale raro e prezioso, dando modo al pubblico presente di ascoltare suoni e melodie inconsueti e, nel contempo, conoscere una parte storica della musica poco conosciuta. È stato oltremodo piacevo scoprire la figura di Barbara Strozzi, musicista e compositrice seicentesca dalla personalità potente e decisamente in anticipo sui tempi.
Bravissima Annalisa Cancellieri, soprano dalla voce sublime che, oltre ad allietarci con le sue vocalità ci ha fatto da guida nel mondo della musica antica. Meraviglioso il suono dei tre strumenti antichi, la tiorba del bravissimo Jacopo Sabina, la viola da gamba del virtuoso Luca Favoni e il cembalo del nostro amico, ormai consueto frequentatore di Montegranaro, Lorenzo Antinori che, oltre a suonare per noi, ha fatto da ponte tra Arkeo e i maestri per l’organizzazione di questo splendido concerto.
Buona l’affluenza di pubblico anche se pochi montegranaresi. Vista la finalità di raccogliere fondi per l’amata (a parole, evidentemente) chiesa dei SS.Filippo e Giacomo ci si aspettava una presenza più massiccia di concittadini. Abbiamo raccolto una cifra piccola ma non disprezzabile che consegneremo nei prossimi giorni al Parroco. Intanto altri eventi sono già in cantiere per sostenere i restauri della Prioria. Ricordiamo, infine, l’ultimo appuntamento del calendario di Arkeo per il 2014: un concerto polifonico organizzato in collaborazione con Germano Chiurchiù e dedicato agli ospiti del Residence per Anziani. Il concerto si terrà, sempre a San Serafino, il 14 dicembre.

Luca Craia

domenica 28 settembre 2014

Il Barocco e il Paci di Montegranaro. Un bel concerto di Cingolani e Fabretti.



Montegranaro attira la musica barocca, un po’ per via dell’architettura delle nostre chiese, un po’ perché dire barocco forse è dire tutto e niente, vista la mole di produzione musicale del periodo inquadrabile nello stile, vuoi per la presenza del piccolo ma notevole organo di Vincenzo Paci posto in San Francesco dove stasera si è assistito un bel momento musicale, inserito nella rassegna Il Fermano in Musica e voluto dall’associazione  Arte Cultura Mestiere presieduta da Milko Vitali.
Probabilmente a causa della mia sostanziale profanità, apprezzo molto di più, nella musica classica, l’interpretazione del manierismo e del perfezionismo. Stasera, nonostante possa ritenere pressoché perfetta l’esecuzione dei due musicisti, ho realmente goduto dell’interpretazione.
Francesco Cingolani, giovane organista recanatese, è entusiasmante sulla tastiera. Suona con l’enfasi che sarebbe d’uopo a chi sente la musica mentre la suona. Mi piace immaginare, ad esempio, Bach come un musicista moderno, come u rocker indiavolato: mi vedo il buon Johann Sebastian pestare i tasti del suo organo come fosse un John Lord di qualche centinaio di anni fa. Ecco, questo fa Cingolani: suona con la passione di chi sente la musica, lo vedi e lo senti che ci mette l’anima. E questo trasmette emozioni. Se ne gode.
Lei, Alice Fabretti, è stupenda. Una voce insospettabilmente potente con un timbro soave. E sa quello che canta, cosa non da poco. Interpreta, da enfasi, gorgheggia, spinge il diaframma per poi calare l’intensità e spiazzarti, dandoti il sentore di quello che sente lei mentre canta. Senti il suo cuore che batte, mentre canta. Non è questo quello che si chiede a un interprete? Che dire, deliziosa.
Un bel momento, ce ne fossero a Montegranaro. Il solito esiguo pubblico del quale siamo usi accontentarci e teniamo duro, a provare a portare cultura buona in questo paese. Bravo Milko Vitali. Insistiamo.

Luca Craia