C’è molto scoramento tra i militi delle principali associazioni di
Volontariato sociale e sanitario, le benemerite AVIS, AIDO e ADMO, tra l’altro
da poco celebrate in Consiglio Comunale. Il motivo è che, al contrario di come
è sempre avvenuto, quest’anno non hanno trovato spazio nel percorso del Veregra
Street Festival. I volontari volevano installare un piccolo gazebo o, quanto
meno, dei tavoli dove esporre del materiale informativo ma è stato loro negato
dal Sindaco in quanto pare che non sia possibile per via del piano della
sicurezza. L’impressione netta è che il Sindaco non sappia esattamente cosa sia
un piano della sicurezza in quanto, se c’è la possibilità di mettere in strada
e in mezzo a migliaia di persone bombole di gas, friggitrici e forni, non si
capisce che pericolo possano rappresentare dei tavoli con delle brossure sopra.
Per le associazioni di volontariato la presenza a queste
manifestazioni è fondamentale soprattutto per trovare nuovi volontari e
donatori. Io stesso mi sono iscritto durante un Veregra Street di qualche anno
fa prendendo contatto allo stand. Negarne l’autorizzazione dimostra una forte
insensibilità verso il tema, un’insensibilità che già sospettavamo, visto che a
Montegranaro, nonostante reiterate richieste da parte delle associazioni, non è
ancora possibile inserire la volontà di donare gli organi sul proprio documento
di identità.
I direttivi di Avis, Aido e Admo non hanno ancora espresso alcun commento
ufficiale a questa brutta vicenda. Giustamente cercano di preservare i rapporti
con le Istituzioni nonostante queste si dimostrino distanti e talvolta avverse.
Ma il malcontento tra i tanti volontari che ieri sera ho incontrato lungo il
percorso della festa è forte, così come la rabbia, anche perché, mentre si
elargiscono soldi ad associazioni culturali che fanno manifestazioni dove
incamerano altri soldi, per queste realtà fondamentali per la vita e la salute
dei cittadini non si riescono a trovare dieci metri quadri di asfalto dove far
loro installare un gazebo.
Luca Craia