Il Decreto 24
aprile 2013 e successive modifiche obbligano i proprietari e gli utilizzatori
di impianti sportivi a dotarsi di defibrillatore. Si tratta di una delle poche
cose buone introdotte dal Governo Italiano negli ultimi anni in quanto va nella
direzione di salvare vite umane, troppo spesso spezzate durante attività
sportive. La Regione Marche ha messo a disposizione una cifra importante, nel
complesso 700.000 euro, finanziando il 60% della spesa per l’acquisto del
defibrillatore. Il bando è aperto agli enti pubblici che debbano dotarsi di
questo importante macchinario salvavita. Per fare domanda c’è tempo fino al 31
ottobre.
A quanto ne so
a Montegranaro non ci sono defibrillatori di proprietà pubblica. Ce ne sono di
proprietà di alcune società sportive ma questi, essendo privati, sono ad uso
della società proprietaria. Il che significa che, qualora la società avesse un
impegno in trasferta e dovesse portarsi dietro il defibrillatore, l’impianto
sportivo di casa ne sarebbe sguarnito.
A parte l’obbligo
di legge, dotare gli impianti sportivi di defibrillatore è un fatto di civiltà
e rispetto per la vita. La macchina dovrebbe essere sempre presente e pronta
all’uso in ogni luogo dove si fa sport, anche al Campo dei Tigli, dove si fanno
tornei sportivi per tutta l’estate o quasi. La domanda che mi pongo, quindi, è
questa: quanti defibrillatori possiede il Comune di Montegranaro, proprietario
di tutti gli impianti esistenti sul territorio comunale? Ha disposto l’acquisto
di macchinari? Ha presentato la domanda per l’ammissione al contributo
regionale? Sarebbe interessante conoscere la risposta, magari dall’assessore
allo sport sempre molto presente sulla stampa.
Luca Craia