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domenica 29 giugno 2014

Veregra Street chiude col botto.



Possiamo archiviare, dopo l’ultima “notte bianca”, anche questa edizione del Veregra Street Festival, un’edizione partita un po’ lenta, dando l’impressione che la gente partecipasse, sì, ma con poco entusiasmo e con una vena malinconica. Un’edizione minacciata dalla pioggia, battuta dal vento, per poi riprendersi, prendere quota. Un’edizione che, comunque, ha chiuso col botto, con le ultime due serate che hanno registrato un pieno eccezionale, tanta gente, tanti spettacoli, un paese attivo e dinamico preso d’assalto da gente di ogni dove venuta per divertirsi e fare festa.
Veregra Street è certamente perfettibile, migliorabile, ci sono molti aspetti che fanno discutere, sui quali si può lavorare per perfezionare il festival che, comunque, rimane un qualcosa di cui Montegranaro può e deve andare fiero, un momento in cui la nostra cittadina diventa, almeno per una settimana, capitale del divertimento e della cultura. Bravo, ancora una volta, Giuseppe Nuciari, direttore e organizzatore ormai espertissimo e competente. Bravo soprattutto nello scegliersi una squadra che funziona, a cominciare da quel Francesco Marilungo senza il quale, credo, non si potrebbe organizzare una macchina come quella del Veregra Street.
Si può migliorare, dicevo, soprattutto la parte assimilabile alla sagra, che non deve mai e poi mai prendere il sopravvento sulla connotazione culturale del festival e che, soprattutto, deve trovare un migliore equilibrio tra la presenza dell’associazionismo che fa ristorazione e la ristorazione vera e propria, quella fatta da imprenditori che rischiano, investono e, soprattutto, pagano le tasse. Per il resto, anche questa volta, ottima organizzazione, bellissimi spettacoli, un paese, semel in anno, vivo, vivace, attrattivo. Ora studiamo iniziative perché questo si ripeta nell’arco dell’anno.

Luca Craia

venerdì 4 aprile 2014

Il centro storico e Veregra Street



La centralità della questione “centro storico” montegranarese, già evidenziata dai vari propositi delle forze in campo per le prossime elezioni, sembra sempre più radicata a livello culturale tanto che, neo giorni scorsi, le varie associazioni sono state coinvolte dal responsabile dell’Ufficio Cultura del Comune, Giuseppe Nuciari, per la realizzazione di un’edizione del Veregra Street Festival che vada a valorizzare maggiormente proprio le aree del centro storico che, negli anni passati, sono state via via abbandonate dalla kermesse.
Logisticamente l’utilizzazione di aree all’interno delle mura castellane, tolte le ambientazioni classiche della piazza e del corso, non è impossibile anche se risulta impegnativa a causa del cattivo stato generale del paese antico e della presenza di alcuni cantieri che occupano spazi interessanti. In particolare si sta ragionando sulla creazione di un anello intorno a piazza Mazzini che comprenda le vie immediatamente prospicienti, come via Enzo Bassi e via Solferino. Il problema è che, in entrambe le aree, insistono cantieri legati a ristrutturazioni di stabili oggetto di ordinanza di messa in sicurezza.
C’è da augurarsi che tali cantieri non vengano considerati come impedimenti insormontabili ma che si trovi una soluzione per poter inserire parte del festival nel centro storico. Infatti Veregra Street, come spesso ho ribadito, può essere un’occasione preziosissima per ridare vita e vitalità al quartiere, e potrebbe diventare il volano tramite il quale rilanciare anche investimenti importanti. Nello scatto culturale che vede il problema diventare prioritario mi auguro che possiamo vedere anche l’impegno dell’organizzazione del Festival, impegno che, per ora, pare esserci.

Luca Craia