Non ho intenzione di entrare nel
merito della questione “presepio vivente”: i fatti sono chiari e non c’è alcun
bisogno di aggiungere altro. L’articolo di Vitali su La Provincia di Fermo,
però, mi ha infastidito non poco, direi offeso, come uomo di associazione e
come cittadino montegranarese. Vitali si dimostra ottimo cronista, competente e
preciso, quando parla di basket. Pare però convinto che Montegranaro sia una
sorta di agglomerato cementizio dove i giocatori di basket vanno a dormire e
dove il suo buon amico Gismondi (al quale ha sempre dimostrato grande lealtà) governa
su una strana popolazione di ominidi dei quali il nostro cronista non si
interessa se non quando deve parlarne male.
Così, nel caso specifico, Vitali esordisce
descrivendo Montegranaro: “Si staglia in collina.
Guarda da un lato Sant’Elpidio, dall’altro Monte Urano. Pensa di essere meglio dell’una e dell’altra
ma, alla fine, si perde tra i suoi infiniti problemi.”. Non so quali Montegranaresi frequenti il nostro giornalista ma
affermare che i cittadini di Montegranaro si sentano migliori di quelli dei
paesi limitrofi mi pare un’analisi piuttosto frettolosa e fuorviante.
Continua Vitali: “I veregrensi amano le commistioni, le fusioni,
i tentativi”, come a dire che da noi ci piacciono gli inciuci, che a questa
strana gente che vive sul colle tra Sant’Elpidio e Monte Urano non riesce di essere normale come da altre parti. Poco rispettoso di noi “veregrensi”, mi
pare.
Prosegue poi facendo una
frettolosa analisi del panorama elettorale in cui tratta con spregio l’alleanza
dell’ex opposizione, quella che io chiamo la “lista stranamore”, dà dei funerei
ai bassiani mentre non perde occasione per fare uno spot per i suoi amici dell’ex
maggioranza.
“Non
esistono barriere politiche a Montegranaro. Ma tanta di quella
rabbia reciproca che fa dire e fare cose che ‘voi umani’…”. Disumanizzante
Vitali, pare che siamo in un girone dantesco, come se la competizione
elettorale che si sta delineando da noi sia molto ma molto diversa da quelle di
altre città dove, invece, vanno tutti a mangiare la pizza insieme. E magari
pure i fichi. Ma noi “veregrensi” non siamo umani…
E infine l’analisi sull’associazionismo:
“guai a usare le associazioni come
vetrina elettorale. Anche perché, solitamente, chi ci lavora fa tutto fuorché
votare chi cerca di usarli”. Giusta la prima parte, guai ad usare le
associazioni, ma chiariamo e non facciamo di tutte le erbe un fascio. Se
esistono, come dappertutto, associazioni disposte a farsi strumentalizzare dalla
politica o viceversa, esistono realtà associative libere, indipendenti, pulite.
Un consiglio per Vitali, che non
è nuovo a trattare in questo modo Montegranaro: venga a conoscere meglio la
città, a capirne i meccanismi, le persone. Venga a frequentare i montegranaresi
veri, quelli seri e onesti, lavoratori, brave persone come ce ne sono altrove,
esseri umani. Non siamo così strani come pensa Vitali. Provi a conoscerci
meglio. Si faccia un’idea più precisa. O si occupi di cose che conosce bene,
come il basket ad esempio, e lasci stare quello che ignora.
Luca Craia