Dopo 3
giorni di chiusura, in parte causati dalle avverse condizioni atmosferiche,
oggi hanno riaperto le scuole montegranaresi. Ma ripartono sul piede sbagliato.
Dalla riapertura piuttosto azzardata della scuola di Santa Maria, di cui
abbiamo già parlato, si passa a un problema molto più spicciolo ma non meno
grave, che dà esattamente il senso di come vengono gestiti i servizi primari a
Montegranaro. Che pure la scuola dovrebbe essere tema facile per questa
amministrazione comunale, visto che il sindaco stesso ne è stato parte fino
alla sua elezione. Ciononostante assistiamo a continui scivoloni sulla gestione
della sicurezza nelle scuole che non trovano giustificazione alcuna nemmeno
negli eventi ritenuti eccezionali, ma che tutto sommato eccezionali non sono,
degli ultimi giorni.
Passiamo ai
fatti: stamattina riapre la scuola di San Liborio, che ospita materna e
elementari, ma i riscaldamenti non funzionano. Credo fosse normale e logico
andare a verificare il funzionamento dell'impianto prima di riaprire le scuole,
specie dopo temperature così rigide e condizioni così avverse. Invece, a quanto
pare, nessuno ci ha pensato e si sono mandati i bambini a scuola in un ambiente
gelido a causa della lunga pausa nella quale i riscaldamenti sono stati spenti,
e senza possibilità di riscaldarlo perché l’impianto, all’accensione, non ha
risposto. Sembra che a metà mattinata sia circolata la notizia che l’allarme
fosse rientrato e che i riscaldamenti avessero cominciato di nuovo a
funzionare. Ma mi scrive un lettore del blog affermando che è andato a
riprendere la figlioletta alle 12:30 e l’ha trovata ghiacciata perché i
riscaldamenti non si sono mai accesi.
È lecito
porsi delle domande. La prima, ovviamente, riguarda i nostri amministratori che
sembrano vivere in un pianeta diverso rispetto al nostro. Non si pongono
domande, non si fanno problemi, agiscono come se le cose non li riguardassero.
Ma la seconda domanda riguarda il Consiglio di Istituto, ancora una volta completamente
latitante. Fossi un membro dello stesso, salirei sugli scudi per la situazione
paradossale della scuola di Santa Maria, riaperta in pieno sciame sismico
nonostante una vulnerabilità che la rende assolutamente insicura. Ma, mi rendo
conto, la questione è complessa. Per quanto riguarda, invece, il congelamento
forzato dei bambini di San Liborio, non si capisce il ruolo del Consiglio di
Istituto che ancora, alle 23:33, ora in cui scrivo, non ha esposto alcun tipo
di protesta pubblica.
Mi pongo un'ulteriore
domanda: a questo punto, chi tutela gli interessi dei cittadini? Chi vigila
sulla sicurezza dei bambini? Evidentemente chi amministra no. Evidentemente
neanche i genitori chiamati al ruolo di controllori all’interno del Consiglio
di Istituto. Credo che in questo paese ci sia un'enorme anomalia politica.
Luca Craia