Paese strano il nostro, lo è sempre stato. E nel caso dell’antennona
di San Liborio lo sta dimostrando per l’ennesima volta. Un caso estremo, in
cui, almeno politicamente ma forse non solo, le responsabilità dell’amministrazione
Mancini sono enormi e indifendibili. Ciononostante si continua a gestire la
questione con una superficialità disarmante.
Partendo dal silenzio assoluto in cui la questione è nata e si è
sviluppata, silenzio che, non fosse stato rotto da questo blog e subito
interpretato dall’opposizione intera, oggi perdurerebbe con buona pace dei
cittadini residenti nelle aree circostanti il sito dell’antenna, fino ad
arrivare ai nostri giorni in cui vediamo l’amministrazione comunale
barcamenarsi tra incontri con la Vodafone nei quali sistematicamente si esce
con un nulla di fatto. Ciononostante l’atteggiamento della giunta Mancini
permane lo stesso: silenzio, nessuna richiesta di collaborazione all’opposizione
senza la quale i nostri amministratori nemmeno si sarebbero posti il problema,
voglia di fare da soli, quasi un ansia di non scoprire chissà quali carte, e
manifesta incapacità di farlo.
Nell’incontro di ieri, al quale, ancora una volta, mancava il Comitato
che, ormai, possiamo considerare morto alla nascita o forse mai nato, strumento
politico di fatto a favore di Vodafone e Amministrazione Comunale, si è
discusso del nulla. Si è parlato di due siti alternativi a quello attuale ma
ancora siamo ai contatti preliminari coi proprietari, mentre nulla si sa di come
gestire un’eventuale quanto quasi scontata azione di rivalsa del proprietario
del sito attuale. Si sta perdendo tempo e questo va a tutto vantaggio della
Vodafone che vede arrivare velocissimamente quel 16 giugno, data in cui l’antenna,
in un posto o nell’altro, dovrà essere accesa pena l’imputazione penale per
interruzione di pubblico servizio. Il Sindaco, intanto, afferma che c’è tempo
fino al 16 giugno, appunto. Errato: il tempo non c’è più, perché tra trattative
e accordi, se non si arriva a una definizione in qualche ora, la faccenda può
essere considerata chiusa qui. Dopo di che faremo i conti.
Luca Craia