Potrebbe
avere mille buoni motivi, l’assessore ai lavori pubblici e all’urbanistica
Aronne Perugini, per non partecipare al voto di una delibera di giunta.
Potrebbe aver avuto un bisogno di alzarsi urgente, potrebbe avere avuto una
chiamata a cui rispondere, potrebbe essersi ricordato di un impegno. Ma,
essendo il voto di cui parliamo strettamente attinente al suo ufficio, pare
strano che si sia alzato e se ne sia andato, come si evince dalla delibera in
questione in cui il Segretario Generale verbalizza: “l’assessore Aronne
Perugini si allontana dalla sala della riunione e non partecipa all’esame ed
approvazione delle proposta”.
Si trattava
dell’assunzione, tramite mobilità tra enti, di un ingegnere a rinforzare l’organico
dell’Ufficio Tecnico Comunale. Perugini dovrebbe essere interessato, l’ufficio
tecnico fa capo al suo assessorato prima di ogni altro. Perché mai avrà deciso
di non partecipare al voto? Non lo so e non ho modo di chiederglielo, ma credo
che, per la famosa trasparenza tanto invocata e inflazionata ma mai vista
(forse proprio perché trasparente) una spiegazione ai cittadini andrebbe data.
Luca
Craia