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venerdì 25 settembre 2015

L’efficienza della Provincia si vede con il Ferro




Dopo l’estate più torrida di non si sa quanti anni, nel corso della quale non è caduta una goccia di pioggia manco a pagarla, finalmente (direi) l’acqua è tornata a cadere sulle terre arse dal sole. In tutto questo tempo c’è stato certamente modo di intervenire con tranquillità sulla frana alle pendici della variante del Ferro, a Fermo, una delle strade più trafficate di tutta la provincia. Ma non lo si è fatto. Ora, che è tornata la pioggia, proprio nel primo giorno di pioggia, le ruspe sono arrivate per (non) lavorare. Efficienza teutonica. Oggi più che mai.

Luca Craia

lunedì 24 agosto 2015

Ancora si fa opposizione all’opposizione



La cosa che più mi stupisce riguardo alla sentenza del Tar sulla cosiddetta “Variante Bisacci” non è tanto la mistificazione mediatica che vi si sta intessendo attorno, facendo passare un pronunciamento nel merito amministrativo come una sentenza che possa spazzare via altri tipi di complicazioni, quanto l’ansia di dimostrare quanto sia stata cattiva l’opposizione ad utilizzare la questione sul piano politico. In realtà, come ho avuto già modo di dire, la rilevanza maggiore di tutta la vicenda è, appunto, politica. La sentenza del Tar attesta la possibilità di agire, da parte del Sindaco, con assoluta discrezionalità in materia di piano regolatore. Questo non implica, però, il fatto che le scelte non debbano avere una giustificazione politica.
Ecco, questa giustificazione politica, la spiegazione all’elettorato del perché è stata effettuata una scelta in questo senso (avendone fatte altre, su situazioni del tutto simili, in senso contrario) ancora non è stata spiegata. Però c’è stata la furiosa ricerca della rivincita, della dimostrazione del fatto che l’opposizione avrebbe sbagliato. Io non so se l’opposizione abbia sbagliato o giocato semplicemente il suo ruolo. Non so nemmeno se la notizia della ventilata indagine penale sia reale o no. So soltanto che finora a tutto si è pensato tranne che a rendere l’elettorato edotto di motivazioni, scelte e conseguenze di quanto sta accadendo. E questo credo che sia il dato più rilevante, specie di fronte a chi ha fatto della trasparenza un cavallo di battaglia che, ad oggi, è rimasto ancora al palo.

Luca Craia

venerdì 21 agosto 2015

Il TAR dà ragione al Comune. Sul piano amministrativo soltanto.



È uscita oggi la sentenza che respinge il ricorso presentato contro il Comune per la questione della ormai famosa cosiddetta “variante Bisacci”. Si ricorderà che il Consiglio Comunale bocciò la richiesta di variante al piano regolatore per questa lottizzazione e fu fatto ricorso perché si ritenne la disparità di trattamento tra questa decisione e altre simili prese nello stesso periodo dalla stessa Amministrazione. Ora il TAR dà ragione al Comune ed è inutile che vi racconti la soddisfazione di Vicesindaco e Assessore ai Lavori Pubblici espressa su Facebook, specie riguardo alla notizia di una indagine della magistratura penale sulla stessa questione circolata nei mesi scorsi.
Vorrei però fare due considerazioni, una di carattere tecnico e una di carattere politico. Tecnicamente la sentenza dice che, amministrativamente, l’operato del Comune è corretto. Amministrativamente. La procedura penale è un’altra cosa e, qualora fosse vero che sia in corso un’indagine questa poco c’entra con il pronunciamento del Tribunale Amministrativo. Né dice nulla la pubblicazione, da parte dell’Assessore ai lavori Pubblici, del certificato dei Carichi Pendenti intonso, a dimostrare la falsità della suddetta notizia. Infatti tale certificato attesta che non ci siano procedimenti penali a carico ma non che non si stiano svolgendo indagini. Infatti il carico pendente viene a manifestarsi quando parte il procedimento penale e non in fase istruttoria.
Infine la considerazione politica, che esula da sentenze e ricorsi: il comportamento politico dell’Amministrazione Mancini non è lineare. Si adottano costantemente e in ogni campo due pesi e due misure e questo va valutato non dalla magistratura ma dall’elettorato che ultimamente sta diventando molto più attento che in passato.

Luca Craia