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venerdì 21 febbraio 2014

Stato nemico del cittadino e funzionari idioti.



Si scende per forza nel banale quando ci si trova di fronte alla morte di un uomo ucciso dalla burocrazia, dalla crisi, dall’idiozia di funzionari dello Stato. La banalità sta nella morte stessa, nella tragedia di un uomo sopraffatto da situazioni insormontabili che si trova di fronte all’ennesima beffa del destino. Parlarne, quindi, sembra qualunquista. Eppure bisogna. Perché non si può tollerare che una persona, un uomo, un padre di famiglia, si tolga la vita perché a vessarlo, oltre a mille altri fattore, c’è anche lo Stato che, invece dovrebbe tutelarlo. Quello Stato che deve sì far rispettare le regole, ma che deve anche calarle nelle realtà più disparate. E qui ci vuole la professionalità di chi va fisicamente a fare questi controlli, ci vuole sensibilità, ci vuole intelligenza, ci vuole umanità.
E bisogna fare i controlli dove esistono veramente situazioni da sanzionare: penso ai laboratori clandestini che pure, a Napoli, pullulano e che nessuno va a toccare perché protetti dalla camorra, penso ai laboratori cinesi delle nostre parti dove si lavora notte e giorno e non sono rispettate le norme più elementari. E poi si va a punire un cittadino onesto facendo traboccare il vaso della sua tolleranza. Lo Stato smetta di essere nemico del cittadino e svolga la sua funzione. E il funzionario che ha comminato la sanzione al commerciante sia destinato ad altre funzioni: c’è tanta sporcizia per le strade, mettiamogli una scopa in mano.

Luca Craia