Novità per
quanto riguarda la prossima edizione del Veregra Street Festival. È stato
infatti approvato l’atto di indirizzo che stabilisce la scheletratura
organizzativa dell’evento principe dell’estate montegranarese, una
manifestazione che negli anni è diventata sempre più importante a livello
locale ma anche nazionale e che ogni anno suscita interesse e polemiche. La
novità principale della prossima edizione sarà il doppio periodo. Infatti il
festival comincerà il venerdì 16 giugno per fermarsi domenica 18. Dopo tre
giorni di pausa si riprenderà giovedì 22 giugno per chiudere definitivamente i
battenti domenica 24. In questa novità c’è evidentemente la valutazione
relativa alla scarsa affluenza registrata nelle ultime edizione durante i primi
giorni della settimana, quindi si è evitato di disperdere soldi ed energie in
giornate storicamente poco vivaci. Questo però comporterà l’allungamento dei
tempi in cui gli spazi occupati dal festival saranno indisponibili per l’utilizzo
ordinario, per cui prevedo mugugni e proteste da parte degli operatori
economici che già da tempo lamentano la sofferenza di avere parcheggi e
transito stravolti per una settimana, figuriamoci ora che, tra festival,
preparazione e smontaggio, si supereranno sicuramente i dieci giorni.
Il perimetro
nel quale la manifestazione avrà svolgimeto, purtroppo, è sempre lo stesso:
piazza Mazzini, corso Matteotti, largo Conti, Campo dei Tigli e viale Gramsci.
Dico purtroppo perché, anche quest’anno, il centro storico propriamente detto
rimane tagliato completamente fuori. È un vero peccato anche perché Veregra
Street era nata come un’iniziativa pe ridare vita al centro storico. Certo che,
comunque, un centro storico abbandonato per dodici mesi all’anno, è impensabile
che possa magicamente diventare frequentabile per i pochi giorni del festival. Il
problema è che anche questo diventa un segnale di come il centro storico di
Montegranaro non sia minimamente tra gli interessi dell’Amministrazione
Comunale.
Il progetto
artistico ricalca grosso modo le modalità degli ultimi anni: ci saranno gli
artisti di strada per tutta la durata ma domenica 18 sarà dedicata al progetto “Veregra
Children”, ossia alle attività culturali e ricreative dedicate ai bambini.
Particolare attenzione è riservata ai più giovani in tutta la progettazione del
festival, in particolare grazie al progetto “Palla al centro”, la vetrina
interregionale del teatro per ragazzi tramite la quale saranno presenti, dal 19
al 21 giugno, ben trenta operatori del settore.
Altra novità
è l’attivazione della Veregrastreet Card, una sorta di carta fedeltà dal costo
di € 5,00 tramite la quale si potranno ottenere alcuni benefici come lo sconto
durante la stagione teatrale invernale e sconti presso aziende del territorio.
Il cibo è
componente essenziale del festival, anzi, negli ultimi tempi ne è diventato
forse la componente principale facendo storcere il naso a molti. Ci saranno
privati che aderiranno al progetto Veregra Streetfood dedicato al cibo da
strada e ampliamente sperimentato nelle scorse edizioni. Poi ci sarà un’area ristoro
presso il Campo dei Tigli; e le associazioni, che potranno allestire le
tradizionali locande nelle loro sede o in luoghi lungo il percorso messi a loro
disposizione dai proprietari. La novità, per quanto riguarda le associazioni, è
che queste, per ottenere il permesso di preparare da mangiare, dovranno
presentare un progetto che indichi l’utilizzo delle somme raccolte durante il
festival per scopi socio-culturali. Infine è data possibilità a commercianti
montegranaresi di trasferire temporaneamente la loro licenza lungo il percorso,
possibilità limitata a cinque soli soggetti, quindi ci sarà presumibilmente un
bando. Infine, gli esercizi commerciali esistenti potranno creare punti di
mescita all’esterno dei loro locali.
Piazza San
Serafino sarà dedicata al mercatino dell’artigianato con un massimo di 20
espositori. Resta la questione della sicurezza legata
alla chiesa di San Serafino che, se non verrà sistemata per tempo, creerà
probabilmente grossi problemi sia al mercatino che all’area ristoro del Campo
dei Tigli.
Tutto questo
costerà alla collettività la bella cifra di 131.000 Euro, cifra che il Comune
conta di coprire in parte con sponsorizzazioni, in parte con contributi
regionali e statali e in parte con voci di spesa specifiche del bilancio.
Luca
Craia