È ovvio (e ci mancherebbe altro)
che noi residenti del centro storico dobbiamo essere più che grati del fatto
che si stiano finalmente aprendo tanti cantieri per ristrutturare altrettanti
ruderi. Però ogni medaglia ha il suo rovescio e, in questo caso, il rovescio è
piuttosto scivoloso. I mucchi di sabbia edile, la polvere delle demolizioni,
cementi e malte, il vai e vieni di macchine operatrici depositano in strada un’importante
quantità di materiale polveroso. Sporco sì, ma tollerabile finchè è asciutto.
Il problema sorge con la pioggia o, peggio ancora, con la nebbia. L’acqua
impasta la polvere formando a terra una patina viscidissima e scivolosissima che rende
pericoloso il transito pedonale. In sostanza si pattina come e peggio che sul
ghiaccio. Come ovviare al problema? Ovviamente pulendo sistematicamente la
strada, cosa che andrebbe comunque fatta, a maggior ragione in questo caso per
il quale si mette a rischio la sicurezza dei cittadini. Purtroppo nel centro
storico non vediamo qualcuno a pulire dai tempi dei dinosauri, per cui forse è
ora di provvedere.
Luca Craia