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domenica 2 novembre 2014

Il professor Vittorio Sgarbi a Sant’Ugo



Aveva già espresso la volontà di visitare il gioiello montegranarese, il professor Sgarbi, ma all’epoca non era stato possibile soddisfare la sua volontà. Stavolta, grazie all’interessamento di Mauro Lucentini che ricordava questo desiderio del professore e che, sapendolo a Fabriano, lo ha contattato, siamo riusciti ad accontentarlo e, anche se solo nel cuore della notte, Vittorio Sgarbi ha potuto visitare la Chiesa di Sant’Ugo.
Era l’una e trenta del mattino quando ho guidato il professore tra gli affreschi della “cripta”. Sgarbi ne ha decisamente confermato il valore assoluto, soffermandosi in particolare sulla Crocifissione e sull’Adorazione dei Magi. Ha confermato la datazione del ciclo trecentesco ma ha espresso qualche dubbio su quella del primo ciclo, forse troppo vicina alla seconda. Ha notato l’anomalia della palma e delle zampe dei cammelli e la particolarità della mandorla contenente la figura della Vergine. Infine ha confermato la possibilissima (anche se, forse, solo parziale) attribuzione al Barocci della Circoncisione di Gesù.
Una visita notturna di grande soddisfazione per Montegranaro, perché Sgarbi è senz’altro uno dei critici d’arte più rilevanti al mondo e il suo interessarsi alle nostre cose e confermarne il valore assoluto non può che gratificare chi si impegna quotidianamente per promuoverle, e riguardo a questo ho ricevuto i complimenti del professore al quale abbiamo donato una copia della monografia sulla Chiesa di Sant’Ugo. Ringrazio Mauro Lucentini per avere organizzato la cosa e Gastone Gismondi per essere stato dei nostri.

Luca Craia