Aveva già espresso la volontà di
visitare il gioiello montegranarese, il professor Sgarbi, ma all’epoca non era
stato possibile soddisfare la sua volontà. Stavolta, grazie all’interessamento
di Mauro Lucentini che ricordava questo desiderio del professore e che,
sapendolo a Fabriano, lo ha contattato, siamo riusciti ad accontentarlo e,
anche se solo nel cuore della notte, Vittorio Sgarbi ha potuto visitare la Chiesa di Sant’Ugo.
Era l’una e trenta del mattino
quando ho guidato il professore tra gli affreschi della “cripta”. Sgarbi ne ha
decisamente confermato il valore assoluto, soffermandosi in particolare sulla
Crocifissione e sull’Adorazione dei Magi. Ha confermato la datazione del ciclo
trecentesco ma ha espresso qualche dubbio su quella del primo ciclo, forse
troppo vicina alla seconda. Ha notato l’anomalia della palma e delle zampe dei
cammelli e la particolarità della mandorla contenente la figura della Vergine. Infine
ha confermato la possibilissima (anche se, forse, solo parziale) attribuzione
al Barocci della Circoncisione di Gesù.
Una visita notturna di grande
soddisfazione per Montegranaro, perché Sgarbi è senz’altro uno dei critici d’arte
più rilevanti al mondo e il suo interessarsi alle nostre cose e confermarne il
valore assoluto non può che gratificare chi si impegna quotidianamente per
promuoverle, e riguardo a questo ho ricevuto i complimenti del professore al
quale abbiamo donato una copia della monografia sulla Chiesa di Sant’Ugo. Ringrazio
Mauro Lucentini per avere organizzato la cosa e Gastone Gismondi per essere
stato dei nostri.
Luca Craia