martedì 15 settembre 2015

Il sindaco che non accetta consigli e viola lo Statuto



A proposito delle dimissioni di Gaudenzi dal Consiglio di Amministrazione della Farmacia Comunale, il Sindaco ha dichiarato su Il Resto del Carlino: «Non ho ancora idea di chi scegliere, ma non chiederò consigli da nessuno». Ebbene, oltre all’evidente carenza di democrazia che traspare da queste parole, che stride con gli intenti di partecipazione e collegialità tanto sbandierati dallo schieramento capitanato dalla Mancini, oltre a confermare quanto ripetutamente denunciato da esponenti della maggioranza, ossia che le decisioni vengono prese in modo verticistico, in una stanza chiusa e da poche persone (leggi Sindaco, vice e Presidente della Provincia), la dichiarazione del Sindaco viola apertamente il dettato dello Statuto Comunale che recita, all’l'articolo 16 punto 4: “Il Sindaco, sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio, provvede alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del comune presso enti, aziende e istituzioni". L’esatto contrario di quanto il nostro democratico Sindaco intende fare. Non credo che i Consiglieri Comunali e lo stesso Presidente possano essere contenti di questo atteggiamento.

Luca Craia

sabato 12 settembre 2015

Moria di piccioni. È tutto regolare?



Continuano ad arrivare foto di piccioni morti. Posto che i piccioni, in quanto esseri viventi, muoiono in maniera naturale, senza fare facili ironie sul fatto che, essendo solo cinquecento come dice il nostro assessore al centro storico, già se muoiono 10 esemplari fanno già un 2% di morti spiaccicati per strada, l’impressione che si ha è che ci sia una qualche anomalia circa le carcasse di piccione che troviamo così spesso in giro. Visto che l’animale in sé e, da un punto di vista igienico sanitario, non proprio rassicurante, spero che chi di dovere si preoccupi e faccia delle verifiche. Speriamo.

Luca Craia

Il Comune e le pretese verso i cittadini.



Cosa accade quando il Comune non fornisce tutti i servizi che dovrebbe? Cosa è giusto aspettarsi? I nostri amministratori, prmo fra tutti il solito Vicesindaco, stanno facendo uno sforzo mediatico per far passare il messaggio che, dove non arriva il Comune, deve arrivare il cittadino. Unitamente a ciò stanno cercando di far circolare il concetto che il cittadino che lamenta un disservizio assume un ruolo negativo perché, anziché lamentarsi, dovrebbe rimboccarsi le maniche e fare ciò che c’è da fare. È una visione piuttosto semplicistica e molto comoda per chi governa.
Personalmente ritengo che il cittadino che si impegna e volontariamente svolge delle funzioni a favore della collettività debba essere elogiato. Questo però non può diventare sistematico, non può essere la regola. Il cittadino non deve sostituirsi al governo della città e il Comune non può esigere in alcun modo che il proprio ruolo istituzionale possa essere svolto da altri che non sia il Comune stesso, ferme restando le iniziative volontarie che vanno certamente sostenute.
Anche il cittadino che segnala un disservizio e che esige che soluzione per lo stesso sta facendo la sua parte per la collettività perché è partecipe della vita pubblica e sostiene il miglioramento della qualità della vita collettiva. Il cittadino che lamenta disfunzioni nella pubblica amministrazione non solo esercita un suo diritto ma svolge un ruolo importante per la collettività.
Quando poi si verifichino situazioni particolari è legittimo che il governo cittadino chieda ai cittadini di portare un supporto all’espletamento dei servizi, ma certamente questo non può essere fatto con coercizioni di alcun tipo, nemmeno psicologico. Il Comune non può pretendere che i cittadini svolgano le funzioni che spettano al Comune. Può solo plaudire quando questo accade. È bene precisare che a Montegranaro non c’è alcuna situazione particolare che possa portare alla richiesta, da parte del Comune, di aiuto verso i cittadini.
La pulizia e l’ordine della città sono regolate da norme precise e vanno fatte rispettare. Ma il cittadino che abbia espletato il suo dovere rispettando le regole e pagando le tasse può e deve pretendere che i servizi vengano erogati da chi è chiamato a farlo, ossia gli amministratori. Questi, quando pretendono che i cittadini facciano di più e condannano chi denuncia le carenze amministrative, violano i diritti stessi dei cittadini.
Infine l’amministratore che, anziché condannare il cittadino che chiede e pretende un servizio, lo ascolta e fa tesoro dei suggerimenti è un amministratore oculato. Purtroppo registriamo che a Montegranaro non abbiamo amministratori oculati.

Luca Craia