martedì 22 settembre 2015

Ancora scuole nella mira dei delinquenti. Montegranaro sempre meno sicura. In attesa delle telecamere.



Mentre attendiamo che, con molta calma e senza troppi patemi d’animo, si installino le telecamere anche dove serve e non soltanto dove si vedono bene, i ladri tornano ad attaccare le scuole e lo fanno nel plesso di San Liborio dove, stamattina, alunni, genitori e insegnanti, all’apertura della scuola, hanno trovato vetri infranti e un gran disordine. Pare che i malviventi si siano introdotti forzando la porta del piano seminterrato ammezzato e, da lì, abbiano raggiunto i distributori automatici di bibite e merendine forzandoli e prelevando gli spiccioli all’interno. Ladri di polli, delinquentucci da quattro soldi, probabilmente i soliti ragazzini in cerca di finanziamenti per la canna quotidiana, fatto sta hanno fatto danno e che Montegranaro è sempre meno sicura. Credo che le telecamere, in questi casi, servirebbero a ben poco, ma almeno a provarci… In attesa che si prendano provvedimenti sociali un po’ più seri.

Luca Craia

lunedì 21 settembre 2015

Montegranaro riparte senza fontane



Breve reportage fotografico, inviatomi da un amico, che evidenzia come all’Amministrazione Mancini non piacciano le fontane, quelle fontane che tanto amava il nostro plurisindaco Gianni Basso tanto da spenderci diversi milioncini di lire prima (800.000.000 per quella della rotatoria della circonvallazione) e di eurucci poi. Quelle stesse fontane oggi sono tutte in disuso, alcune sono state distrutte, altre sparite.

La fontana della rotatoria della circonvallazione è chiusa da mesi.
La fontana del belvedere di largo Conti è semidistrutta e da un’immagine orribile di Montegranaro in pieno centro.

La fontana con la palla che gira, monumento ai giramenti di palle dei Montegranaresi, è scomparsa (70.000 Euro di spesa solo sei anni fa).

Le fontane dei giardini di viale Gramsci sono rotolate a valle con la frana.

La fondata della rotatoria di viale Gramsci è chiusa da mesi.
La fontana di piazza Giordano Bruno è diventata un marciapiede.
La fontana della rotatoria di piazza Giordano Bruno è scomparsa.
La fontana della rotatoria dell’incrocio per il Villaggio della Salute, detto anche ospedale, è sparita.
La fontana del Villaggio dello Sport, anche detto campo sportivo, è chiusa da mesi.
La fontana dell’Arena Estate, detta anche La Croce, è chiusa da mesi.
La fontana di piazzale San Liborio è chiusa da mesi e, ciononostante, allaga la casa del vicino.

In tutta Montegranaro non c’è più una fontana che zampilli acqua, con tutto quello che ci sono costate. Che ne penserà il nostro plurisindaco, molto amichevole con l’Amministrazione Mancini tanto da corrervi in soccorso ogni volta si renda necessario, di questo scempio del suo operato? Che ne penseranno i cittadini di questo enorme spreco di opere pagate profumatamente e lasciate all’oblio e al degrado?

Luca Craia

domenica 20 settembre 2015

Al Comune non piace la discussione, gender o altri argomenti



Premessa: credo che il discorso sulla teoria gender insegnata a scuola sia una splendida bufala inventata ad hoc dal governo Renzi per creare la solita dicotomia, i soliti due partiti, le solite due tifoserie che si scannano allegramente mentre chi di dovere fa a pezzi la scuola e i diritti sindacali degli insegnanti proseguendo nell’intento di creare un popolo di ignoranti, rispettosissimi delle diversità di genere ma ignoranti. Ora veniamo al punto.
Il fatto che il Comune non abbia concesso il patrocinio all’iniziativa di Viviamo Montegranaro è grave ma non tantissimo. Ci può stare che non si sia d’accordo con l’argomento e che non si conceda l’egida dell’Ente Pubblico. Ciò che è veramente grave è che si faccia pagare l’affitto della sala dove si svolgerà la conferenza. Perché, in realtà, si può tranquillamente concedere l’uso gratuito della sala senza necessariamente concedere il patrocinio e, quindi, appoggiare politicamente l’iniziativa. Evidentemente il Comune non solo non condivide politicamente il dibattito sull’argomento ma lo vuole proprio affossare.
È un simbolo: Viviamo Montegranaro può pagarsi tranquillamente i 150 Euro richiesti per l’affitto; però è brutto un bel po’. Perché, vedete, credo che si possa anche non essere d’accordo, ma non concedere idealmente neanche la possibilità di parlare, a meno che non si paghi, è decisamente qualcosa che diverge dalla parola “democratico” che fa parte del nome del maggiore partito di maggioranza. In quanto all’altra componente, di democratico non ha mai avuto niente.

Luca Craia