sabato 7 maggio 2016

Danni da rete idrica. Perché paga il Comune?



È di qualche giorno fa la notizia che il Comune avrebbe pagato la bellezza di 12.000 euro per un danno arrecato a un privato a causa di un problema alla rete idrica. Il danno era dovuto a una rottura di una tubazione che aveva creato un’autentica voragine in prossimità di un fabbricato. Secondo il giornale, l’amministrazione comunale montegranarese sarebbe stata abile nel limitare i danni perché la richiesta avanzata dal danneggiato era ben superiore, addirittura di 25.000 euro.
Ragionandoci su mi sono venuti un paio di dubbi e li viglio condividere con chi ha la pazienza di leggere. Prima di tutto mi pare strano che il Comune sia chiamato a risarcire un danno attribuibile a problemi sulla rete idrica in quanto, per lo meno da quel che so, la rete idrica non sarebbe di competenza del Comune ma della Tennacola che, se non ricordo male, avrebbe competenza sia sulla fornitura di acqua potabile che sulle acque reflue. Per cui mi chiedo come mai debba pagare il Comune.
Altra domanda: il Comune non è assicurato per la sua responsabilità civile verso terzi? Perché se fosse assicurato dovrebbe intervenire la polizza. Come mai, invece, si paga di cassa? Così come, del resto, sono stati pagati diversi sinistri di minore entità e sempre pronto cassa. Quindi si potrebbe supporre che non esista una copertura assicurativa. Ma con questi esborsi forse sarebbe il caso di stipularne una. O no?


Luca Craia

Lu Voccentò, la Perla, la scuola, il Comune e le favole

Sulla questioni dell'accesso al teatro la Perla vorrei che sia chiaro che non sin tratta come qualcuno dirà di un difetto di comunicazione, sono infatti in possesso di una copia della “dichiarazione sostitutiva di certificazione” che le insegnanti si sono ritrovate nella cartella delle circolari. E' presumibile quindi che il comune ha trasmesso alla scuola tale documento e che lo stesso sia stato girato alle insegnati. Cosi come fu fatto per l'orario della palestra, il comune è quindi avvezzo a dettare alla scuola condizioni per l'utilizzo delle strutture. Ora la frittata è fatta ma certamente si porrà rimedio, magari ,si dirà che si è trattato di un malinteso, una carenza di comunicazioni tra preside e sindaco, nella peggiore delle ipotesi, si è erroneamente trasmesso un documento anziché un' altro. Insomma un banale inconveniente dato dalla mancanza di comunicazione tra enti. Rimane comunque la totale disinformazione dei genitori se non fosse stato per il mio scritto la cosa sarebbe emersa solo il giorno delle recite, quindi se i rappresentanti dei genitori devono ringraziare qualcuno ringrazino L'Ape Ronza. Se quanto scritto nel precedente articolo non risponde al vero sono stata strumentale, ma se è vero, qualcuno dovrebbe trarre le conclusioni.

venerdì 6 maggio 2016

Lucentini risponde al Sindaco Mancini



Viene proprio da ridere a leggere la Maestra Mancini che parla di una divisione dentro il Gruppo ViviAmo Montegranaro, è come “il bue che dà del cornuto all’asino”.
L’unione e la condivisione di vedute, oltre ad un’amicizia storica, che abbiamo in comune con Gastone Gismondi la maestra non lo può comprendere, perché nel suo gruppo ci sono solo soggetti che passano il loro tempo a prevalere uno sull’altro, senza che ci sia un legame né sociale né culturale che li unisce.
Personalmente l’unica insofferenza che ho è quella verso una donna che si atteggia nel fare il sindaco ma che non ha minimamente idea di ciò che vuol dire amministrare un paese. E si vede.
Il gruppo di ViviAmo Montegranaro è una risorsa per la nostra cittadina perché composto da ex amministratori, imprenditori, giovani, professionisti, commercianti, impiegati, operai e lavora costantemente da due anni, riunendosi settimanalmente, per discutere dei problemi del nostro paese e trovare delle soluzioni anche ai disastri che questa amministrazione sta compiendo. Non c’è mai stato un gruppo di oltre 30 persone che, pur avendo i suoi rappresentanti all’opposizione, continua ad impegnarsi per il bene di Montegranaro. E la Mancini che fa? Cerca di insinuare il tarlo della lacerazione nel nostro gruppo per spostare l’attenzione dai problemi che attanagliano Montegranaro e che lei, incapace, non riesce a risolvere. Basti pensare a come ha gestito la vicenda Vodafone, nella quale ancora oggi continua a proporre soluzioni irrealizzabili cercando di rattoppare una pratica che fa acqua da tutte le parti e con la stessa Vodafone che giorno dopo giorno risponde picche. Tralascio poi il discorso manutenzioni e degrado urbano perché è sotto gli occhi di tutti i cittadini.
Poi c’è un altro aspetto ancora più grottesco e surreale.
Questa donna si preoccupa di inesistenti lacerazioni interne alle opposizioni a distanza di una settimana dall’ultimo consiglio comunale, nel quale Sel ha annunciato la fuoriuscita dalla maggioranza demolendo pezzo per pezzo l’azione di questa giunta. Ripeto, è come “il bue che dà del cornuto all’asino”.
La Mancini ripete spesso che il sottoscritto compie delle manovre di avvicinamento con gruppi di opposizione o pezzi della maggioranza, ma evidentemente è cieca e non ha la percezione della realtà. Non serve marcare questa maggioranza perché fa tutto da sola e se l’atteggiamento di questa donna non cambia probabilmente i banchi dell’opposizione saranno sempre più affollati.
Se su progetti o soluzioni ai problemi i gruppi di Sel, Cinque Stelle, Gianni Basso ed altri della maggioranza vorranno condividere delle strategie comuni, pur nella propria autonomia, non sarò né io e né il nostro gruppo ad ostacolare questo percorso.
Ti ringrazio Ediana, perché ogni giorno confermi ciò che pensavo all’inizio del tuo mandato e cioè che forse era meglio se rimanevi in classe, perché, mettitelo bene in testa, noi non siamo i tuoi alunni.

Capogruppo ViviAmo Montegranaro
     Mauro Lucentini

E la spazzolatrice entra in azione a ordinanza scaduta



Ore 10.30 - parcheggio vuoto
Ore 12.30 - spazzolatrice in funzione e auto in sosta

L’ordinanza parlava chiaro: divieto di sosta e di fermata con rimozione per tutto il parcheggio Zed dalle ore 7,00 alle ore 12,00. Serviva a far passare agevolmente la spazzolatrice in modo che potesse pulire tutta l’area con efficacia. Solo che la spazzolatrice è arriva a mezzogiorno suonato, con le macchine che erano già tornate e nella piena ragione.
Quindi, ricapitolando: i cittadini sono stati privati per un’intera mattinata di un area di parcheggio inutilmente e quando i cittadini sono legittimamente tornati a usufruire della suddetta area, è arrivata la spazzolatrice che, essendo presenti le auto, non ha potuto svolgere il proprio compito come avrebbe potuto se fosse intervenuta nell’arco di tempo, 5 ore, nel quale l’area è stata completamente vuota.

Luca Craia