L’onanismo, in senso stretto, è l’atto di interrompere il coito per
evitare l’inseminazione. In sostanza prevedere la dispersione del seme. Inteso
in questo senso non viene considerato peccato. Nel senso, invece, più comune,
col quale si indica la masturbazione, l’onanismo viene considerato peccato. In
entrambi i casi, comunque, si ha una dispersione del seme fine a sé stessa.
L’onanista politico è quello che masturba la propria mente e produce,
talvolta ma non sempre, un seme che potrebbe anche essere fertile ma viene
disperso perché l’intento dell’onanista politico non è quello di portare frutto
ma, semplicemente, di darsi piacere. Ecco allora che, anziché produrre
pensieri, siano essi propositivi o critici, atti al raggiungimento di qualche
scopo di pubblica utilità, egli dirige il suo elucubrare verso direzioni
sterili che, però, procurano piacere. Vi è uno spreco di seme, ma non so dirvi
se, in questo caso, vi si ravvisi peccato oppure no.
Andiamo all’esempio pratico: è nato qualche giorno fa un blog dal
titolo ecclesiastico “Dalla prima lettera”. Lo scopo, dichiarato neanche tanto
velatamente, è quello di denigrare me e questo blog. Certo, ci si fa cura di
oscurare i nomi, ma si dimentica di fare altrettanto con i loghi che, pur se
non registrati, sono una mia personale realizzazione della quale posso produrre
l’originale fatto a mano. Piccola svista. Il fine di tale blog non è di portare
qualche vantaggio alla collettività, fatta eccezione per qualche personaggio
politico si scarso valore che, quantomeno, godrebbe con gli autori del suddetto
blog nel vedere i miei presunti sputtanamenti. Trattasi quindi di dispersione
di seme, di spreco di materia grigia, di uno smanettare all’unico fine di
procurarsi piacere. Una sega, insomma.
La cosa, di per sé, potrebbe essere risibile. Lo diventa meno quando,
oltre al me, si cominciano a prendere di mira le persone che, per loro
sventura, talvolta la pensano come me e si prendono anche il disturbo di dirlo.
Così si manda un inviato speciale (lo immagino vestito con un impermeabile,
occhiale scuro e cappello, rigorosamente nudo sotto) a fare le foto all’attività
commerciale di un lettore del mio blog per coglierlo in castagna, cosa,
peraltro, non riuscita.
Potremmo disquisire sulla moralità di tutto questo, sul fatto che sembra
tanto una purga fascista (o stalinista, fate voi), o che il metodo appaia piuttosto
mafioso, intimidatorio e, per di più, vigliacco visto che non si legge il nome
e il cognome dell’autore del blog. Ma, in realtà, siamo di fronte a un puro
esercizio di masturbazione cerebrale, di onanismo, appunto. Un atto che dà
piacere all’autore e a qualche guardone, pochi in realtà, solo una quindicina,
che hanno seguito le brevi avventure della pagina Facebook del nostro o dei
nostri amici sessualmente disturbati. Tra questi pervertiti figurano nomi
importanti che non starò qui a fare, tanto si sanno.
È durata poco, però, questa esperienza erotico-politica che tanto è
piaciuta a certi personaggi di chiara fama. In un paio di giorni la pagina
Facebook ha chiuso, è scomparsa. È rimasto il blog, se volete andare a
togliervi la curiosità e vedere come agisce un onanista politico. Una cosa
breve, quindi. Direi un’eiaculazione precoce.
Luca Craia