lunedì 16 maggio 2016

E le antenne nascono come funghi



Sono cominciate ad apparire da qualche tempo sui tetti del centro storico di Montegranaro, ma non solo, delle strane antenne. Non sono fatte come le antenne della televisione né come le parabole satellitari. Hanno un apparato che ricorda molto le antenne per la telefonia mobile ma in piccolo. Contemporaneamente all’apparizione di questi oggetti si sono cominciati a manifestare problemi di ricezione delle frequenze RAI.
Queste antenne sono costituite da un elemento parabolico e da altri elementi rettangolari inclinati a circa 45°. Secondo alcuni pareri che ho sentito sembra si tratti di piccoli ripetitori utilizzati per le connessioni a Internet. Sicuramente, comunque, sono apparati per la ricezione e la trasmissione di qualche segnale. Non sapendo esattamente di cosa si tratti, non posso nemmeno capire se vi sia la necessità e l'obbligo di informare il Comune da parte dell'installatore. Mi pare però che sia giusto che il Comune verifichi e si informi.
Credo che sia opportuno fare chiarezza su questa faccenda e mi auguro che le forze politiche si attivino per avere informazioni e chiarimenti. Resta il fatto che, ancora una volta, è lampante quanto sia necessario e urgente dotarsi di un piano antenne, cosa che, nonostante tutto, ancora pare ben lontana dal realizzarsi.

Luca Craia

venerdì 13 maggio 2016

Facciamo qualche illazione



Sembra che, all’incontro con la cittadinanza organizzato presso il circolo “Vecchio Pozzo”, l’assessore Beverati non abbia proferito verbo, cosa alquanto insolita per lui, in genere così prodigo di parole tanto da diventare sovente prolisso e, come ho spesso avuto modo di dire, leggermente soporifero. Oltre al silenzio qualcuno ha notato un’espressione accigliata, quasi stizzita. L’impressione è stata amplificata dal fatto che il nostro assessore al centro storico sembra abbia abbandonato l’assemblea velocemente non appena il dibattito è terminato, sgattaiolando fuori dalla stanza senza salutare nessuno.
Quindi facciamo qualche illazione, che ne dite? Così, per ammazzare il tempo, dichiarando fin da subito, per quelli che poi si stracciano le vesti urlando allo scandalo per la disinformazione, che non stiamo facendo informazione per nulla ma solo delle normali supposizioni, che potrebbero essere tranquillamente smentite sia dall’interessato che dai fatti.
Allora diciamo che possiamo supporre un certo mal di pancia del nostro Giacomino per come viene trattato all’interno della sua maggioranza. Le sue deleghe, centro storico e cultura, sono state finora deleghe senza portafoglio o, al massimo, col portafoglietto dei soldi spicci. Forse, e ripeto forse, il nostro architetto avrebbe chiesto di più in sede di bilancio preventivo, ma pare che, pur avendo incrementato la cifra a sua disposizione (è facile incrementare partendo da zero), tale cifra rimarrebbe comunque esigua e del tutto insufficiente per affrontare qualsivoglia problema.
Il centro storico ha bisogno di investimenti e pare che nemmeno quest’anno ci siano grandi cifre a disposizione. La cultura campa quasi esclusivamente con l’impegno autonomo delle associazioni, con le quali l’amministrazione comunale fa una fatica bestiale a rapportarsi più per colpa di altri che del nostro assessore. Il commercio a Montegranaro vive momenti difficilissimi e il Comune sta facendo poco o niente, anzi, diciamo proprio niente per sostenerlo. Industria, sviluppo economico, occupazione e lavoro… beh, lasciamo perdere. Credo che Beverati abbia più di una ragione per accigliarsi.
Allora perchè rimane all’interno di una maggioranza che lo sta trattando come lo zerbino? Qui illazioni non ne faccio. Non lo so e non lo capisco. Certo è che, così facendo, si sta davvero scarnificando politicamente. Contento lui…

Luca Craia

Niente tavolo per i Cinquestelle. Ma dialogo con la maggioranza sì.



Mi era sfuggito il documento pubblicato dal Movimento 5 Stelle di Montegranaro il 6 maggio scorso e che stronca ogni speranza dell’altra parte dell’opposizione di sedersi a un unico tavolo tra tutte le forze di minoranza per discutere quantomeno dei punti salienti. L’ho letto soltanto stamattina e sono rimasto piuttosto perplesso. La mia perplessità deriva da alcune considerazioni che i Pentastellati fanno circa il ruolo della minoranza, il ruolo di chi fa politica e i rapporti tra forze politiche. Vado nel dettaglio:
1) non capisco perché uno che abbia fatto politica in passato debba essere indicato in modo negativo. C’è gente capace che fa politica per passione e che credo sia giusto e conveniente per gli stessi cittadini che continui a farla quando questo porta risultati. Il meccanismo della rotazione sul quale gli amici Grillini sono così intransigenti, di fatto preclude la possibilità a chi ha capacità, tempo e passione per mettersi a disposizione della propria comunità. Sapendo poi quanta poca gente disponibile ci sia, in breve rischiamo di ritrovarci senza persone adatte a fare politica;
2) se ho ben capito di cosa si tratti il tavolo permanente delle opposizioni, non credo si tratti di un’alleanza, bensì di una forma di dialogo tra forze politiche che cercano, in questo modo, di concertare un’azione comune almeno su temi importanti, come è stato, per esempio, per la questione dell’antenna di San Liborio. Non si tratterebbe, quindi, di fare alcun patto col demonio, bensì di condividere idee e pensieri al fine di migliorare l’azione dell’opposizione;
3) chiudere la porta alle forze dell’opposizione per una forma di dialogo costante quale possa essere il tavolo proposto alle forze di minoranza e, nello stesso tempo, chiedere collaborazione e dialogo con la maggioranza è fortemente contraddittorio e un pochino sostiene i sospetti, che da tempo circolano, di frange dei Grillini molto affini con la maggioranza. Magari non è vero, ma il discorso fatto nel documento di cui sopra non è molto tranquillizzante sotto questo aspetto;
4) predire fin da ora alleanze elettorali e aprire la campagna elettorale piuttosto prematuramente fa apparire come una sorta di Nostradamus de noandri. Inoltre la parola alleanza non va demonizzata, casomai va regolamentata. Questa idiosincrasia dei Cinquestelle per le alleanze politiche suona un po’ snob, sembra che tutti coloro che fanno politica e non siano Cinquestelle siano come quel Bettino Craxi che in questi ultimi tempi merita tanta attenzione da parte loro.

Luca Craia

Italia Nostra I progressisti sangiustesi, l’ambiente e le parentele politiche con i nostrani


Sotto riporto un comunicato redazionale di Italia Nostra che dice tutto, per cui non dovrei aggiungere altro. Mi limito a sottolineare come i cugini sangiustesi dell’amministrazione montegranarese, con la quale vanno d'amore e d'accordo, per la serie “una faccia, una razza”, in tema di ambiente riescono a surclassare i nostri e alla grande. Mentre i nostri si limitano al silenzio, colpevole e gravissimo, ma pur sempre silenzio sulla questione dell’antenna Vodafone, i nostri dirimpettai addirittura approvano una variante al PRG in barba a tutti vincoli, al buon senso e alla stessa coerenza, per far realizzare un centro di smaltimento per rifiuti pericolosi. Speriamo non ne nasca una competizione a chi fa peggio perché, visti i campioni in gara, sia nostri che loro, rischiamo di vederne delle belle. O delle brutte. Leggete sotto.

Luca Craia

Marche: un’industria pericolosa in area tutelata a Monte San Giusto?
L’8 marzo del 2014 Italia Nostra fu invitata a Monte San Giusto per partecipare ad un incontro per la “FABBRICA DELLE IDEE”, organizzato da un gruppo di giovani che poi vinse le elezioni amministrative comunali. In quella occasione Italia Nostra fu invitata per illustrare la necessità della tutela dell’ambiente e della salute come previsto dalla Costituzione Italiana. E’ pertanto con sorpresa che siamo stati informati che sembra esservi la volontà, da parte dei vincitori di quelle elezioni, di far approvare una variante al Piano Regolatore del Comune per localizzare su suolo agricolo, con un alto livello di salvaguardia, il progetto di una azienda che non ha alcuna caratteristica di start up, di impiego di tecnologie avanzate, di occupazione qualificata.
Il progetto riguarda un impianto di riciclaggio di rifiuti speciali (scarti di edilizia) che, per legge, è una attività pericolosa di 1^ classe che dovrebbe avere una estensione di 10.400 metri quadrati per trattare circa 20.000 tonnellate l’anno di rifiuti con la produzione di polvere e di PM10, di traffico pesante, di rumore, di distruzione del paesaggio agricolo naturale con l’immissione di reflui, pur trattati, nel Torrente Cremone!
Per far ciò si rende necessaria la approvazione di una variante al Piano Regolatore Comunale perché la previsione di un insediamento industriale nella area interessata, nella frazione di San Filippo, è in contrasto con quanto previsto:
-  dal PRG vigente in quanto essa è “area agricola di salvaguardia paesistica ambientale dove non è consentita alcuna nuova costruzione”,
-  dal Piano Territoriale di Coordinamento perché rientra nelle “aree coltivate”
-  dal Piano Paesistico Ambientale perché rientra “nell’area di alta percettività visuale”,
-  dal Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici perché è “paesaggisticamente vincolata” essendo entro la “fascia di rispetto del torrente Cremone”.
Al di là dei pareri di alcuni enti con una marea di prescrizioni che nessuno sarebbe in grado di far rispettare, il problema è quale sviluppo economico e sociale si intenda proporre per Monte San Giusto.  La realizzazione di una industria pericolosa in area di pregio naturale è quanto rimane di tutte le avvincenti idee che furono elaborate dalla “fabbrica delle idee” solo due anni fa? E’ quindi un problema politico quello che il Consiglio Comunale dovrà sciogliere prossimamente, ascoltando in primo luogo i cittadini e ragionando se il progresso possa essere rappresentato dal sacrificio del suolo, dell’ambiente, della salute dei cittadini.
Ci appelliamo pertanto al Sindaco ed ai Consiglieri Comunali affinché tale riferita volontà sia smentita dai fatti, bocciando, se proposta, la variante al vigente Piano Regolatore.