domenica 11 dicembre 2016

Prosegue il lavoro delle associazioni sul centro storico



Sta andando avanti il protocollo di intesa tra le tre associazioni montegranaresi che si occupano di centro storico: Arkeo, Il Labirinto e Città Vecchia. Il protocollo, che segna una nuova fase di collaborazione concreta tra chi opera volontariamente per il recupero del castello montegranarese, prevede lo studio degli interventi fin qui proposti dalle varie amministrazioni comunali, quelli attuati e quelli inapplicati, per poi confrontare il tutto con la realtà attuale e giungere alla redazione di una proposta che serva da base per un nuovo progetto di lungo periodo.
Le tre associazioni hanno iniziato con lo studio del progetto presentato nel 2009 dall’architetto Giacomo Beverati, attualmente assessore al centro storico, e dall’architetto Simone Pirro nel 2013. I due progetti presentano tutt’ora spunti di grande interesse che potrebbero essere attuati anche oggi con probabili ricadute positive. A queste soluzioni si stanno aggiungendo nuove proposte che sono ancora allo studio. Si sta lavorando con gruppi di lavoro distinti che analizzano le situazioni relative al comparto urbanistico, sociale ed economico.
Ieri mattina il sottoscritto, Andrea Franceschetti e Simone Perticarini hanno effettuato un sopralluogo per avere una visione chiara della situazione degli stabili pericolanti. La prossima settimana ci sarà un incontro per confrontare i primi sviluppi degli studi in corso. Presto ci sarà un incontro con l’assessore per capire come potersi muovere. Certo che vedere che non si sono ancora destinati fondi per il centro storico è stato un duro colpo per le tre associazioni, ma si continua a lavorare nella speranza di poter giungere a qualcosa che possa finalmente mettere in moto un processo di recupero concreto, nella consapevolezza che ci vorranno anni ma che, se mai si parte, mai si realizzerà nulla.

Luca Craia

sabato 10 dicembre 2016

L’opera di viale Gramsci e le priorità vere e presunte



Non si può certo dire che Montegranaro non abbia problemi. Alcuni sono antichi, come il centro storico che sta implodendo, altri sono nuovi a seguito del recente terremoto. Montegranaro ha il municipio inagibile e questo è molto grave, perché toglie credibilità all’Amministrazione Comunale qualora volesse forzare i privati a mettere in sicurezza i propri immobili (cosa più volte affermata dallo stesso assessore ai lavori pubblici, Aronne Perugini, almeno fino a quando è stato all’opposizione). Il Comune di Montegranaro possiede, perché di sua proprietà, la chiesa forse più amata dai Montegranaresi, il santuario di San Serafino che, dopo l’ultima scossa del 30 ottobre in cui i calcinacci sono caduti sui fedeli a messa, è stato chiuso e versa in condizioni preoccupanti, con il porticato staccato dal corpo principale e la parete absidale gonfia e piena di filature importanti. Il Comune di Montegranaro ha le scuole a rischio sismico elevato, ha le strade tutte sconnesse, ha il centro storico distrutto, ha un’economia che sta precipitando. In tutto questo la priorità è fare il marciapiede in viale Gramsci.
Le crepe sulla parete di fondo di San Serafino
Io non riesco a capirlo, questo atteggiamento. Non lo capivo prima, quando ancora non avevamo i danni del terremoto. Non lo capisco adesso. Eppure oggi leggo dal Corriere Adriatico che si va vanti a testa bassa, con un’ansia da prestazione da quindicenne alla prima esperienza. Si spenderanno un sacco di soldi, da qui a pochi mesi, per un’opera che non serve e che non piace. E se è vero che parte delle richieste dei commercianti è stata accolta, rimane la forte perplessità del traffico deviato in piazza, anche se non costantemente. La piazza, sotto, è vuota e la volta dell’ipogeo sottostante è stata forse danneggiata dal sisma. Sono stati fatti i sopralluoghi prima di redigere il progetto?
A proposito del progetto: l’anno scorso era definitivo e non si poteva cambiare, pena la perdita dei finanziamenti. Poi è diventato provvisorio e sono state fatte modifiche per accontentare i commercianti, ora apprendiamo che c’è ancora da farlo, e lo faremo a breve. Ho come l’impressione che mi si stiano raccontando delle frottole.
E alla fine dei giochi, tra progetti definitivi, provvisori, approvati e da approvare, solo le carte quanto costeranno? Perché il progettista va pagato, anche se è un funzionario della provincia. Il progettista non fa i progetti gratis. Va pagato anche se il progetto, poi, non lo si realizza. Non sarà anche per questo l’ansia di fare quest’opera pubblica inutile a tutti i costi?

Luca Craia

venerdì 9 dicembre 2016

Finita la festa il centro rimane chiuso



Bella la festa di ieri pomeriggio in centro, a Montegranaro. Artisti di strada, Babbo Natale, bambini festosi per dare il via alle feste natalizie da un punto di vista laico. Una bella festa, dicevamo, che ha portato gente in centro, anche se non tantissima, e ha forse dato una mano ai pochi commercianti della piazza. Però c’è un però: alle 18,30 circa era già tutto finito. Solo che nessuno ha provveduto a rimuovere i paletti che chiudevano la piazza. Idem dicasi con le transenne di viale Gramsci. La piazza è rimasta chiusa fino ale 20 circa, ora in cui una signora ha rimosso di sua iniziativa la transenna. Per viale Gramsci le transenne sono state spostate, sempre da privati cittadini, verso le 22,30. Non è certo così che si favorisce e sostiene i commercianti.  Qualcuno di loro sta già pensando di chiedere i danni al Comune. E sarebbe legittimo.

Luca Craia