È tempo di
bilanci e in genere chi li fa risulta piuttosto indulgente, magari proprio perché
giudica se stesso. Lo stanno facendo gli Amministratori montegranarese che, con
l’occasione, si lodano e sbrodano gratis e abbondantemente. Nel farlo
dimenticano, però, i lati negativi e a quello bisognerà porre rimedio, oltre a
correggere qualche piccola/grande bugia. Lo sto facendo da qualche giorno, in
particolare riferendomi a quanto strombazzato nel giornaletto del PD in cui le
autocelebrazioni si sono sprecate sfiorando e, a volte, superando il grottesco.
Allora
vediamo questo 2016 montegranarese da un punto di vista un tantino più critico
di chi è impegnato in propaganda politica e, ormai, elettorale. È stato un anno
partito molto male, con il collasso della comunicazione istituzionale, l’Ubaldi
Furioso contro il Presepe Vivente che scriveva sui social improperi
innominabili per poi, pentito, cancellarli e attribuire la responsabilità del
ripensamento a mani innocenti. Un’Amministrazione allo sbando comunicativo che
doveva dotarsi, per arginare il fenomeno, di un professionista che ne curasse l’informazione
e la propaganda, onde evitare di suicidarsi con le vene tappate. Ovviamente a
spese nostre.
Poi c’è
stato il caso dell’antenna Vodafone, forse l’episodio più brutto nella storia
di questa Amministrazione Comunale fino a oggi, il momento in cui abbiamo
toccato con mano quanta superficialità e disinteresse verso la tutela dei
cittadini esista in chi guida Montegranaro. L’antenna, che stava sorgendo
davanti alle finestre della abitazioni di San Liborio e che era un potenziale
pericolo per la pubblica salute, oggi sarebbe lì a sparare onde
elettromagnetiche nelle case ei Montegranaresi se non fosse intervenuto questo
blog, su segnalazione dei lettori, e in seguilo l’opposizione non avesse
condotto una battaglia precisa, forte e decisa convincendo la Vodafone a
desistere. Ciononostante leggiamo l’Assessore Perugini che riesce addirittura a
vantarsi della cosa. Incredibile.
Abbiamo
visto, e stiamo ancora vedendo, il balletto sul progetto di viale Gramsci, un
progetto insensato e non voluto da migliaia di cittadini per la difesa del quale
l’Amministrazione Comunale ha usato ogni mezzo, raccontando favole, mentendo,
addirittura influenzando i cittadini perché non firmassero le petizioni in
corso. Un progetto che andrà in realizzazione molto presto e che ancora non
convince.
Il terremoto
ha messo allo scoperto tanti problemi e l’incapacità di risolverli. La scuola di
Santa Maria è il simbolo del pressappochisimo con cui si gestisce la cosa
pubblica, ma l’intera gestione dell’emergenza ha fatto acqua da tutte le parti.
Basti pensare che si sono montati i giochi per bambini, alla fiera di San
Serafino, sotto la torre del Municipio che rischiava di cadere, tanto che è
stata imbragata la settimana dopo, appena in tempo prima della fatidica scossa del
30 ottobre.
È stato un
anno in cui l’Amministrazione Mancini ha imparato a gestire meglio la
cattiveria che la contraddistingue, senza però riuscire a nasconderla del
tutto. Abbiamo visto minacce più o meno velate, pressioni sugli organi di
stampa (io stesso ho dovuto smettere una collaborazione per via di alcune
telefonate molto convincenti). Metodi intimidatori, uso indiscriminato dell’insulto
e dell’attacco personale, tanto che un esponente politico importante ha
definito Montegranaro come una succursale di Corleone.
Credo di
aver dimenticato un sacco di roba ma poco importa. Il concetto è che l’anno che
se ne va non è stato affatto un anno buono per il nostro paese, e sono
preoccupato per il futuro. Se la tensione è questa posso immaginare a che
livelli si possa giungere con l’approssimarsi delle elezioni che si stanno
avvicinando sempre più. Il 2017 sarà un anno di preparazione per la campagna
elettorale e spero possa portare una presa di coscienza del fatto che, andando
avanti con questi metodi, si fa molto ma molto male a Montegranaro. Spero
quindi che si possa tornare a un dibattito più sereno e costruttivo. Ma ho i
miei dubbi.
Luca Craia