venerdì 30 dicembre 2016

Il comunicato di SEL – Il testo integrale


È apparso oggi sul giornale, ma credo sia giusto fornire, a chi voglia documentarsi meglio, il testo integrale del comunicato stampa del Gruppo Consiliare di SEL. Eccolo qui sotto.

Il Gruppo Consigliare SEL Montegranaro tira le somme del 2016 e vorrebbe porre delle domande alla maggioranza.
Visto il loro comunicato stampa di fine anno incominciamo nel fare delle domande alla stessa:
1) Ma per quale motivo questa minoranza doveva votare il consigliere Perugini visto che non siamo mai stati coinvolti nelle sue scelte sia quando eravamo in maggioranza e sia quando eravamo all’opposizione?
2) Non comprendiamo cosa vuole e cosa chiede il Sindaco dato che in due votazioni ha preso sempre gli stessi voti e dagli stessi consiglieri.
3) Visto che il Sindaco vorrebbe proporre di impegnarsi alla neo presidente Canigola sulle questioni calzaturiere, forse non era più semplice chiederle all’ex presidente provinciale Perugini?
4) Si elogia un bilancio comunale che ha bisogno di innumerevoli variazioni durante l’anno, ma può essere che non si poteva prevedere in anticipo tutte queste modifiche dopo due anni e mezzo di amministrazione?
5) Ma siamo sicuri che dal 2014 non ci sono stati aumenti dell’IMU e della TARI perché non lo chiedono ai cittadini?
6) Ma perché ci sono associazioni di serie A e associazioni di serie B?
7)Ma siamo sicuri che l’assistenza domiciliare funziona e che gli utenti siano soddisfatti?
8) Si parla di sistemazione delle strade rurali dalla campagna elettorale del 2014, che fine ha fatto la ricognizione del consigliere Eros Marilungo che ad inizio mandato fornì all’assessore di competenza, comunicandogli le situazioni e le criticità delle stesse e proponendo una tempestiva manutenzione ordinaria, ma quando finalmente si smetterà di promettere di intervenire e si procederà finalmente a fare qualcosa?
9) Pensiamo che sia abbastanza vergognoso accollarsi i meriti di altri e facciamo riferimento all’antenna, ricordandovi che il consiglio comunale è stato convocato dalle opposizioni, nonostante che la maggioranza ha sempre sostenuto insieme al cosif che non era possibile fermare la sua istallazione dandoci dei visionari. Vi vogliamo ricordare che le opposizioni e i cittadini sono venuti a conoscenza di questa istallazione solamente all’inizio dei lavori. Perché sia noi che i cittadini abbiamo dovuto chiedere un consiglio comunale per discutere e risolvere un problema del quale non vi era stata nessuna comunicazione?
10) Ma qualcuno che si prende i meriti che non ha, non è che ha la faccia alla Giacchetti?
11) E concludiamo ma la bottiglia di spumante visto che siamo vicino alle feste e successivamente al referendum è stata “stappata”?
Ovviamente auguriamo un Buon Anno ai cittadini di Montegranaro e salutiamo con un pensiero, sperando che il nuovo anno porti delle risposte concrete alle nostre domande?

Circolo SEL Montegranaro

Basso precisa ma non tranquillizza. La pesatura dei rifiuti sembra una barzelletta.



Prendiamo atto della precisazione dell’assessore all’Ambiente, Roberto Basso, che ci spiega che i bidoncini in dotazione ai cittadini di Montegranaro per la raccolta differenziata sono già dotati di microchip. Quindi, nel caso si perfezionasse il sistema personalizzando il conferimento dei rifiuti e, quindi, premiando chi differenzia di più, non sarebbe necessaria la loro sostituzione come paventato nell’articolo del Corriere Adriatico di ieri. Tiriamo un sospiro di sollievo, visto che questo avrebbe comportato un aggravio di costi per la cittadinanza, anche se, francamente, sul bidoncino vedo solo un codice a barre. Ma forse il microchip è ben nascosto, chissà.
Però rimane un problema e non di poco conto, specie se si andrà a premiare chi differenzia bene e, conseguentemente, punire chi differenzia male: i bidoni non sono a chiusura ermetica. Chiunque può aprire un bidone per strada. Chiunque può infilarci dentro quello che vuole. Quindi il cittadino corretto potrebbe trovarsi un aggravio sulla sua cartella esattoriale soltanto perché, poniamo, un vicino voglia fargli un dispetto. L’assessore dovrebbe spiegare come verrebbe certificata la pesatura dei rifiuti con questo sistema. Altrimenti tutto il meccanismo sarebbe impugnabile.
Credo che, con gli strumenti che si è dato attualmente il Comune di Montegranaro, il conferimento dei rifiuti con pesatura non sia praticabile. Inotre, se non si applicherà il regolamento approvato la scorsa estata e da allora rimasto lettera morta, il problema dell’abbandono dei rifiuti in discariche improvvisate diventerà sempre più grave e difficile da risolvere. Certamente non lo si risolve con il microchip, anzi. Quindi inviterei l’Assessore Basso a spiegare quale progetto ha in mente, sempre ammesso che ne abbia uno, e di farlo non dalla sua pagina Facebook, dove alcuni cittadini, come il sottoscritto, molto democraticamente non possono accedere, ma in maniera ufficiale, chiara e precisa. Altrimenti il tutto sembra uno scherzo che, però, non fa affatto ridere.

Luca Craia

giovedì 29 dicembre 2016

Barbabietole, botti di capodanno e ipocrisia.

Quando, qualche anno addietro,  l’Unione Europea decretò, per motivi a noi Italiani imperscrutabili, la fine della barbabietola da zucchero in Italia, della sua coltivazione e della sua lavorazione,  nessuno fece un fiato. Nessun ricorso al TAR del Lazio, nemmeno a quello del Molise, manco a quello delle Marche. Eppure erano migliaia gli Italiani a campare su questa piccola – ma non tanto – economia rurale e industriale: coltivatori, aziende specializzate nella raccolta e nella semina, con macchinari che richiedevano investimenti ingenti, almeno per le loro economie. Poi c’erano gli zuccherifici che davano lavoro a schiere di operai, per non dimenticare gli autotrasportatori. In poco tempo fini tutto, senza proteste, senza ricorsi. Gli imprenditori contarono le perdite, gli operai trovarono altri posti di lavoro, i contadini altre coltivazioni e i camionisti altre merci da trasportare. E le barbabietole, a parte i miasmi della raffinazione a fine estate, non rompevano le scatole a nessuno.
Non si capisce allora oggi perché dobbiamo stracciarci le vesti per i botti di fine anno. È vero, c’è un’economia di un certo peso. A fronte, però, ci sono danni enormi alle persone e all’erario, con ospedali pieni e mutilazioni varie quando non tumulazioni. Credo che vietare i fuochi artificiali sia dimostrazione di civiltà e volontà di evolversi. Mi dispiace per gli imprenditori che ne possano subire perdite o per le conseguenze sull’occupazione. Ma qualcuno mi spieghi perché il Partito dei Lavoratori oggi si erge a difensore di poche centinaia di addetti e all’epoca della fine della barbabietola tranquillamente tacque.

Luca Craia

La Befana vien giù dal Palazzaccio



Tradizionalmente a Montegranaro la Befana dell’Avis è sempre scesa dal Municipio o da Palazzo Francescani, per giungere sulla folla festosa riunita in piazza Mazzini. Quest’anno, però, si era già deciso di spostarla a largo Conti perché la data del 6 era anche l’appuntamento col Presepe Vivente, facendo in modo che i due eventi si sposassero invece di accavallarsi, come di solito capita a Montegranaro.
Poi il Presepe Vivente, nella sua versione integrale, come si sa è stato annullato a causa delle conseguenze del terremoto sulla sicurezza del centro storico e, quindi, si sarebbe potuti tornare all’ubicazione originale, in piazza. Però, sia per una questione organizzativa (permessi, eccetera) sia perché, comunque, il palazzo SO.CO.MO, meglio noto col brutto nome di “palazzaccio” è più alto e più spettacolare, questa appare una soluzione almeno da testare.
Per cui l’abbrunamento tradizionale con la Befana dell’AVIS è confermato per il 6 Gennaio, alle ore 15.00, in largo Conti. Lo spettacolo è assicurato dalle Befane acrobatiche e, per i bambini, calze della Befana in quantità.
                                                
Luca Craia