giovedì 15 aprile 2021

Il buon politico

 

Il buon politico non ha soluzioni. Il buon politico ha idee. Il buon politico non deve per forza sapere come risolvere un problema. Il buon politico deve sapere che c’è un problema. Per trovare le soluzioni, poi, per risolvere i problemi ci sono gli esperti di quel determinato settore. Un buon politico non può essere esperto di tutto, si capisce bene che questo non è possibile e che chi dice di esserlo millanti.

Quello che chiedo a chi mi rappresenta è di avere un’idea in testa, un’idea precisa di quello che si vuole. Poi, per realizzarla, deve per forza affidarsi a gente più esperta di lui, deve valutare diverse soluzioni e scegliere quella che reputa la migliore in base all’idea originale che aveva in testa. Se il politico trova le soluzioni da solo, rischia di sbagliare, di commettere errori irreparabili. Allo stesso tempo, se il politico non ha un’idea in testa ma si affida alle proposte degli altri e sceglie non sulla base dell’idea che non ha ma sulla convenienza politica, abbiamo un grosso, enorme problema.

E infatti, in Italia, abbiamo un grosso enorme problema: non ci sono politici con idee, ci sono solo persone con una grande smania di potere, che si affidano a tecnici che sottopongono loro soluzioni per problemi di cui non sono nemmeno coscienti, sui quali non hanno idee. In Italia servono idee, servono progetti, serve gente onesta per riconoscere i propri limiti ma ferma sulle proprie idee. Sogno una classe politica con delle idee in testa, l’onestà di chiedere aiuto a chi ne sa di più e il fermo obiettivo di realizzare quelle idee, assumendosene la piena responsabilità.

 

Luca Craia

A cosa serve l’autovelox? A educare i cittadini o a togliere loro i soldi?

 

L’autovelox è uno strumento e, come tale, non è né bene né male, dipende da come lo si usa. È una cosa inerte, il suo fare bene o fare male è subordinato alla volontà di chi lo adopera. L’autovelox può essere una cosa molto buona, perché può aiutare a disciplinare situazioni altrimenti difficili da tenere sotto controllo. Oppure può essere male, se adoperato per fare cassa tendendo delle trappole, o qualcosa che somiglia molto a una trappola, ai cittadini.

Un autovelox posto in una strada urbana dove le macchine sfrecciano a 70 o 80 chilometri all’ora è una cosa molto buona, perché serve a riportare la sicurezza in quella strada e a educare i cittadini al rispetto di norme e prossimo. Un autovelox posto fuori dall’abitato, anche se sulla carta ancora è zona urbana, sembra proprio una cosa brutta, una cosa fatta per fare cassa. Fare cassa con le tasche dei cittadini è una cosa brutta, specie in un momento come questo in cui i cittadini di soldi in tasca ne hanno ben pochi e meno ne avranno nel prossimo futuro.

A Montegranaro hanno pensato di prendere in affitto un autovelox e farlo gestire dalla Polizia Municipale. È una cosa buona, perché a Montegranaro la gente è indisciplinata. Ci sono strade urbane in cui le macchine vanno a velocità da gran premio, mettendo a rischio la vita dei cittadini. L’autovelox può contribuire a riportare la situazione alla normalità e a ristabilire la sicurezza. Ma l’autovelox, a Montegranaro, viene utilizzato largamente in strade extraurbane, strade in cui, se uno va a 70 kmh anziché a 60 non crea un danno così evidente. In strade urbane, invece, come viale Zaccagnini, per fare un esempio, dove le macchine vanno a velocità inaccettabili, non si è mai visto.

Ci sono cittadini che hanno ricevuto multe per aver percorso strade extraurbane a una velocità di poco superiore al limite. Intanto c’è chi fa le prove del GP di Montecarlo lungo via Elpidiense Nord. Sarebbe bello vedere l’autovelox nelle strade urbane, per educare i maleducati e far sentire più sicuri pedoni e automobilisti più attenti. Sarebbe bello che i cittadini di Montegranaro vedessero l’autovelox come un mezzo buono, che serve a stare meglio tutti. È brutto, invece, quando lo vedono come una cosa diabolica, inventata per portarti via i pochi soldi che hai. Non è il momento per portare via i soldi ai cittadini. Il momento per educare i maleducati, invece, è sempre.

Dimenticavo: una percentuale delle multe elevate serve a pagare il fondo pensione degli agenti di Polizia Municipale.  

 

Luca Craia

 

Situazione Covid19 a Montegranaro. Aggiornamento al 15 asprile 2021

 

Siamo quasi al minimo storico, almeno per l'anno in corso, riguardo al numero complessivo dei casi positivi al Covid19. I dati odierni dicono che sono 29 i cittadini montegranaresi positivi mentre ce ne sono 48 in quarantena.

mercoledì 14 aprile 2021

Pesca, Prisco e Albano (FdI): “Il Governo difenda gli interessi della pesca italiana in sede europea”

 

“La riduzione delle giornate di pesca sta mettendo in grave crisi un comparto che, durante la pandemia, ha perso un miliardo e mezzo di euro, pari all’80% del fatturato annuo. Le Marche sono tra le Regioni che più delle altre subiscono questa crisi, sia per via dei suoi 185 chilometri di litorale, sia per la vicinanza della Croazia, uno dei principali concorrenti dell'Italia sul mercato ittico. Non bisogna inoltre dimenticare che il 60% della flotta industriale si concentra proprio nel medio Adriatico, con quasi 3.000 unità a fronte delle 12.137 totali. Di fronte al nicchiare del Ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli e del Ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio, Fratelli d’Italia ha dunque chiesto al Governo Draghi di difendere gli interessi degli italiani istituendo un Ministero del Mare che si occupi delle politiche della pesca, delle imprese del mare e della tutela degli equilibri naturalistici. È necessario che il Governo difenda questo importante settore economico in tutte le sedi, anche europee”.

Questo quanto dichiarano, a seguito di un Question Time in Commissione Agricoltura, l’On. Emanuele Prisco, Commissario regionale di Fratelli d’Italia nelle Marche, e l’On. Lucia Albano, deputata marchigiana.