giovedì 6 maggio 2021

Il Commissario risponde al PD con un ceffone in tecnichese. Ve lo traduco in italiano.

 

Non s’era capito, l’attacco del PD montegranarese al Commissario Prefettizio che regge il Comune dopo il suicidio politico della Mancini (leggi il post) Non s’era capito perché era un attacco politico contro una figura puramente tecnica e istituzionale, che nulla ha di politico. Non s’era capito il tono, come da costume per il PD molto incarognito, e non s’era capito lo scopo. Perché in politica si attacca e si sminuisce l’avversario politico, attaccare il commissario non ha senso. Ma di cose senza senso il Pd montegranarese ne ha fatte tante, una più una meno fa poca differenza.

Però il Commissario non c’è stato, e ha risposto oggi dalla pagina Facebook del Comune. Ha risposto in linguaggio tecnico, per cui ve lo traduco in lingua comune. Ha risposto spiegando nel dettaglio come funziona la progettazione di un intervento importante come quello della ricostruzione delle scuole medie. In realtà la Segretaria del PD, che ha firmato l’attacco, e la Segreteria che lo ha controfirmato, certe cose le dovrebbe sapere. Anche perché si pensa che Segretario e Segreteria abbiano agito con l’aiuto e il sostegno di ex Sindaco ed ex Presidente della Provincia. Quindi è pensabile che, con la loro esperienza, almeno Perugini e la Mancini, non dico la Latini alla quale non chiediamo tanto, sapessero l’iter che il Commissario ha spiegato loro. Quindi l’attacco assume ancora di più una connotazione inspiegabile. In ogni caso, forse questa traduzione fa comodo anche a loro.

Contrattacca pure, il Commissario, chiedendosi come mai quelli del PD abbiano mosso tanti dubbi mentre gli mordevano i polpacci, quando potevano benissimo andare da lui a chiedere spiegazioni. Quelle stesse spiegazioni che vi ho tradotto sopra e che avrebbero evitato questo brutto scivolone che non fa altro che confermare quanto andiamo dicendo, su queste pagine, ormai da anni: si muovono, quelli del PD, mossi più che altro da profonda cattiveria. Quella stessa che mettono sui social la mettono anche nei comunicati stampa e nelle lettere aperte. Immagino intanto la controparte politica, quella vera, non il Commissario, quella che non è stata attaccata, che se la ride e mangia i popcorn.

 

Luca Craia

Non si può morire perché l’Ispettorato è sotto organico.

 

Qualche anno fa un panettiere napoletano si ammazzò perché gli avevano fatto la multa in quanto la moglie gli dava una mano in negozio senza essere regolarmente assunta. Sono moltissimi i casi di piccole aziende in cui qualche familiare dà una mano come occorre e che vengono per questo pizzicate e sanzionate.

A farlo sono gli uomini dell’Ispettorato del Lavoro, lo stesso Ispettorato che oggi spiega il mancato controllo sul macchinario che ha ucciso una giovane mamma a Montemurlo, al quale mancava la saracinesca di sicurezza, col fatto che sono sotto di organico e non possono controllare tutto. I vari panettieri, però, li controllano eccome, come controllano i piccoli artigiani che magari hanno una presa rotta e ci vanno quasi in galera.

Non controllano i Cinesi, che nei loro laboratori vanno indietro nel tempo fino agli albori della rivoluzione industriale, quando l’operaio era poco più di uno schiavo. E non controllano laddove i rischi sono davvero seri, dove la gente muore se qualcosa non è a posto. Lì è complicato controllare, serve anche capirci qualcosa, non basta compilare un modulo e staccare una contravvenzione da 2000 Euro a un panettiere che poi, magari, si ammazza.

Ecco, io la storia del sotto organico non la vorrei più sentire. Primo perché settori vitali come le Forze dell’Ordine o chi controlla che la gente non muoia lavorando non possono e non devono stare mai sotto organico. Secondo perché, se sei sotto organico, il tuo organico lo devi sfruttare al meglio. E il meglio non è vessare un panettiere, il meglio è evitare che la gente muoia. E in Italia muoiono in troppi.

E mi dispiace che queste cose le dica io e non la gente del PD, attualmente impegnata in altre cose più importanti, o i Sindacati, che devono pensare a fare politica contro le destre e a come far passare il traffico di schiavi del Mediterraneo come una cosa umanitaria.

 

Luca Craia

Situazione Covid19 a Montegranaro. Aggiornamento al 6 maggio 2021

 

Va su e giù la curva che rappresenta il totale dei casi positivi al Covid19 a Montegranaro presi giorno per giorno. In ogni caso l'andamento è sostanzialmente stabile intorno ai 30 casi. Oggi ne abbiamo 27 con 60 persone in quarantena. 


Luca Craia

mercoledì 5 maggio 2021

Prosegue l'allestimento del polo museale di SS. Filippo e Giacomo

 


Proseguono i lavori di allestimento del polo museale di  SS.Filippo e Giacomo, a Montegranaro. Dopo aver riaperto il collegamento tra la chiesa superiore e l'ecclesia di Sant'Ugo, oggi sono state predisposte le teche che ospiteranno la piccola ma significativa esposizione museale. Sarà infatti questo il prossimo passo, ossia la progettazione dell'esposizione. Il progetto complessivo mira a trasformare la chiesa dei SS.Filippo e Giacomo in un complesso monumentale che comprenda le due splendide chiese, una preromanica e l'altra barocca, e il museo stesso, offrendo al turismo montegranarese e fermano un'attrattiva di grande interesse. Siamo certi che il turismo sarà uno dei volati per l'economia futura del territorio e che questo impegno dell'Unità Pastorale, di Arkeo e de Il Labirinto possa essere una delle pedine principali. Contiamo di essere pronti per aprire al pubblico per la fine dell'estate o l'autunno.

Luca Craia 

Michele Bravi e la polemica inutile che può fare danno a chi la fa.

 

A me Michele Bravi piace molto. Ha una bella poetica, le sue canzoni hanno una costruzione armonica mai banale pur rimanendo commerciali e orecchiabili, credo che sia uno dei migliori prodotti della televisione che fabbrica musica. Inoltre mi piace come persona, è un ragazzo semplice ma conscio delle proprie capacità, mi sembra molto dolce però è deciso. Insomma, pur non essendo esattamente il mio genere di musicista, lo apprezzo.

Per questo mi dispiace che si sia andato a infilare in una polemica sterile, inutile e potenzialmente lesiva non solo per i suoi ma per gli interessi che intendeva tutelare innescandola. Che poi è una polemica non sua ma generata più o meno ad hoc per propaganda politica, in quanto non tutti gli omosessuali la condividono.

Faccio fatica a pensare al mondo omosessuale come a una categoria, preferisco pensare a persone singole, come non esiste la categoria degli eterosessuali, almeno per quanto mi riguarda, ma esistono le persone, ognuna col suo sentire, col suo vedere, col suo vivere. Si fanno le battaglie quando ci sono delle evidenti discriminazioni, e quando queste discriminazioni assumono carattere generale. In Italia non vedo, in generale, una cultura discriminante per gli omosessuali. Ci sono senz’altro casi singoli, isolati, che vanno stigmatizzati e condannati con forza. Ma non vedo un problema generale e culturale da contrastare.

La polemica, quindi, diventa sterile e strumentale, ma rischia di generare l’effetto di reazione e far diventare qualcosa che non è un problema, un problema reale. Non fa bene in generale creare tensioni, specie quando le tensioni sono inutili. Capisco Bravi e suppongo che la sua sensibilità sia stata davvero urtata in questa situazione, ma la polemica dovrebbe finire qui, con le spiegazioni che sono già state date. Andare avanti e unirsi alla valanga sciocca e inutile, se non per le sue tasche, innescata da Fedez può far solo del male. Prima di tutto allo stesso Bravi, che non lo merita.

 

Luca Craia