venerdì 7 maggio 2021

Telefonate silenziose e telemarketing. Una violenza verso i cittadini perfettamente legale


 

Con i nostri dati si commercia. Ci vendono e ci comprano come bestie, si scambiano le nostre informazioni per poi cercare di venderci ogni cosa, dalla telefonia alla corrente, dal gas ai servizi Google, dalle enciclopedie alle bambole gonfiabili, facendosi pacchi interi di fatti nostri sulla base di cosa acquistiamo al supermercato o di quali siti frequentiamo. E questo in barba alla tanto abusata parola, la “privacy”, per la quale ci fanno compilare montagne di scartoffie, mettere quintali di firme, logorare i mouse per cliccare sulle accettazioni che poi si traducono nel permesso di massacrarci la vita con telefonate inopportune e annunci via mail e sui social.

Le telefonate di telemarketing sono una piaga, un’autentica violenza che ci fanno. Arrivano a qualsiasi ora, qualsiasi cosa tu stia facendo, ti interrompono, ti costringono a smettere un lavoro, una mansione, anche un pensiero, un discorso, un ragionamento per cercare di propinarti qualcosa da comprare. E, in particolare, la violenza è maggiore quando la telefonata è muta. La telefonata muta non solo ruba il tuo tempo interrompendo la tua vita, ma lo fa senza avere la decenza di dirti perché. La telefonata muta, oltretutto, è ansiogena ed è causa di stress e di tensione.

Tutto questo è consentito, legalissimo, e c’è un mercato fiorente che prospera generando disagio alle gente, per tacere del modo poco chiaro con cui spesso vengono venduti servizi che poi si scoprono non corrispondenti a quanto offerto. È consentito dalla legge, e dobbiamo subire quest’angheria. E a me non pare normale per niente.

 

Luca Craia

Blocco dei brevetti sui vaccini. Precedente pericoloso.


 

Ovviamente il blocco dei brevetti sui vaccini è un’iniziativa che potrebbe portare benefici importanti per la lotta al covid19, ma rimane un precedente potenzialmente grave, che potrebbe avere conseguenze pesanti per il futuro. C’erano sicuramente altre strade, si poteva cercare una transazione tra case farmaceutiche proprietarie dei brevetti e altri produttori in modo da trovare un prezzo calmierato che consentisse alle prime di ottenere il giusto guadagno e alle seconde di produrre in scala più larga in vaccino. Si è però preferito usare il metodo più pesante, un metodo che sicuramente porterà a risultati ma che in futuro potremmo pagare caro.

In questo modo si è andato a ledere un principio fondamentale della nostra società: la proprietà. Si tratta di un esproprio, perché il vaccino è proprietà di chi lo ha studiato, investendo ingenti risorse. Immaginiamo in futuro quante risorse si potranno investire, da parte dei privati, sulla ricerca quando esiste il rischio che il ritorno economico possa essere inficiato da iniziative simili a questa quandanche in casi di emergenza.

E questo non vale solo per i farmaci ma per qualsiasi altro progresso scientifico portato avanti lecitamente da privati che lavorano per il profitto. Se il profitto viene a mancare, se non si riconosce la proprietà della scoperta e il diritto di sfruttarla scientificamente, si rischia di mettere un freno al progresso e alla ricerca. E questo è molto pericoloso.

 

Luca Craia

Si chiamerà “largo 8 marzo” la rotatoria della fontana. Domani a Montegranaro la cerimonia.

 

Verrà inaugurata domani, sabato 8 maggio, a mezzogiorno, la fontana della circonvallazione riqualificata dal Commissario Martino dopo anni di abbandono, incuria e sfregio da parte dell’Amministrazione Comunale. In realtà non si tratta di un’inaugurazione, come non si tratta nemmeno più di una fontana, ormai divenuta, seppure in maniera provvisoria, un’aiuola, bensì della intitolazione della rotatoria e dello spazio circostante, mai identificato prima topograficamente, alle donne e alla loro celebrazione, che da domani si chiamerà “largo 8 marzo”.

La “breve ed austera manifestazione”, così come viene definita nell’invito inviato alle autorità e alle rappresentanze delle realtà associative cittadine, “verrà celebrata in forma statica, nel rispetto di tutte le normative anti – Covid”. Quindi sobrietà, come è giusto che sia in questo periodo, ma anche la giusta celebrazione di un momento che, per quanto certe parti politiche tendono a sminuirlo, rimane importante per la comunità montegranarese, sia perché si riqualifica e si restituisce dignità a un punto strategico del paese, sia perché, in qualche maniera, si ritorna simbolicamente a una normalità che sembra abbiamo perduto a causa della pandemia.

 

Luca Craia