C’è stato un matrimonio, il 25 luglio, che si è trasformato in un nuovo focolaio di covid. Ora cercano i positivi, fanno appelli, pretendono che la gente si presenti spontaneamente per poi farsi mettere in quarantena. Ma la gente non si presenta. Perché?
Perché non si può sempre e solo fare conto sul senso civico della gente. Chi ha un’attività economica e risulta positivo, deve chiudere, mettersi in quarantena e subire danni enormi senza che lo aiuti nessuno. Uno Stato che elargisce soldi come fossero caramelle a nullafacenti e delinquenti di varie specie, non concepisce un aiuto economico per quegli operatori colpiti dalla pandemia che devono sospendere per un lungo periodo la propria attività.
La quarantena va ristorata in qualche modo, e va ristorata in maniera congrua. Altrimenti è normale che la gente che risulti positiva non si presenti, non si autodenunci. Perché va bene il senso civico, ma di eroi pronti a immolarsi ne nascono pochi.
Luca Craia