giovedì 5 agosto 2021

Cambia la sanità delle Marche. Via gli ospedali unici, si torna alla capillarità. Ma non sono tutti d’accordo.


Uno dei tanti danni che ha prodotto la politica di sinistra nella Regione Marche, forse il danno più grosso, è inquadrabile nella scelta di accorpare i presidi ospedalieri del territorio in un’unica struttura territoriale. Quanto questo sia stato scellerato lo ha dimostrato la pandemia, in particolare nella Provincia di Fermo, dove l’unico ospedale, sia per il covid che per tutto il resto, era il Murri che, ovviamente, è collassato. Ma che in questo modo la qualità della vita del paziente sia scaduta in maniera gravissima è evidente anche senza considerare il covid, con una sanità distante, scomoda, di dubbia efficacia, e con disagi pesantissimi per i cittadini, spesso costretti a rivolgersi a strutture distanti dalla propria abitazione, con tutte le difficoltà in caso di ricovero per i familiari dei pazienti. Vantaggi evidenti non se ne sono visti, se non economici, gli svantaggi non si contano.

Ieri il Consiglio Regionale delle Marche ha forse messo fine a questa concezione spaventosa della sanità, approvando un atto amministrativo, il n. 17, che modifica completamente la sanità regionale eliminando il concetto di ospedale unico territoriale. Si tornerà, almeno si spera, alla capillarità dei nosocomi e a quella umanità nel trattamento dei pazienti che si è persa chiudendo i vari presidi minori per concentrare tutto nei capoluoghi. Ovviamente quel che è fatto è fatto, per cui gli ospedali in costruzione, a quanto pare, saranno ultimati.

Il dubbio è sui tempi: quanto ci vorrà per tornare a una sanità territoriale più capillare? E non è che, nel frattempo, magari cambia di nuovo il vento e l’amministrazione, e si torna a rivedere il tutto? Il Pd ha votato contro, per qualche oscuro motivo, per cui non c’è una visione comune. Invece credo che serva un ragionamento condiviso sulla sanità, un ragionamento che impegni tutte le forze politiche su un progetto che poi non vada più toccato. Qui si tratta della salute e della vita dei cittadini, non di tagliare nastri come si è fatto fino a poco tempo fa.

 

Luca Craia

 

mercoledì 4 agosto 2021

CS- SIMONA LUPINI (M5S): "Psicologia Scolastica, non sia progetto pilota, servono più risorse"

 Comunicato integrale 


Arriva nell’Aula del Consiglio Regionale la proposta di legge sulla Psicologia Scolastica: un progetto che ambisce a rendere lo psicologo una figura inserita in maniera organica nella comunità scolastica.

Attiva protagonista della discussione, la vice-Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali Simona Lupini (M5S), psicologa e psicoterapeuta, che è intervenuta in Consiglio come relatrice di minoranza.

La proposta di legge sulla psicologia scolastica ha un’ambizione importante: trasformare il ruolo dello psicologo a scuola da quello di occupante occasionale di uno sportello a un supporto costante per lo sviluppo emotivo dei ragazzi e delle ragazze” osserva la consigliera Lupini - “La psicologia scolastica può dare un contributo forte a combattere la dispersione scolastica, il fenomeno dei NEET e il disagio giovanile, esploso col COVID.

Voto favorevole, ma le criticità non mancano, a partire dal nodo delle risorse: “Prima di essere una donna in politica sono una psicologa, e riconosco con piacere che si tratta di un segnale di attenzione importante, ma dobbiamo assicurare che questo tipo di servizio copra effettivamente tutta la Regione, comprese le aree interne, i cui i servizi scolastici e servizi sociali non sono sfuggiti ad anni di tagli” sottolinea la consigliera, stimolando la Giunta a non accontentarsi dei buoni principi, ma investendo con convinzione sulla tutela della salute mentale e dello sviluppo emotivo “non possiamo accontentarci di un progetto pilota. Il tema del benessere psicofisico è ormai un trasversale alle politiche, merita risorse adeguate”.

Particolarmente urgente il tema del personale: “C’è già un’esperienza di psicologia scolastica sul campo nella nostra regione, quella dei CIC, che ha funzionato molto bene: gli stessi operatori dei CIC, però, ci hanno segnalato la difficoltà a prendere in carico tutte le problematiche, per l’assenza di operatori” considera la Lupini, che annuncia un intervento: “Io e la collega Marta Ruggeri presenteremo un ordine del giorno, per chiedere che si torni ad investire nelle competenze all’interno della sanità pubblica e ad assumere nuovi specialisti.”

 


Scuola. Drago (FdI): Ricciardi chiede areazione aule no green pass, FdI nelle Marche prima a farlo


Comunicato integrale

 

"Oggi Walter Ricciardi consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza ammette che la ripartenza in sicurezza delle scuole non può essere affidata soltanto al green pass, ma che è necessario investire risorse sul monitoraggio dell'aria grazie a tecnologie che consentono di cambiarla. Bene, ma ancora una volta questo governo arriva secondo e per ora predica soltanto. Invece, Fratelli d'Italia dimostra di non fare chiacchiere visto che il presidente della Regione Marche, il nostro Francesco Acquaroli per primo in Italia ha introdotto l'utilizzo degli impianti di areazione nelle scuole. E' la conferma del buon governo di Fratelli d'Italia, della qualità della sua classe dirigente e adesso ci auguriamo che il governo, a differenza di quanto fatto finora, estenda il 'metodo Acquaroli' a livello nazionale grazie a depuratori d'aria e impianti di ventilazione meccanica installati nelle scuole".

Lo dichiara la senatrice di Fratelli d'Italia, Tiziana Drago.

 

Parliamo di voto a Montegranaro. Ora e mai più.

 

Quindi si vota il 3 ottobre, per rinnovare il Consiglio Comunale e la giunta che amministrerà Montegranaro nei prossimi anni (se non si ammazzano prima), 5 anni, dopo che l'ultima coalizione è esplosa non reggendo la pressione di quella cattiveria che ha disseminato per il paese per sette interminabili anni disintegrandone quel poco che c'era di coesione sociale. Potrete scegliere tra le seguenti opzioni:

- l'ex peggior Sindaco della storia;

- l'ex vice dell'ex peggior Sindaco della storia e relativa squadra;

- l'ex Presidente del Consiglio Comunale, poi pentito;

- l'ex assessore al commercio, poi anche lui pentito, nonché uno dei tecnici di fiducia del suddetto peggior Sindaco.

Dicevo potete scegliere, voi, tra l'altro in un ampia rosa di novità per una ventata fresca di innovazione, perché io purtroppo, per la prima volta in vita mia, non esprimerò il mio voto. Per la prima volta in vita mia non mi tapperò naso, orecchie, occhi e altri orifizi che preferisco non nominare in quanto, meschinello, proprio quel giorno ho un impegno improcrastinabile. A dire il vero, avendo saputo da indiscrezioni che si sarebbe votato il 10, avevo già preso un impegno improcrastinabile proprio per quel giorno, ma fortunatamente sono riuscito a spostarlo alla settimana prima. Per cui, ahimè, non sarò dei vostri. Comunque, buon voto a tutti.


Luca Craia 

lunedì 2 agosto 2021

Arkeo compie 10 anni. Tanti auguri a noi.

 

E siamo ancora qua, e già. Parafrasando Vasco Rossi, auguro un buon anniversario alla mia associazione,  Arkeo. Un anniversario importante, perché quest'anno Arkeo compie 10 anni. Sono stati lunghissimi, questi 10 anni. Abbiamo fatto tante cose, sono successe tante cose, sono cambiate tante cose ma quello che conta è che, nonostante tutto, siamo ancora qua, a fare quelle cose per cui ci siamo impegnati 10 anni fa. 
Dal canto mio, sono molto soddisfatto di quello che questa associazione ha realizzato, credo che siamo stati importanti per lo sviluppo culturale e turistico del territorio, e anche per la riscoperta delle nostre radici, la tutela e il recupero dei nostri tesori. Francamente sono molto stanco e penso sia ora di fermarsi un po'. Ma l'associazione è forte e andrà avanti, continuando a prendersi cura del nostro patrimonio culturale. Buon compleanno Arkeo, buon compleanno Arkeotipi!

Luca Craia 

domenica 1 agosto 2021

La lettera integrale della famiglia del dottor De Donno

 


Pubblico il testo integrale della lettera pubblicata, sotto forma di post Facebook, dalla famiglia di Giuseppe De Donno, sperando che qualcuno la legga e rinsavisca.


IL SILENZIO È LA MIGLIOR CURA


Giuseppe De Donno era un medico che amava la sua professione fino in fondo e che non ha mai rinnegato la scienza. 

Un medico stimato ed apprezzato per aver dato tutto sé stesso per il bene della comunità. 

Ma Giuseppe non era solo medico, prima di tutto era uomo, figlio, padre, marito, fratello, zio, nipote, cugino e amico, con anche una vita privata lontana dai riflettori, che nell’ultimo periodo hanno preso il sopravvento. 

Era una persona gentile, con una parola di conforto al momento giusto in ogni occasione per ognuno di noi, che amava la sua famiglia in maniera incondizionata, ed era amato… altroché se era amato! 

Chi lo conosce realmente sa che nulla di ciò che in questi tristi giorni stiamo leggendo su web, social, quotidiani e striscioni appesi per la città lo rappresentano. 

In questo drammatico momento il silenzio sarebbe la forma più grande di rispetto e di amore per lui e tutti i suoi cari. 

Vi ringraziamo per tutto l’amore che viene dimostrato, ma ci sono situazioni private che non possono e non devono essere strumentalizzate.


TUTTI I SUOI CARI

Una nuova Madonnina per il Quartiere 167


Non è rimasta vuota a lungo l'icona di vetro che conteneva la Madonnina del Quartiere 167 di Monte Urano.  Ci ha pensato Stefania, una residente che aveva in casa un'altra scultura della Vergine e l'ha portata al Parroco, don Gigi Mancini. Così ora c'è una nuova statua a vegliare sul quartiere, ma don Gigi non dispera e lancia un ultimo appello ai ladri: "Vi prego signori ladri di riportarla e lasciarla in chiesa a San Michele prima che le indagini vengano a a bussare in casa vostra". E in effetti le indagini sono a buon punto e il cerchio si sta stringendo intorno agli autori di questo stupido atto criminale.

Luca Craia 

sabato 31 luglio 2021

Rubata la Madonnina del Quartiere 167 di Monte Urano. Don Luigi: “la Madonna perdoni il loro gesto sacrilego”


C’era una Madonnina, una piccola scultura, posta in un’edicola nel quartiere 167 di Monte Urano. La scorsa notte qualcuno ha aperto uno degli sportelli e se l’è portata via. Non si sa per farne cosa: non è un pezzo di valore, non è una scultura antica, è solo un’immagine devozionale a cui gli abitanti del quartiere e monti Monturanesi sono devoti e affezionati.

Don Gigi Mancini, il parroco, è sgomento: “Quando viene meno il rispetto verso la Mamma in una famiglia o in un quartiere, permettiamo al maligno di eliminare Colei che notte e giorno sorveglia per il bene dei suoi figli”. Anche i residenti non si capacitano, tra rabbia e incredulità: “nessun furto cancellerà l'Amore della nostra gente per la Vergine Maria” dice Leonardo; “sicuramente un gesto da deficienti” dice più terrena Patrizia.

Il gesto è sicuramente inspiegabile. Forse si tratta di una goliardata, magari è il frutto di una nottata di eccessi e la statua sarà ritrovata nei prossimi giorni. Don Luigi ci spera e lancia un appello: “ome cristiani ci rivolgiamo a coloro che hanno perpetrato questo scempio assicurando loro il nostro perdono, una preghiera per loro perché la Madonna perdoni il loro gesto sacrilego, li aiuti a trovare la pace del cuore e li spinga a riportare la statua prima possibile perché Maria continui a vigilare sulle nostre famiglie ed ad assistere bambini giovani vecchi e malati... e la benedizione di Dio scenda su tutto il Quartiere ...Padre Figlio e Spirito Santo. Amen”.

 

Luca Craia