Non ha potuto presenziare all’inaugurazione per altri impegni, ma ha contribuito in maniera decisiva al suo restauro. Johnny Greenwood, polistrumentista e virtuoso chitarrista dei Radiohead, è davvero innamoratissimo delle Marche, ci si è di fatto stabilito, anche se con molta discrezione, e dimostra il suo amore per questa terra in maniera concreta, contribuendo fattivamente al recupero di beni culturali compliti dal terremoto.
È di questi giorni la notizia della prossima inaugurazione dell’organo di Amandola, finanziato appunto da Greenwood, ma non di meno importanza è il contributo dato dal musicista a quello della chiesa di San Martino, a Monte San Martino, la chiesa dei Crivelli, per capirsi. Il restauro dell’antico organo, un Fedeli del ‘700 a una tastiera era un sogno di Pierpaolo Bottoni, anima della Proloco locale, ma aveva serie difficoltà a reperire gli ingenti fondi necessari. Ed è stato proprio Johnni Greenwood, andato in maniera molto discreta ad ammirare i magnifici Crivelli contenuti nella chiesina, a dare mondo all’appassionato di coronare il suo sogno.
Ora l’organo è perfettamente funzionante, io stesso ho avuto il privilegio di provarlo tra i primissimi e ha un suono meraviglioso e armonioso, una gioia per le orecchie e, ovviamente, per tutti i cittadini di Monte San Martino. È ammirevole l’opera che sta compiendo Greenwood nelle Marche, sua terra di adozione. E chissà che qualche illuminato imprenditore locale non prenda esempio da questo Inglese innamorato della nostra terra e cominci a dare contributi per la sua valorizzazione. Speriamo.
Luca Craia