Soltanto ieri i Giovani Democratici di Montegranaro lamentavano la perpetua ripetizione degli stessi personaggi nella vita politica cittadina, e oggi arriva l’ufficiale terza candidatura di Ediana Mancini a Sindaco. Una candidatura che dovrebbe completare il quadro delle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre in contrapposizione a quella già nota del suo ex vice, Endrio Ubaldi, tornato all’ovile del centro-destra dopo anni di scontri anche cruenti.
Scongiurato quindi il rischio di una competizione elettorale a un solo candidato, a meno che non si verifichino irregolarità nella presentazione delle liste, ora rimane il mistero sui componenti delle stesse. Ubaldi lo svelerà sabato pomeriggio; della Mancini ancora non si sa. Non è cosa da poco scoprire chi c’è in lista: per quanto riguarda Ubaldi, l’elenco dei candidati chiarirà se ci sia una discontinuità col passato oppure se saremo di fronte a una riproposizione degli stessi personaggi che hanno collaborato per anni con quello che ora è il loro avversario, ossia la Mancini. Scopriremo anche il peso in coalizione di ogni componente, perché lo schieramento di centro destra, per quanto possa essere coeso, sempre poliedrico rimane, ed è importante capire il peso dei “gastoniani” al suo interno.
Per quanto riguarda invece la Mancini, la curiosità riguarda direttamente chi siano i personaggi, in quanto sono circolate fino a ieri voci che volevano la coalizione targata prettamente PD in difficoltà per mettere insieme tutti i candidati. Vedremo anche se c’è la cospicua presenza di giovani, come richiesto dagli stessi della sezione giovanile, e il loro rapporto con gli “anziani” del partito.
Una piccola considerazione sui giovani, che scalpitano ogni 5 anni alle elezioni per poi scomparire: in politica non si entra solo per la porta principale della candidatura. Sarebbe buona cosa guadagnarsi credito e stima sul campo, lavorando nei tanti settori sociali del paese. Un paese che ha grande bisogno di impegno ma che ne vede ben poco. Ricordiamo che il fatto di essere giovani non è una qualità, ma solo una condizione anagrafica, per di più molto transitoria.
Luca Craia