sabato 23 ottobre 2021

Triste polemica sull’iniziativa di oggi. Si presagisce un’opposizione tutt’altro che costruttiva.


Il giusto riconoscimento dei meriti è correttamente esigibile, ma nella stessa misura va applicato da chi lo esige. Per esempio, potrei citare il mio caso personale, non avendo mai ricevuto dalla passata Amministrazione Comunale alcun riconoscimento nonostante credo di aver preso qualche iniziativa volta al bene collettivo. Eppure, sono gli stessi rappresentanti della stessa amministrazione, ora passati all’opposizione, a esigere riconoscimenti anche in contesti in cui tali riconoscimenti sarebbero stati quanto meno curiosi.

La polemica imbastita stamattina su diversi spazi social e finita addirittura sulla pagina Facebook ufficiale dell'opposizione a proposito di una bella iniziativa come la manifestazione ”Educational Tour Noi Marche Bikelife”, della quale il Comune di Montegranaro è uno dei promotori, mi è sembrata sterile e fuori luogo. L’opposizione montegranarese avrebbe voluto sentire il Sindaco Ubaldi ringraziare l’ex Consigliere Comunale, Maria Ercolani, per aver organizzato l’evento, il che sarebbe anche stato cosa giusta se ci fossero stati dei ringraziamenti. Invece Ubaldi non ha fatto alcun discorso ufficiale né ha pronunciato alcun riconoscimento, limitandosi a citare in maniera del tutto informale l’allora Assessore Puggioni come fautore dell’iniziativa.

La cosa è vera e incontestabile: la collaborazione tra il Comune di Montegranaro e Noi Marche, partita da un’idea  dell’ex assessore della Giunta Gismondi, Salvatore La Porta, è proseguita nel corso della scorsa consiliatura proprio per volontà dell’ex assessore Puggioni, che ne ha seguito gli sviluppi anche se le deleghe specifiche per il settore del cicloturismo furono stranamente assegnate dal Sindaco al suddetto Consigliere Ercolani che, appunto, ha portato avanti l’organizzazione dell’evento concluso oggi, sempre però facendo riferimento all’assessore di competenza. Niente di strano, quindi, che Ubaldi abbia citato la Puggioni ma, non avendo fatto celebrazioni, non si capisce come avrebbe potuto nominare in qualche modo la signora Ercolani, alla quale credo nessuno abbia intenzione di negare i meriti.

Purtroppo, però, si è deciso di innescare la polemica e in questo modo si sono ottenuti diversi effetti negativi. Il primo è che si è dimostrato lo scollamento all’interno della maggioranza, con due personalità sostanzialmente in contrasto sullo stesso settore, quello scollamento che denunciarono i dimissionari di Natale e che ora si mostra in maniera evidente. Il secondo è la reiterazione di comportamenti divisivi anche dai banchi dell’opposizione, e questa è la cosa più grave. Montegranaro ha bisogno di un’operazione di pacificazione. In questo modo si va nella direzione opposta, e si fa presagire un’opposizione tutt’altro che costruttiva.

In quanto ai riconoscimenti, credo che facciano piacere a chi si adopera per il bene collettivo, ma che non siano il motivo perché ci si impegna e si fanno le cose. Se così non fosse, lo spendersi per il proprio paese diventerebbe cosa ben triste.

 

Luca Craia

Arrivano i cicloturisti a Montegranaro e Gismondi va con loro


Simpatico siparietto stamattina in piazza Mazzini a Montegranaro, dove ha fatto tappa la carovana di cicloturisti partiti da Civitanova Marche e diretti a Grottazzolina per l’iniziativa di Noi Marche “Educational Tour Noi Marche BikeLife”. All’arrivo davanti al Municipio, dove erano in attesa il Sindaco Ubaldi, il Vicesindaco Marinozzi, gli assessori Melchiorri e Beverati, il Presidente del Consiglio Comunale in pectore Venanzi, il Consigliere Puggioni e l’Onorevole Lucentini, il Sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica,  ha lasciato il testimone e la bici all’assessore Gismondi che, ricordiamolo, è il nipote del grande atleta montegranarese, gregario di Fausto Coppi e vicecampione del mondo, Michele Gismondi.


Iniziativa simpatica che aiuta a tenere accesi i riflettori su un settore che finalmente la politica sembra aver compreso nella sua importanza strategica per il futuro economico del territorio. Lo scambio di bicicletta tra Ciarapica e Gismondi potrebbe essere molto rappresentativo rispetto la strada da seguire, per la quale queste iniziative sono senz’altro importanti ma che richiede un progetto articolato, complesso e condiviso.

 

Luca Craia

 

Un altro mega centro commerciale ad ammazzare i centri storici e il tessuto sociale.


Ci sono 6 milioni di Euro di oneri di urbanizzazione, e questo spiega perché sono tutti contenti del progetto di realizzazione di un altro centro commerciale a Piediripa. Con sei milioni ci fai un sacco di roba, più che altro inutile, ma ti ci assicuri o quasi la vittoria alle prossime elezioni, e questo è quello che vedono i politici. Non vedono mica che così facendo finiscono di ammazzare Macerata, Corridonia e un altro mucchietto di paesi che già sono moribondi. Poi si interrogano su come salvare i centri storici, ma distruggono i piccoli commercianti e, di conseguenza, la linfa vitale stessa dei cuori dei paesi lasciando che prosperi l’economia legata alla grande distribuzione che fa chiudere il commercio tradizionale e spopola i suddetti centri storici, innescando una spirale di degrado che non si ferma con le solite iniziative tampone.

La politica non ha una visione del futuro, vive in perenne campagna elettorale e non ha alcun interesse nell’investimento per l’avvenire perché l’avvenire non lo vede per niente. Servirebbero leggi per la salvaguardia del commercio tradizionale, leggi che limitino lo strapotere dell’online e blocchino finalmente le nuove costruzioni di questi mostri di cemento armato ripieni di musichette e colori ipnotizzanti. Ma per legiferare in questo senso occorre un progetto, una visione, un’idea di cosa fare e quest’idea non ce l’hanno, né a Macerata, né ad Ancona, né a Roma. E manco a Bruxelles, se è per questo.

Cos lasciano che nasca un altro mostro che si mangerà i pochi negozi superstiti, spopolerà ulteriormente i centri storici, degraderà ancora di più le città lasciandole in preda ai delinquenti e ai balordi. Massacrerà il mercato immobiliare, creerà quelle situazioni che poi, per risolverle, toccherà invocare emergenze e misure conseguenziali. E questo tipo di incapacità di pensiero non ha bandiera politica, accomuna tutti. È per questo che non si vede via d’uscita.

 

Luca Craia

 

venerdì 22 ottobre 2021

#nessunotocchibarbero. Avete rotto l'anima.

 

Io la penso esattamente come Alessandro Barbero, circa la differenza nell'affermazione sociale tra maschio e femmina. Se volete mi spiego meglio, ma ha già spiegato piuttosto bene lui. Ma non è questo il punto. Il punto è che c'è chi, in disaccordo con le affermazioni dello storico, ne vorrebbe la morte civile e magari la damnatio memoriae. E questo è inaccettabile. Ve lo dico in due parole, anzi tre, perché è inaccettabile: avete rotto l'anima. Avete rotto l'anima col politicamente corretto, laddove cosa sia corretto lo stabilite voi, censori moralisti investiti di superiorità morale dal vostro deretano spalmato sulle sedute dei vostri costosissimi salotti radical, ben distanti dalla realtà e dallo sputamento di sangue che la gente comune deve applicare ogni giorno per campare. Avete rotto l'anima coi vostri asterischi, con le vostre fluidità di genere, col vostro femminismo di cartapesta tra un tiro di coca e uno di spinello, mentre la gente tira al massimo a campare. Avete rotto l'anima, voi grandi sacerdoti integralisti talebani  di un credo che non credete manco voi, ipocriti finti buonisti che piangete al comando e pagate a nero la filippina con quattro spicci, per poi gridare allo scandalo perché uno storico ben più preparato della vostra misera cultura ideologica vi racconta come stanno le cose nel mondo che voi vorreste dirigere senza nemmeno sentire la puzza della merda in cui lo spingete sempre più in basso. Avete rotto l'anima. Guai a voi se toccate Barbero. 

Luca Craia