mercoledì 27 ottobre 2021

Festa dei figli. Una mozione del Capogruppo Lega Antonella Andreoli

Comunicato integrale

 

Nella Prima Commissione del Comune di Ancona tenutasi il 26 ottobre è stata discussa e votata la mozione a firma della Consigliera Capogruppo Lega  Antonella Andreoli avente ad oggetto l'Istituzione della Festa dei Figli  nel giorno 15 giugno di ogni anno e la promozione nel territorio comunale, anche in occasione di detta data, di iniziative volte a alla valorizzazione del ruolo e dei diritti dei figli anche attraverso la partecipazione ed il coinvolgimento di Associazioni, nonché la diffusione nelle scuole pubbliche e private, di tematiche relative al ruolo e ai diritti dei figli.

La mozione ha avuto i voti favorevoli del Consigliere Massimo Mandarano Capogruppo di IV, della Consigliera Maria Grazia De Angelis di FDI, della Consigliera  Lorella Schiavoni dei 5S ma i voti contrari della Capogruppo del PD Susanna Dini, dei Consiglieri del PD Claudio Freddara e Mario Barca, nonchè del Consigliere Francesco Rubini di AIC

Nelle premesse del documento si poneva l' accento sulla necessità di valorizzare la figura dei figli nella società così come ribadito della Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza che nel 2018 ha realizzato la Carta dei diritti dei figli prendendo spunto ed ispirazione nella Convenzione di New York del 1989 sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la quale sottolinea, fin dal preambolo, l’importanza della famiglia nella vita di ogni bambino e adolescente, quale «unità fondamentale della società e di un ambiente naturale per la crescita e il benessere di tutti i suoi membri e in particolare dei fanciulli». In detta Carta i diritti del minore vengono riconosciuti nella sua qualità di figlio: il diritto di preservare le relazioni familiari, il diritto di non essere separato dai genitori e di mantenere rapporti regolari e frequenti con ciascuno di essi, anche se risiedono in Stati diversi, il diritto di esprimere liberamente la propria opinione nelle questioni che lo riguardano e di essere ascoltato in ogni procedura giudiziaria o amministrativa.

La stessa Costituzione italiana negli artt. 29, 30, 31 si occupa dei figli e della famiglia, garantendo diritti e tutele anche ai figli nati fuori dal matrimonio.

Detta festa, oltre ad essere molto gradita dalle famiglie e dai cittadini in quanto tutti potranno festeggiarla, poiché si può non essere genitori o nonni ma tutti siamo senz'altro figli, potrà essere altresì l'occasione per ribadire i diritti fondamentali dei minori nonché l’importanza ed il ruolo dei figli, sia all’interno della famiglia sia della società.

Prendiamo atto dell’inspiegabile voto contrario dei componenti della maggioranza e di AIC presenti in Commissione che evidentemente hanno interpretato come una questione ideologica persino l’istituzione di una festa, auspicando che la mozione veda invece l’approvazione in Consiglio Comunale dove saranno chiamati a votare tutti i Consiglieri.

 

Cons. Antonella Andreoli – Lega Ancona per Salvini Premier

Simona Lupini (M5S): “RSA, sicurezza e interventi di riabilitazione devono andare di pari passo”


L’allarme della consigliera regionale sul blocco degli interventi riabilitativi agli anziani

 

Comunicato integrale

 

Due focolai COVID nelle RSA, a Porto San Giorgio e a Rosora, dove la situazione è particolarmente grave, riaprono il dibattito sulla sicurezza delle residenze per anziani, un puzzle complicato che investe ristori economici per i mancati ingressi, visite dei parenti e anche gli interventi riabilitativi e le attività di socializzazione, sospese ormai dall’inizio dell’emergenza.

Sul tema, è tornata nella seduta di oggi del Consiglio Regionale delle Marche Simona Lupini, consigliera del gruppo Movimento 5 Stelle, con un’interrogazione: “La situazione dei casi COVID nelle RSA è preoccupante, sappiamo che la protezione anticorpale dopo un certo periodo scende, soprattutto in persone con il sistema immunitario più debole, come i grandi anziani. Non si può derogare alle misure di sicurezza, e bisogna spingere rapidamente verso le terze dosi. Non possiamo però trascurare che gli interventi di riabilitazione e di socializzazione, che sono stati sospesi in praticamente tutte le strutture, sono parte del percorso terapeutico degli anziani.

Una situazione che rischia di pregiudicare la tenuta psicofisica dei pazienti delle RSA, e che mette in pericolo numerosi posti di lavoro qualificati: “Per gli anziani, sarebbe un grave pregiudizio continuare a essere tagliati fuori da queste terapie.

Inoltre, tante RSA non hanno rinnovato i contratti delle professioniste e dei professionisti coinvolti in queste attività, sia per l’incertezza della situazione epidemiologica sia per problemi di bilancio, che mettono a repentaglio la stabilità di tante strutture.

La strada è stretta, ma alla Regione chiediamo di impegnarsi per garantire che sicurezza dei pazienti e interventi di riabilitazione vadano di pari passo.

Il giorno dopo


Non ho parlato del terremoto ieri, quando ricorreva il quinto anniversario delle prime due delle tre grosse scosse che hanno distrutto l’alta Valnerina. Non ne ho parlato perché ne volevo parlare il giorno dopo. E il giorno dopo, ossia oggi, parlo del giorno dopo, che è ieri, oggi e domani. Parlo di quel giorno dopo infinito che è cominciato il 27 ottobre 2016 e che non è mai finito e probabilmente mai finirà. È un giorno dopo fatto di immense cazzate, raccontate a favore di telecamera, fotografate e stampate su libri inutili scritti da semianalfabeti e finanziati dagli amici degli amici, di infinite passerelle di politici e politicanti, di promesse e blablablà fratelli, di approfittatori che ci hanno visto lungo e con la tragedia si sono fatti un futuro, di opportunisti in cerca di visibilità, di geometri, geologi, nullafacenti che finalmente hanno trovato qualcosa da fare nella vita. Ma soprattutto, un giorno dopo fatto di gente che si è tagliata le gambe da sola, che si è lasciata sola da sola, che si è fatta dimenticare perché stava scritto così.

Il giorno dopo in tanti si sono rimboccati le maniche per fare qualcosa, ognuno mettendo a disposizione il proprio talento, le proprie capacità, le proprie braccia o la propria testa. E ad alcuni era sembrato chiaro fin da subito che c’era un disegno, che c’era prima del terremoto e che il terremoto era stato una fortunatissima coincidenza per accelerare tutto. Si volevano spopolare le montagne, ci si è riusciti, con l’aiuto dei montanari. E anche questo era parte del progetto. Perché, vedete, chi progetta queste cose sa benissimo come si comporta la gente, come si muove, come reagisce; sa anche come farla comportare come vuole, la gente, sa come farla muovere, come farla reagire. E così, alla fine, è stata la gente, quella del “non vi lasceremo soli”, a decidere di stare sola, a lasciarsi sola da sola.

Lo ha fatto coi campanilismi esasperati, con il chiudersi a riccio, col vedere chiunque cercasse di svegliargli la marmotta come un nemico, come uno di fuori, come uno che cazzo ne sai tu che vivi a 100 chilometri. Lo ha fatto facendosi abbindolare dalla politica, rientrando nei ranghi delle tifoserie, chi di qua chi di là. Lo ha fatto fidandosi dei profeti lacrimosi senza soluzioni, del volemosebbene, di chi li invitava a lottare ma prima di tutto contro gli altri terremotati che a loro volta venivano invitati a lottare ma prima di tutto contro gli altri terremotati.

Ed eccolo qua il giorno dopo: sta ancora tutti così. A Visso costruiranno “un nuovo centro storico” fuori dal centro storico. Quello vero, di centro storico, sta ancora transennato, non si può entrare. A Castelluccio c’è la collina calva dove un tempo c’era il paese. Sono passati gli anni, un sacco di gente se ne è andata altrove, sulla costa, ha trovato di che vivere lì e ora non torna più. Missione compiuta per chi voleva spopolare, almeno la fase uno. La fase due sarà un po’ più lunga, a meno che non verranno nuovo cataclismi, ma alla fine libereranno le montagne dai montanari, potranno fare dell’acqua dei montanari quello che vogliono, potranno costruire quello che gli pare, tanto non ci sarà più nessuno a controllare, a dirgli di fermarsi. Eccolo il giorno dopo. C’era poco da celebrare, ieri.

 

Luca Craia

 

martedì 26 ottobre 2021

Porto Recanati. Leonardi (FDI): “Lavoriamo per progetto esecutivo tratto nord, Scossicci, per poter intercettare le risorse idonee in tempi celeri”


Comunicato integrale

 

“L’erosione costiera rappresenta una problematica importante anche per il maceratese. Abbiamo conseguito un risultato importante per il tratto sud di Porto Recanati grazie al lavoro di squadra con la Regione Marche, dopo lunghi anni di attesa. Sono soddisfatta visto tutto l’impegno profuso in questo periodo. Ora serve un’accelerazione anche per quel che riguarda Località Scossicci, il tratto nord”. Questo il commento del consigliere di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Elena Leonardi, nonché cittadina di Porto Recanati, in merito al posizionamento di scogliere per ridurre al minimo il fenomeno.

“Voglio ringraziare l'assessore Stefano Aguzzi per l’attenzione che sta dedicato al fenomeno dell’erosione costiera. Su mio impulso, aveva raccolto l’invito, una volta insediatosi nella Giunta Acquaroli, a effettuare un sopralluogo a Porto Recanati nel novembre dello scorso anno. Siamo partiti dall'intervento di realizzazione delle scogliere emerse sul tratto sud del nostro litorale: i lavori erano sospesi dal marzo 2020 per esaurimento dei fondi. Siamo riusciti, in poco tempo, a portare a compimento l’opera con un lavoro di equipe che ha visto lavorare insieme i tecnici regionali ed i partner RFI e Provveditorato alle Opere Pubbliche per terminare un intervento così importante per il nostro litorale. Adesso, occorre mettere in sicurezza il tratto nord, a Scossicci, che è più in sofferenza, così come ho rimarcato all’Assessore. Basti ricordare come nel corso delle ultime stagioni invernali, la furia del mare era arrivata a lambire la strada provinciale facendo crollare anche un tratto di marciapiede. Per proteggere Scossicci servono risorse importanti. Nel Piano di difesa delle aree costiere approvato lo scorso anno dalla Regione si prevede un costo di circa 20 milioni di euro, per questo il progetto è stato inserito fra quelli che potrebbero trovare copertura con le risorse del PNRR o, in subordine, trovare copertura nell’ambito della programmazione dei Fondi europei del prossimo settennato con le risorse assegnate alle Marche. Ma per poter imprimere un colpo di acceleratore necessario, occorre che si arrivi in tempi celeri a redigere un progetto esecutivo. Come sempre - conclude la consigliera portorecanatese di Fratelli d’Italia, Elena Leonardi – ribadisco il mio impegno a farmi portavoce delle istanze degli addetti ai lavori e del Comune di Porto Recanati al fine di raccordarmi con l’assessore Aguzzi e l’intero Esecutivo regionale affinché si riesca a predisporre, quanto prima possibile, un progetto preliminare di difesa della costa, che rappresenti il primo passo per poter intercettare la migliore fonte di finanziamento per risolvere questa annosa problematica”.

 

Elena Leonardi

Consigliera FdI Regione Marche – Presidente IV Commissione consiliare