mercoledì 3 novembre 2021

Ubaldi annulla il divieto del gioco del pallone davanti alle chiese. I ragazzi hanno diritto di giocare, purché con rispetto ed educazione.

 

Aveva fatto scalpore il divieto di giocare a pallone posto negli spazi antistanti le chiese di Montegranaro. Nel gruppo Montegranaro Social ne era scaturita una corposa discussione tra pro e contro, con una grande maggioranza di “contro” che si dicevano, come me del resto, preoccupati per il fatto che ai ragazzini di Montegranaro non veniva concesso nemmeno lo spazio per giocare liberamente, fermi restando sempre educazione e rispetto. Educazione e rispetto che non si possono certo inculcare con dei cartelli di divieto, ma che spetta al ruolo educativo delle famiglie insegnare ai figli.

Il nuovo Sindaco di Montegranaro ha recepito questo modo di vedere e, già il 28 ottobre scorso, ha emesso una nuova ordinanza che andava ad sostituire la precedente, annullando quindi i divieti. Il Sindaco ha considerato, si legge nell’ordinanza, che “nei piazzali antistanti le chiese cittadine, in sinergia con un’azione di controllo da parte del personale di vigilanza, sono installate telecamere di sorveglianza perfettamente in grado di monitorare eventuali atti vandalici o danneggiamenti derivanti dal gioco del pallone”.

Un atto inutile, quindi, quello di vietare il gioco, che è stato giustamente annullato. Resta l’amarezza per i nostri ragazzi che, in effetti, hanno ben pochi spazi dove sfogarsi e giocare liberamente in modo non organizzato. Ora toccherà all’Amministrazione Comunale fare in modo che alcune zone, ora difficili da frequentare per i giovani anche per le pericolose frequentazioni, tornino nella disponibilità della comunità e quindi a essere luoghi di svago e gioco per i nostri giovanissimi concittadini. Si sta cominciando dal Campo dei Tigli, ma intanto si è stabilito che i ragazzi hanno pieno diritto a giocare, purché siano rispettosi ed educati.

 

Luca Craia

 

Domenica 7 Montegranaro torna viva e pulsante. Un bel fermento cominciato al suono delle campane.


Sarà una domenica molto intensa a Montegranaro, una di quelle giornate che fanno vivere il centro del paese come ci auguriamo (vogliamo) che sia tutte le domeniche, tutti i giorni. Per domenica 7 ci sono un sacco di eventi che andranno ad animare e a rianimare un centro storico che siamo abituati a vedere in uno stato quasi vegetativo, incosciente, comatoso. Ma ci sono uomini di buona volontà, a Montegranaro, e domenica sarà una giornata di grande fermento, un fermento che sembra stia partendo e che speriamo non si arresti, un fermento che, come auspicio di buona sorte, è stato salutato qualche settimana fa dal rintocco delle campane di San Francesco che tornavano a suonare dopo un silenzio lunghissimo. Un auspicio, dicevo, che ora tocca a noi, uomini di buona volontà, rendere reale e concreto.

Domenica, dicevo, al mattino ci saranno le celebrazioni della Giornata delle Forze Armate, il giusto tributo che Montegranaro dà ai suoi figli martiri per la Patria nei giorni in cui si ricordano i cari defunti. Le celebrazioni prenderanno il via alle 9.15 con l’adunata delle Associazioni di ex combattenti, dei rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e degli alunni delle nostre scuole, in piazza Mazzini. Seguirà la Santa Messa nella chiesa di San Serafino per concludere di nuovo in piazza per l’alzabandiera e la deposizione di una corona di fiori presso il monumento ai Caduti. Il tutto sarà accompagnato dalla musica della Banda “Omero Ruggieri”.

Nel pomeriggio ci sarà festa: alle 14.30 parte la castagnata “San Martino, dono castache e vino”, organizzata da Avis, Admo e Aido con la collaborazione della Croce Gialla, Il Labirinto, l’Agesci, il Movimento dei Focolari, la Caritas, l’Oratorio I Care e il Centro Sociale Anziani Giovanni Conti. Ci saranno, oltre alle castagne, ai dolci e al vino a volontà, i  giochi di una volta per diverrtirsi insieme. Alle 15, da piazza San Serafino, parte invece il tour “I tesori di Montegranaro”, organizzato da Arkeo  per andare alla scoperta delle bellezze più o meno nascoste di Montegranaro. Una giornata vivacissima, quindi, che si spera sia una delle tante che riporteranno il centro di Montegranaro a essere vivo e pulsante.

 

Luca Craia

I tesori di Montegranaro: il busto di Mazzini, bozza del monumento dell’Aventino.

Foto 1

Il busto di Giuseppe Mazzini posto nei giardinetti dell'omonima piazza (foto 1) è opera dello scultore ed ex deputato del Regno d’Italia Ettore Ferrari ed è una bozza del monumento a Mazzini presente a Roma sull'Aventino. Il bozzetto è databile intorno all’anno 1905. Fu portata a Montegranaro dall’allora Deputato montegranarese e poi Senatore e padre costituente (vicepresidente dell'Assemblea Costituente) Giovanni Conti, collocandola dove è ora. 

Foto 2



Foto 3

Durante l'epoca fascista fu spostata nei giardini (ora scomparsi) che esistevano dove oggi c'è l'ex ufficio postale (Buffetti), per poi tornare al suo posto a guerra finita. La leggenda narra che i Repubblicani montegranaresi nascosero al suo interno, in epoca fascista, documenti segreti e non si sa se gli stessi siano mai stati recuperati. Un busto molto simile (foto 3) è posto nel corridoio dei busti di Montecitorio e si narra che il busto montegranarese fosse destinato a quella collocazione, ma poi scartato per alcuni vizi della qualità del marmo (grazie all’onorevole Lucentini per la foto).


 Luca Craia