martedì 9 novembre 2021

Altro brutto incidente sulla Mezzina, all’incrocio per Montegranaro. Nessuna vittima, possiamo lasciare tutto così.

Vi ricordate, tre anni fa, quando crollò il ponte Morandi a Genova, che improvvisamente tutti i ponti d’Italia erano diventati pericolosi? Come d’incanto, giornali, televisioni, social e tutta la comunicazione di massa si accorse che in Italia c’era un problema sulla manutenzione ordinaria delle infrastrutture. E, udite udite, questa cosa causava addirittura dei morti! E già, perché se crolla un ponte mentre ci passano le auto sopra, può anche capitare che dentro quelle auto ci siano delle persone; e, magari, schiantandosi di sotto da qualche decina di metri, potrebbe succedere di farsi male, a volte anche parecchio.

Ma l’ordinaria manutenzione che non c’è non riguarda solo i ponti che cadono, riguarda tutte le infrastrutture. Se, per esempio, su una strada l’asfalto è pieno di buche, potrebbe capitare che un incauto automobilista abbia l’idea di metterci una ruota dentro e perdere il controllo della propria macchina, magari andando di sotto, contro un albero o contro un’altra macchina, dove magari potrebbe capitare che ci siano altre persone dentro, hai visto mai.

La stessa manutenzione che non c’è riguarda l’adeguamento delle strade; perché le strade, se oggi vanno bene, potrebbe succedere che tra venti o trent’anni non lo vadano più, perchè aumenta il traffico, perché cambiano le condizioni d’uso. Così, per esempio, se negli anni ’80 un incrocio a raso su una strada a grande percorrenza poteva andare bene, oggi potrebbe causare un sacco di incidenti e pure qualche morto. Anche quella è mancanza di manutenzione.

Il ponte Morandi è caduto tre anni fa e, cadendo, ha ammazzato 43 persone. Nel frattempo i ponti continuano a cadere, per esempio è caduto un parapetto di un ponte a Randazzo il 21 ottobre scorso, oppure un ponte è venuto giù a La Spezia il 12 maggio scorso. I ponti continua a crollare, non è che dopo il crollo di Genova qualcuno ha fatto qualcosa, è rimasto tutto così: si è placata l’opinione pubblica, si è dimenticata della rabbia e della preoccupazione, ma i pericoli stanno ancora tutti lì.

Sulla Mezzina, in provincia di Fermo, ogni tanto ci scappa il morto. Ogni volta salgono le polemiche, la gente si arrabbia, la politica nicchia, spesso fa finta di nulla, si affida alla suddetta memoria corta e, infatti, la gente dopo un po’ si scorda e si placa. L’ultimo incidente mortale risale a pochi mesi fa. Io stesso mi sono fatto promotore di una petizione per chiedere interventi di messa in sicurezza di quella strada a cui sostanzialmente non fa nulla nessuno da trent’anni. Quasi 700 firme, ma non ha risposto nessuno.

Ieri, sulla Mezzina, nello stesso incrocio in cui è morta una donna poche settimane fa, altre due auto si sono scontrate violentemente. Non si sono fatti troppo male, è andata benino. Ma poteva andare peggio. Fosse andata peggio, ora saremmo tutti in agitazione. Fortunatamente è andata bene e possiamo stare tranquilli. Anche alla Provincia di Fermo possono stare tranquilli, e continuare a lasciare tutto come sta, tra buche che ti tolgono la macchina dalle mani e incroci in cui farsi il Segno della Croce prima di passare. Tanto la memoria della gente è corta un bel po’.

 

Luca Craia

 

lunedì 8 novembre 2021

CS - Simona Lupini e Giovanni Endrizzi (M5S): "Nelle Marche no a passi indietro sulla salute"

 

Comunicato integrale

 

Con una proposta di legge presentata da poco, si rischia di disattivare la rete che aiuta a prevenire e a curare i disturbi da gioco d’azzardo, un grave dietro front nella lotta all’azzardopatia.

Nelle Marche dal 2017 è vietato collocare Slot Machines e analoghi apparecchi elettronici per il gioco d’azzardo, nelle vicinanze di scuole o luoghi per il prelievo di denaro (lo stipendio, la pensione) o vendere gli ori di famiglia. Perchè non devono stare vicino alle scuole?” Lo spiega il Senatore Giovanni Endrizzi, in prima linea a livello nazionale in tutela dei più deboli: “tra un terzo e la metà dei minorenni ha già iniziato ad azzardare e quanto più precoce è l’eta in cui si inizia, tanto maggiore è il rischio di dipendenza, e in forma più gravi e difficili da curare. Inoltre è stato dimostrato che i cosiddetti “compro Oro” non sono collocati casualmente, ma più frequentemente vicino ai luoghi dove si gioca d’azzardo; capite facilmente perchè”. 

Si tratta di una legge di protezione per i più deboli -prosegue la Consigliera Regionale Simona Lupini, già Assessora alle politiche sociali  e attiva nell’applicazione del regolamento anti-azzardo nel comune di Fabriano- Gli esercizi non in regola hanno avuto 4 anni di tempo per adeguarsi. Nella PdL 81, appare la proposta di un rinvio di ben tre anni, fino a novembre 2024, per queste misure che in altre regioni si sono dimostrate altamente efficaci: in Piemonte, la legge regionale aveva ridotto il numero delle persone che cadono nella trappola dell’azzardo e ridotto le perdite economiche.

Miliardi di euro sono rimasti nelle tasche delle famiglie, soprattutto le più povere, a vantaggio di altri consumi quotidiani, quindi anche dell’occupazione in altri settori

Il Movimento 5 Stelle non può accettarlo -riprende il Senatore Endrizzi- e contesta con decisione  una proposta che tradisce in un colpo solo due battaglie: quella contro l’azzardo e persino quella sull’autonomia, perché da un lato la Lega ne vorrebbe di più, dall’altro non si assume nemmeno le responsabilità che la Regione ha già verso la salute delle persone”.

E’ netta anche la consigliera Lupini, che è anche vicepresidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali: “Le Marche non possono accettare un’altra proroga rispetto a slot machine a un passo dalle scuole, o da un bancomat pronto a fornire contante da giocare. Quattro anni di tempo per l’adeguamento sono stati già tanti: altri 3 sarebbe inammissibile- continua la consigliera – ci sono famiglie in gravi difficoltà.

Comprendiamo le difficoltà dei gestori che hanno fortemente pagato il lockdown e le chiusure. Ma queste hanno colpito duramente tutte le imprese e le famiglie che si sono impoverite e la tutela della salute è prioritaria.

Alla Giunta e alla maggioranza chiedo, congiuntamente alla Capogruppo Marta Ruggeri, di rivalutare questa posizione e di promuovere in ogni modo le misure a contrasto dell’azzardopatia. Rimettiamo in sesto i servizi socio sanitari per la prevenzione e la presa in carico dei soggetti fragili.

Macerata. Leonardi (FDI): “Valorizzare i nostri meravigliosi Borghi, rilanciare il turismo e l’attrattività delle Marche”

Comunicato integrale

 

 Rivitalizzare e valorizzare il tessuto socio-culturale ed economico-produttivo dei borghi storici, che tanto caratterizzano la nostra regione, per assicurarne la vivibilità, l’attrattività e la sicurezza e per promuovere il turismo diffuso e sostenibile, in un contesto abitativo di pregio a contatto con le comunità residenti. Un’occasione importante per il maceratese che da sempre si caratterizza per le bellezze dei propri centri, vere bomboniere. Ma soprattutto per i centri feriti dal sisma del 2016. Potrà essere un’occasione ulteriore per il loro rilancio”. Questo il commento del consigliere di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Elena Leonardi, nonché presidente della IV Commissione consiliare Permanente, sulla Legge n. 48, a iniziativa della Giunta regionale delle Marche, “Sostegno alle iniziative integrate di riqualificazione e valorizzazione dei borghi e dei centri storici delle Marche e promozione e sviluppo del turismo diffuso e sostenibile”. Testo approvato nella seduta odierna del Consiglio regionale.

“Ringrazio il presidente Francesco Acquaroli e tutto l’Esecutivo, per questa Legge che valorizza i Borghi luogo della cultura, della tradizione enogastronomica e artigianale e che costituiscono un patrimonio unico, puntando sul turismo, sulle attività culturali, sulle realtà economiche, commerciali e della ristorazione. Mi preme, ancora, evidenziare l’aspetto relativo al potenziamento dell’accoglienza diffusa attraverso l’istituzione della rete regionale dell’albergo diffuso che sarà contraddistinta con l’individuazione di un marchio di rete. Il tutto declinato attraverso tre progetti: Borgo accogliente, dove si vanno a sostenere interventi integrati di riqualificazione e valorizzazione del borgo presentati da Comuni e loro associazioni, a beneficio di recuperi edilizi e di tutte le attività anche economiche presenti nei borghi; Albergo diffuso, sostenuto in quanto struttura ricettiva turistica imprenditoriale, da insediare, sviluppare, riqualificare sia nei borghi che nei centri storici; Residenza diffusa per il recupero e la rifunzionalizzazione a fini prevalentemente turistici di nuclei storici extraurbani e di borghi rurali. Per il maceratese, infine, rappresenta un’occasione in più per tutte quelle zone, meravigliose, che sono state ferite dal terremoto del Centro-Italia. Attraverso questa Legge – conclude il consigliere FdI, Elena Leonardi – si potranno rafforzare diversi ambiti economici e dare maggiore slancio al comparto del turismo regionale”.

 

Elena Leonardi

Consigliera FdI Regione Marche – Presidente IV Commissione consiliare

 


 

Sutor sconfitta nettamente dall’Andrea Costa Imola


 

Una brutta battuta d’arresto arrivata il giorno dell’esordio stagionale alla “Bombonera”. La Sutor Montegranaro ha dovuto cedere contro l’Andrea Costa Imola che è apparsa più squadra, più rodata e più vogliosa di portarsi a casa i due punti. La Sutor ha retto il confronto solo nel primo periodo poi, l’infortunio di Crespi ha sparigliato le forze in campo anche se l’assenza del capitano non è stato il motivo della sconfitta. La Sutor ha perso e lo ha fatto nel giorno in cui ha raccattato più rimbalzi degli avversari (46-44) sbagliando però troppo nel tiro dove ha chiuso con un 19/58 che vale il 32%. Al di la delle cifre che possono anche lasciare il tempo che trovano, è stato più l’atteggiamento a penalizzare la squadra calzaturiera che non ha trovato stavolta le armi per fermare i punti di forza degli avversari.

Coach Massimiliano Baldiraghi, come ha visto in campo la sua squadra?

“Abbiamo giocato una partita molto negativa e non c’entra nulla con la nostra prestazione l’infortunio di Crespi. Sia io che i miei giocatori dobbiamo vergognarci perché la sfida con Imola è stata gestita al contrario sotto ogni punto di vista. Sia tecnicamente che moralmente dovevamo fare qualche cosa di più. La squadra ha approcciato male il match, l’infortunio di Crespi ci ha creato qualche problema visto che per noi è molto importante però, questo non giustifica una partita negativa. Credo che da martedì dovremo cambiare qualcosa nelle situazioni tecniche, tattiche e morali perché non si può giocare in questo modo nella prima partita in casa alla Bombonera, è stata una cosa schifosa. Complimenti ad Imola che è meritatamente al primo posto della classifica perché si è fatta trovare pronta e furba perché si è guadagnata 33 tiri liberi e noi non essendo furbi, ne abbiamo tirati soltanto 16. Questo è un problema ricorrente e il break iniziale è nato dai nostri errori in lunetta. Così non andiamo da nessuna parte”.

Eppure, la sua squadra non aveva approcciato male alla partita, non trova?

“Sì, ma soltanto nei primi minuti poi, l’infortunio di Crespi un po' ci ha penalizzato. In questo momento, bisogna avere continuità di rendimento che non abbiamo avuto perché non possiamo continuare a creare dei buoni tiri e sbagliarli tutti, in quelle circostanze dobbiamo avere la freddezza di fare canestro. Inutile stare a parlare di tante cose, lavoriamo bene, costruiamo bene e poi però, sbagliamo e in questi casi bisogna avere più freddezza e tirare fuori gli attributi e se capita un buon tiro bisogna fare canestro, se arrivano due tiri liberi bisogna realizzarli. E’ arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e lavorare magari cambiando qualcosa per migliorare sia fisicamente che tatticamente e poi metterci anche tanto cuore perché non vedo tutti buttare il cuore oltre l’ostacolo, in campo e questa è una cosa che mi fa impazzire. Negli ultimi tre minuti, quando in campo c’erano i ragazzini under, hanno corso, pressato e fatto contropiede giocando con il sangue agli occhi. Questo è quello che devono fare i titolari”.

Possiamo infine dire che è stata la più brutta prestazione della Sutor in questo avvio di stagione?

“Sì, la più brutta Sutor vista in campo quest’anno. Adesso, gli alibi non esistono più, non si può parlare nelle sconfitte e tirare fuori il fatto che giochiamo a P.S.Giorgio o che non ci alleniamo. Non abbiamo avuto il cuore e lo spirito giusto a P.S.Giorgio e nemmeno alla Bombonera e non averlo a Montegranaro io la reputo una follia perché con i tifosi e la gente che meritavano una prestazione diversa. Sono dispiaciuto per i tifosi che ha speso un pomeriggio per venirci a vedere chiaramente non contenta di quello che abbiamo proposto. Basta balle e idiozie, bisogna tirare fuori gli attributi e mettere il cuore in campo, chi non l’ ha, resterà seduto e lascerà spazio ai ragazzini che hanno mostrato di avere più cuore degli altri. Per salvare la pelle, bisogna giocare con il cuore, chi non lo farà non avrà più spazio”.

Crespi – Il capitano della Sutor ha rimediato una forte distorsione alla caviglia. Domani si sottoporrà ad esami strumentali per verificare le condizioni.

 

Ufficio Stampa

Sutor Basket Montegranaro