mercoledì 10 novembre 2021

Avis, Aido e Admo ci riprovano. Domenica 14 la castagnata in piazza a Montegranaro.

Un tempo davvero inclemente ha boicottato la tradizionale castagnata di San Martino che Avis, Aido e Admo, in collaborazione con Croce Gialla, Granarium, Il Labirinto, Agesci, Movimento dei Focolari, Oratorio I Care, Azione Cattolica e Centro Sociale Anziani G.Conti, avevano organizzato per domenica 7 novembre. Nebbia, pioggia e freddo hanno reso impossibile trascorrere qualche ora insieme nel cuore di Montegranaro. Ma gli organizzatori non si arrendono e, facendo fede su un meteo più propizio, ritentano per domenica 14, sempre alle 14,30, sempre in piazza Mazzini.

Castagne, vino, allegria e fare comunità, il tutto all’insegna della cultura del dono. Queste occasioni di socialità e incontro sono importanti, specie dopo quasi due anni in cui ognuno è stato costretto a restare chiuso in casa. Un lungo periodo in cui la comunità cittadina ha certamente sofferto e che ora sembra stia per finire o, almeno, questo ci auguriamo tutti. Sarà bello, quindi, potersi ritrovare insieme, con un cartoccio di castagne, un bicchiere di vino novello e quattro chiacchiere. Sembrano cose da poco ma è anche così che ci si sente comunità.

 

Luca Craia


 

Nasce la Fondazione Marco Apolloni. Una nuova realtà di solidarietà a Montegranaro. Venerdì si presenta.


 

Montegranaro è stata sempre una comunità generosa e prolifica di iniziative sociali volte alla solidarietà e, in questo momento in cui sembra finalmente vedersi una via d’uscita dalla pandemia che ha bloccato per un periodo troppo lungo ogni attività, il mondo associativo si sta rimettendo in moto con grande propulsione di idee e di voglia di fare.

A un anno dalla scomparsa di Marco Apolloni nasce in sua memoria una nuova realtà nel sociale che intende muoversi nel mondo associativo montegranarese  per “mantenere vivo il suo ricordo, il suo amore per la vita e il suo rispetto per l’unicità di ogni persona”. La Fondazione Marco Apolloni è un sodalizio no profit che vuole perseguire finalità di solidarietà culturale e sociale e del diritto allo studio, con un’attenzione speciale rivolta ai giovani. È una volontà precisa della famiglia di Marco, della moglie Romina, dei figli figli Giorgio, Lorenzo e Alberto e di tutte le persone che Marco lo hanno conosciuto e che ne vogliono mantenere vivo il ricordo attraverso un’opera di attenzione e sostegno alla gioventù in crescita.

“Il dolore e al contempo la consapevolezza di dover necessariamente e comunque essere punti di riferimento, uniti al cambiamento repentino e inaspettato delle priorità” dicono dalla Fondazione “ci hanno fatto comprendere a pieno l’importanza della reciprocità e della condivisione che a volte si risolvono in una conversazione che distoglie il pensiero altre volte con un invito e sicuramente con aiuti concreti”.

La Fondazione Marco Apolloni vuole intende agire in sintonia con altre associazioni presenti a Montegranaro come la Croce Gialla, Granarium, Avis, Admo e tutte le altre, inserendosi in un contesto di grande generosità e attenzione solidale. Spiegherà tutto questo in un momento conviviale organizzato per 12 novembre 2021 presso l’hotel Horizon. Intanto potremo seguire la Fondazione tramite social sui canali Facebook e Instagram.

 

Luca Craia

martedì 9 novembre 2021

La nuova legge sui centri storici chiave di volta per i nuovi progetti su Montegranaro: turismo e recupero. Si può fare.

Con l’Amministrazione Ubaldi c’è già stato un fitto scambio di idee e opinioni sulle sorti del centro storico di Montegranaro già prima ancora della campagna elettorale, durante la stessa e, solo una settimana fa, mi sono incontrato con l’Assessore al Turismo, Gastone Gismondi, per discutere di come si possa fare turismo seriamente solo investendo nel centro storico. Ci sono molte idee comuni e uniformità di vedute sui progetti da mettere in campo.

Con l’approvazione ieri della nuova legge regionale per il recupero e la salvaguardia dei borghi antichi e dei centri storici arriva lo strumento per intervenire anche da un punto di vista economico. La ratio della legge è la medesima su cui ragionavamo con Ubaldi e Gismondi: recuperare il centro storico, renderlo appetibile per l’investimento privato, sfruttare la posizione geografica naturalmente vocante al turismo e i beni culturali per promuovere il territorio in rete con gli altri Comuni, utlizziando il centro storico come risorsa per innescare una nuova economia basata sul turismo.

Ora si tratta di sfruttare al meglio questo nuovo strumento, di studiarlo e trovare il modo migliore di innestarlo nei progetti in corso. Ma certamente si sta presentando l’occasione di cambiare radicalmente direzione sulle politiche per il centro storico e i beni culturali che, negli ultimi anni, sono state pressochè inesistenti. Le prospettive sono molto buone, sta a noi andare sulla strada giusta.

 

Luca Craia