È stato pubblicato in questi giorni
il rapporto annuale dell’attività della Caritas diocesana. Dai dati resi noti dall’organismo
pastorale, oltre a rendere merito a questa grande realtà e evidenziarne l’importanza
dell’azione sociale, disegnano una situazione economica piuttosto preoccupante.
Nella Diocesi di Fermo, infatti, gli interventi a favore di situazioni di
bisogno, nell’arco del 2020, sono stati 1812. Le comunità che hanno
presentato più problemi sono Civitanova Marche, con 565 interventi,
Fermo con 431 e Porto San Giorgio con 107. Il 44%
delle persone che si sono rivolte alla Caritas per ottenere aiuto è italiano,
il 15,12% marocchino, il 2.92% albanese. A livello
diocesano sono state sostenute 91 famiglie col fondo affitti, a 12
persone è stato dato alloggio in appartamenti e 13 hanno usufruito
del dormitorio.
Montegranaro è il quarto centro come
numero di famiglie aiutate: sono ben 93 gli interventi, mentre
sono 312 i pacchi alimentari consegnati per un totale di circa
100 quintali di alimenti. Sono anche state pagate 43 bollette di utenze.
Anche a Montegranaro il 44% delle famiglie aiutate è italiano e
addirittura delle 43 utenze pagate sono italiane il 68%.
Una considerazione che va fatta riguarda l’orgoglio di tante famiglie che
stentano a chiedere aiuto direttamente, altrimenti il dato sarebbe senz’altro
più grave.
È una situazione preoccupante se non
allarmante, perché mostra una realtà alla quale non siamo abituati e che, per
quanto in parte attribuibile alla pandemia, è certamente anche dovuta alla
profonda crisi economica dei settori produttivi peculiari del nostro
territorio, quelli legati alla calzatura. Se uniamo questi dati a quelli
provenienti dal fronte sicurezza e ordine pubblico, il quadro sociale che ne
esce dovrebbe indurre a serie riflessioni chi ha la responsabilità di governare
e amministrare il territorio. Se non si interviene subito, il futuro potrebbe
riservarci dati ben peggiori con tutto quello che ne consegue.
È comunque d’obbligo ringraziare i volontari
che davvero lavorano incessantemente e con un impegno inimmaginabile in quello
che è davvero il primo aiuto al prossimo, un prossimo che non ha distinzioni di
etnia e tanto meno di fede religiosa: la Caritas aiuta gli uomini nella loro
essenza di esseri umani. E vorrei anche ricordare a tutti quelli che attaccano
la Chiesa identificandola con il male che, in quanto organizzazione umana, è
insito al suo interno, che anche la Caritas è Chiesa, è quella Chiesa che va in
aiuto degli uomini senza chiedere nulla, una Chiesa che spesso si sostituisce
allo Stato e a tanti di quelli che parlano di solidarietà e umanità sui social
e restano seduti sul divano attaccando la Chiesa e i cattolici.
Luca Craia