Molti
interventi alla tavola rotonda dell’Ambito 10. Al dibattito, introdotto dalla
consigliera Simona Lupini, presenti l’europarlamentare Daniela Rondinelli e
l’assessore Saltamartini.
Comunicato
integrale
Palazzo del Podestà si riempie di un pubblico attento e partecipe
per l’evento organizzato dall’Ambito 10 sul futuro delle politiche sociali.
Lamberto Pellegrini, coordinatore d’Ambito, gestisce con maestria una ambiziosa
discussione a tutto tondo sulle diverse sfide e opportunità del Welfare. In
sala anche i consiglieri regionali Maurizio Mangialardi, Chiara Biondi e Anna
Menghi, e i sindaci di Genga Marco Filipponi e di Sassoferrato Maurizio Greci.
A introdurre i lavori, Simona Lupini, consigliera regionale e
vice-Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali, che ha
sottolineato l’importanza di una forte integrazione nel settore socio-sanitario
per rispondere a fragilità variegate, esplose con il COVID, che ha fatto da “stress test” alla capacità del sistema
assistenziale di intercettare bisogni e difficoltà.
All’europarlamentare Daniela Rondinelli, reduce dalla vittoriosa
battaglia per approvare il salario minimo europeo, il compito di inquadrare la
riforma del Welfare a livello europeo, dopo che la pandemia ha imposto di
archiviare l’austerità degli anni passati. Le nuove strategie di Bruxelles
combinano crescita economica e coesione sociale, con nuovi fondi e interventi
che ambiscono a costruire un pilastro sociale dell’Unione dall’infanzia
all’invecchiamento attivo: ma occorre che i territori si facciano trovare
preparati, con una visione strategica e una capacità di programmare gli
interventi più urgenti.
L’assessore Saltamartini, richiamando il ruolo centrale del
Welfare nella nostra Costituzione, ha sottolineato il profondo ritardo nella
costruzione di uno Stato Sociale forte, presentando una fotografia della
situazione nelle Marche in cui 34.000 famiglie marchigiane vivono in povertà
assoluta, una situazione a cui gli Ambiti sono costretti a rispondere con circa
1 milione e 300.000 euro. L’assessore si è impegnato ad aumentare i fondi per
il “Dopo di noi” e la vita
indipendente delle persone con disabilità.
Franco Pesaresi, direttore dell’ASP di Jesi, presente come voce
dell’ANCI Marche, si è ricollegato ai ritardi del welfare italiano, che solo di
recente col reddito di cittadinanza si è dotata di uno strumento di contrasto
alla povertà, ed è in forte ritardo sulle politiche familiari (nonostante il
forte incremento di spese sugli assegni familiari) e la non autosufficienza.
Una forte spinta verrà dal PNRR, che prescrive l’incremento di quasi il 40% dei
posti negli asili nido, stanziando a tale scopo circa 4 miliardi.
A portare le esigenze del territorio i padroni di casa, il
Presidente dell’Unione Montana Ugo Pesciarelli e il Sindaco di Fabriano
Gabriele Santarelli, il rappresentante di CGIL, CISL e UIL Arrigo Berionni e il
Direttore della Caritas diocesana di Fabriano-Matelica don Marco Strona, che ha
rimarcato le difficoltà di agire in un contesto di sempre maggiori povertà.
Viva anche la partecipazione del pubblico, con il racconto
dell’esperienza dell’Associazione Oncologica Fabrianese da parte del dottor
Giorgio Saitta, un intervento del Comitato Salviamo Pediatria e uno sul
rilancio dei Centri per l’Impiego, e numerose interazioni coi relatori. Anche la Presidente della Commissione Affari
Sociali della Camera Marialucia Lorefice, e la Presidente della Commissione
Sanità e Politiche Sociali della Regione Elena Leonardi, hanno inviato messaggi
al convegno.
A tirare le conclusioni, Simona Lupini, che ha fatto riferimento
alle battaglie per potenziare il reparto di Pediatria dell’Ospedale di Fabriano
e per riaprirne il Punto Nascita. La consigliera Lupini, ricollegandosi
all’intervento di don Marco Strona, ha sottolineato come non ci siano “fragili
e non fragili”, ma ogni essere umano possa essere fragile, in diversi momenti
della sua vita, esortando la politica regionale a investire su una rete
integrata di servizi sociali e sanitari integrati.