Fare gli auguri per l’anno che verrà
alle persone che ti vogliono bene è facile, un po’ meno facile è fare gli
auguri a persone che bene non te ne vogliono, anzi, dimostrano spesso di non
provare sentimenti positivi nei tuoi confronti. Mi accontenterei dell’indifferenza
ma, purtroppo per me, evidentemente non la merito. In ogni caso, alla fine di
questo anno terribile e alle porte di un anno che già da ora manifesta molti
lati oscuri e sembra incutere timore nell’affrontarlo, vorrei augurare i miei
migliori auspici a queste persone che, per qualche imperscrutabile motivo, mi
tollerano piuttosto male.
Auguro all’ex Sindaco di ritrovare se
stessa. Non le auguro di diventare più buona perché preferisco formulare auguri
che siano realizzabili, ma auspico che possa finalmente prendere coscienza del
proprio carattere e del proprio animo, e di quanti danni questi abbiano creato
sia alla comunità che a lei stessa. Magari conoscendosi meglio potrebbe migliorare
anche certi suoi approcci che, la storia lo ha dimostrato, alla fine sono stati
devastanti.
Auguro alla nuova Segretaria del
partito di opposizione cittadino di essere all’altezza del proprio ruolo, che è
un ruolo importante e non può essere soltanto una facciata dietro la quale
qualcuno tiene in mano i telecomandi. Meno risatine, frecciatine e battutine da
social, meno ripicchette e ricerche di qualche medaglia di cioccolata, e più
sostanza.
Auguro alla Segretaria della sezione
giovanile dello stesso partito di opposizione cittadino di guardare gli errori
commessi dal suddetto ex sindaco e di farne tesoro, perché ho l’impressione che
la pasta sia la stessa ma, in questo caso, data la giovane età, magari si fa in
tempo a plasmarsi un po’ meglio. Le auguro meno astiosità, meno litigiosità,
una maggiore calma e riflessività prima della reazione e un po’ di umiltà in
più, ma poca poca, che non guasterebbe affatto. Le auguro anche una maggiore
capacità di lettura, nel senso proprio di capire cosa si legge, magari anche
cosa si scrive, per poi andarsi a rileggere la nostra bellissima Costituzione,
specie l’articolo 21 che sembra sfuggirle del tutto.
Auguro ai giovani del suddetto
partito di opposizione cittadino di capire quali siano le priorità della nostra
comunità, una comunità che sta vivendo un momento amaro non soltanto per la
pandemia, ma per tanti problemi economici e sociali che si stanno sommando e
moltiplicando. Auguro a questi ragazzi di buona volontà la lucidità per capire,
per esempio, che la legalizzazione della cannabis, per quanto ad alcuni giovani
possa parere una gran cosa, non darà da mangiare ai nostri operai.
Auguro ai supporter del suddetto
partito di opposizione cittadino di riuscire a trovare il coraggio per dire e
fare manifestandosi, smettendo l’ormai antica arte del lancio del sasso con la
mano nascosta, laddove la mano rimane nascosta dietro profili social fasulli o
pagine create ad hoc senza che si sappia chi ne sia responsabile. Le
argomentazioni e le idee sono tutte rispettabili, anche le vostre, ma smettono
di esserlo nel momento stesso in cui siete voi i primi a non rispettarle,
nascondendovi dietro una maschera. Abbiate il coraggio delle vostre idee e
delle vostre azioni.
Auguro al proprietario del cane che
defecava sull’immagine del nostro paese, anzi, auguro proprio al cane di aver
risolto i problemi intestinali che lo affliggevano. Questo è un augurio
piuttosto egoistico, mi perdonerete.
Auguro ai guru, maestri, erranti e
quant’altro di capire finalmente se amano, odiano o sono indifferenti al paese
che li ospita, visto il dubbio intermittente che si manifesta a giorni alterni.
Se posso permettermi di suggerire il mio punto di vista: amore non è, non direi
proprio; non è nemmeno odio, direi piuttosto che si tratta di una forma di
indifferenza utilitaristica, volta alla strumentalizzazione del paese stesso
per i propri fini. Del resto, per amare un paese, qualcosa bisognerebbe
dimostrare, non solo chiacchiere, maldicenze e trame imbastite contro qualcuno.
Una volta stabilito quale sia questo rapporto, sono certo che staremo tutti
meglio.
Infine, auguro a tutti coloro che mal
tollerano la mia stessa esistenza, di capire che basterebbe non seguirmi più
per alleviare le loro pene. Certamente non posso autosopprimermi per
compiacerli, anche perché mi piacerebbe poter esistere ancora un po’. Ma, se la
mia presenza su questo mondo cagiona loro tanta sofferenza, sono certo che
ignorandomi, potrebbero campare meglio. Del resto è facile: basta non leggere
quello che scrivo e ignorare quello che faccio. Sono certo che ci possano
riuscire.
In conclusione, auguro ogni bene a
tutti, anche a tutti quelli che non farebbero mai lo stesso con me. Perché sono
certo che, se uno sta bene, se stiamo bene tutti, alla fine stiamo meglio tutti,
anche io. Quindi auspico un bel 2022 a tutti voi: che sia un anno sereno per
voi e proficuo per la comunità cittadina, che possa finalmente contare sul vostro
supporto in positivo, senza veleni, cattiverie e particolarismi. Buon Anno a
tutti voi, di vero cuore.
Luca Craia