venerdì 31 dicembre 2021

Marco Murabito non è più un giocatore della Sutor Basket Montegranaro.


 

Da oggi, l’atleta Marco Murabito non è più un giocatore della Sutor Basket Montegranaro. Murabito aveva espresso alla società la volontà di voler rescindere il contratto e dopo un’attenta valutazione, la Sutor Basket ha deciso di dare questa possibilità al giocatore.

La Sutor intende ringraziare profondamente il giocatore per il lavoro svolto durante la sua permanenza a Montegranaro, per l’impegno, la serietà e la correttezza professionale che ha sempre dimostrato dentro e fuori dal campo, augurandogli le migliori fortune sportive e personali.

Da oggi la società e lo staff tecnico, stanno valutando come sostituire l’atleta in uscita. 

 

Ufficio Stampa

Sutor Basket Montegranaro

Pensieri bradi

 

Desidero spiegare, ancora una volta, una cosa elementare, che dovrebbero capire anche i somari, ma che alcuni si ostinano a non capire o a far finta di non capire. La pagina su cui siete in questo momento, L’Ape Ronza, non è la pagina di un giornale. Il mio blog, L’Ape Ronza, è un blog e non un giornale. Luca Craia, che sarei io, autore de L’Ape Ronza e responsabile unico della pagina Facebook chiamata L’Ape Ronza, non fa il giornalista, fa un altro mestiere. Potrei farlo, il giornalista, mi è stato anche chiesto più di una volta, e sono in possesso dei requisiti per iscrivermi all’ordine dei giornalisti. Ma non lo faccio, faccio un altro mestiere e, per passione, tengo un blog dove scrivo soltanto ed esattamente quel gran cavolo che mi pare, senza che nessuno mi possa dire cosa scrivere e cosa non scrivere.

In definitiva, tra Luca Craia e un qualsiasi utente dei social non c’è alcuna differenza nel momento in cui entrambi scrivono quello che gli pare. Luca Craia ha responsabilità solo verso se stesso e la legge. Per questo quando io scrivo una cosa sul blog o sulla pagina Facebook, quella cosa ha lo stesso identico valore di quella che scrive chiunque altro sui social o dove diavolo gli pare. Questo perché Luca Craia non rappresenta nessun altro che se stesso, come chiunque altro.

Se poi Luca Craia decide di dare delle informazioni, Luca Craia è libero di farlo perché Luca Craia fa il gran cavolo che gli pare. Se Luca Craia pubblica un comunicato stampa perché gli viene chiesto di farlo e decide di farlo, Luca Craia può farlo perché fa il gran cavolo che gli pare. Se poi qualcuno ritiene che mandare comunicati stampa a Luca Craia chiedendogli di pubblicarli sia sbagliato, rimane un problema suo, perché Luca Craia fa il gran cavolo che gli pare, e pure chi gli manda i comunicati che, tra l’altro, sugli spazi di Luca Craia vengono letti da qualche migliaio di persone. Se aquel qualcuno ritiene sbagliato che i suoi comunicati vengano letti da quelle migliaia di persone, non è una cosa che riguarda me.

Ricordo inoltre che un comunicato stampa ha un autore ben definito, e che Luca Craia li pubblica integralmente. Non ci vuole una laurea per capire che quello che è scritto nel comunicato non ricade nella responsabilità di Luca Craia bensì di chi lo ha scritto.

Concludo invitando tutti a rileggersi l’articolo 21 della Costituzione Italiana. Poi se qualcuno mi vuole chiamare dilettante, giornalaio, pennivendolo o qualsiasi altro appellativo la sua misera mente riesce a partorire, faccia pure: dimostra solo la profonda triste povertà di argomenti che ha a disposizione. Un caro saluto ai sedicenti democratici.

 

Luca Craia

CS - Simona Lupini: "Bilancio Regione, maggioranza non è attenta al sociale"

 Comunicato integrale

 

Bocciati tutti gli emendamenti dell’opposizione e pochi fondi per settore socio-sanitario e lotta alla povertà: il punto di Simona Lupini

Il Bilancio della Regione Marche viene approvato in un lunghissimo rush notturno tra il 29 e il 30 dicembre, ma delude sul versante socio-sanitario e della lotta alle povertà: a fare il punto è la consigliera regionale Simona Lupini, che con la collega Marta Ruggeri e gli altri esponenti dell’opposizione ha visto bocciare tutti gli emendamenti presentati.

“I miei emendamenti sono stati bocciati senza mediazione. “Si trattava di proposte che venivano da richieste concrete della società marchigiana: più risorse ai Comuni per progetti e interventi sulle disabilità, fondi per l’integrazione scolastica dei disabili, per l’invecchiamento attivo” racconta la consigliera regionale” Lo stesso destino è toccato a qualsiasi proposta proveniente dall’opposizione: la maggioranza ha scelto di chiudersi a riccio”.

“Il risultato è un Bilancio che non parla alle fragilità della società marchigiana: sulla salute mentale, i minori e il sostegno alle famiglie non ci sono risorse significative. Nell’anno in cui dobbiamo gestire le conseguenze della pandemia e dello sblocco dei licenziamenti, ci saremmo tutti aspettati sia maggiore attenzione al settore socio-sanitario e alla lotta alle povertà, sia maggiore disponibilità a confrontarsi” commenta la Lupini, che è anche vicepresidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali, da dove ha seguito tutti i passaggi della discussione.

“La chiusura della maggioranza era già stata evidente al Consiglio sulle disabilità, quando si è impedito di discutere le mie proposte di mozione, trasformandolo in un convegno: purtroppo i problemi dei più poveri, della salute mentale, delle disabilità, non si risolvono così, ma stanziando risorse. Non siamo soddisfatti di questo Bilancio, e continueremo a batterci perchè sul sociale e sulla sanità si torni ad investire: se non vorranno ascoltare noi, prima o poi dovranno ascoltare la realtà, che busserà alle loro porte” conclude la consigliera, preannunciando nuove battaglie.