venerdì 28 gennaio 2022

Scuole medie? Abbattiamole. L’ex maggioranza che sbaglia sempre i conti.


 

Facevano i conti un po’ a vanvera, a quanto pare, quando progettavano opere faraoniche durante l’Amministrazione Mancini. Dopo aver sballato di molto i conti per la realizzazione del palasport, adesso apprendiamo che erano sbagliati pure quelli per la realizzazione delle nuove scuole medie. Insomma, evidentemente buttavano là le cifre così, a occhio, altrimenti non si spiega.

E ora fanno gli scandalizzati quando la nuova Amministrazione si accorge degli errori, corregge le cifre e decide di non sprecare i soldi dei cittadini, oltretutto realizzando un’opera che, in realtà, nemmeno ci serve. Con la decrescita demografica che affligge Montegranaro, ma anche sulla base dei numeri attuali, le strutture che ospitano le scuole sono più che sufficienti. Perché allora indebitare l’ente per realizzare qualcosa che non serve?

Francamente mi aspetto un ulteriore atto di coraggio da parte della Giunta Ubaldi, e che si pensi finalmente al totale abbattimento delle vecchie scuole per realizzare un polmone verde al centro di Montegranaro. Un parco in via Martiri d’Ungheria, attiguo alla Bombonera, sarebbe sì un’opera di pubblica utilità che guarda al futuro.

Capisco che l’opposizione debba fare l’opposizione, ma anche in questo caso si sta facendo opposizione sul nulla, oltretutto indicando come un errore a quella che è una correzione di un errore loro. Un errore che dovremmo pagare noi cittadini.

 

Luca Craia

Marco Antonio Re è un nuovo giocatore della Sutor Montegranaro.


La Sutor Basket Montegranaro comunica che Marco Antonio Re è un nuovo giocatore della società veregrense. Si tratta di un play/guardia di 188 cm nato a Sassari il 13/07/2000. Prodotto del vivaio biancoblù, Re è stato protagonista tre anni fa delle finali nazionali under 18 e di buoni campionati in serie C Silver con la Sef Torres Sassari. 

Con il Banco Di Sardegna ha vinto la Supercoppa nel 2019 e nello stesso anno anche la Fiba Europe Cup. Ha iniziato questa stagione con la maglia della Benedetto XIV Cento in Legadue. Esordirà domenica contro la Virtus Civitanova e indosserà la canotta numero 13.

“Sono molto contento di poter vestire la maglia della Sutor – queste le prime parole di Marco Antonio Re – perché questa società mi sta dando l’opportunità di giocare in questo campionato. Cercherò di dare il massimo per condurre la mia squadra all’obiettivo prefissato. Ho sempre giocato nel ruolo di guardia in questi anni però, ultimamente mi hanno impiegato come playmaker. Mi piace molto tirare da tre punti e difendere forte. Domenica farò il mio esordio in una partita fondamentale per cercare di raggiungere i playout e in campo darò il massimo per portare la Sutor alla vittoria. In questi giorni ci siamo allenati bene e cercheremo di mettere in campo grinta e determinazione per conquistare i due punti in palio”.

 

Ufficio Stampa


Sutor Basket Montegranaro

Lido Tre Archi è un cancro. Ma non curiamo per non essere accusati di razzismo.


Lido Tre Archi è un cancro che metastatizzando. E sta metastatizzando perché non lo stanno curando. Parlare di Lido Tre Archi è difficile, rischi che ti diano del razzista a ogni virgola. Eppure il problema è enorme e non si risolve certo da solo, anzi. Ma, a parte le tante chiacchiere fatte e sentite negli anni, di concreto non si è fatto nulla. Il risultato è che tutta la costa limitrofa rischia di diventare Lido Tre Archi, distruggendo l’economia e la qualità della vita.

Le occupazioni abusive sono inconcepibili, una violazione ingiustificabile della proprietà privata. Eppure non ci sono mezzi efficaci per arginare il fenomeno. Lo spaccio è totalmente in mano a questi soggetti, così come la prostituzione. Fenomeni delinquenziali di ogni tipo che non sono più circoscritti all’area dei palazzoni sulla costa di San Tommaso ma che stanno invadendo come un’infezione i centri vicini, distruggendo il turismo e il vivere civile.

Ma se analizzi il fenomeno sei un razzista. Perché non si può dire che il fenomeno è legato agli stranieri. Occorrono leggi serie, occorre la massima severità, occorre ristabilire l’ordine. Ma la politica non ha il coraggio di farlo perché si rischia l’impopolarità, si rischia l’accusa di razzismo, di fascismo, di disumanità. Il danno è enorme, anche nei confronti degli stranieri stessi, quelli seri e onesti che cercano di integrarsi e fare la propria parte per la comunità civile. Questi stranieri rischiano l’emarginazione a causa di chi delinque e non viene perseguito, di chi crea il caos e non viene fermato. Credo sia ora di fermare questa spirale, di smettere di fare condizionare l’azione civile dall’ipocrisia e dalla solidarietà pelosa.

 

Luca Craia