martedì 8 febbraio 2022

Perugini nega di avere mai insultato la maggioranza. E, per dimostrarlo, la insulta.

Che cos’è il disturbo bipolare? “Il disturbo bipolare, chiamato in passato sindrome maniaco depressiva o depressione bipolare, è un disturbo dell'umore caratterizzato da anomali cambiamenti dell'umore, dell'energia e del livello di attività svolta nell'arco della giornata (fonte: Ospedale Maria Luigia).

È grave? “Il disturbo bipolare (o depressione bipolare o bipolarismo), pur non essendo particolarmente frequente, costituisce un problema serio e invalidante. Esso merita attenzione clinica e i soggetti che ne soffrono sono spesso inconsapevoli. Chi ne è affetto tende ad alternare fasi depressive seguite da fasi ipomaniacali o maniacali (fonte: IPSICO).

L’ex Assessore e attuale Consigliere Comunale di Montegranaro, l’avvocato Aronne Perugini, in un video pubblicato poche ore fa su Facebook, dice testualmente: “non c’è stato da parte nostra nessun insulto e nessuna cattiveria (nei confronti della Maggioranza, ndr) perché siamo stati accusati anche di questo. Noi vogliamo solo far chiarezza, far capire a ogni cittadino di Montegranaro quello che è successo su questa vicenda (quella delle scuole medie, ndr) e far capire quella che è la nostra posizione di netta contrarietà rispetto alla decisione presa dalla maggioranza. Quindi non ci sono stati assolutamente insulti, sono tutte valutazioni politiche e amministrative”.

Fin qui tutto bene, poi Perugini aggiunge: “Anche la maggioranza ha un comportamento… ha un disturbo bipolare, sembra, perché da una parte fa del vittimismo lamentando insulti e cattiverie e dall’altra invece risponde alle nostre osservazioni calcando la mano e facendo apprezzamenti di natura personale”.

È stupefacente, e gravissimo, che il Consigliere Perugini non si renda conto che sta egli stesso negando quanto afferma, dicendo di non aver mai insultato la maggioranza e, pochi secondi dopo, compiendo un atto che, in questi tempi moderni, potremmo definire di “body shaming” e comunque utilizzando una terminologia che offende contemporaneamente la Maggioranza e chi è realmente affetto dal disturbo bipolare citato dallo stesso Perugini.

Il resto del video non è da meno, e nei quasi dodici minuti di monologo, Perugini accusa sostanzialmente di incompetenza sia i membri della Maggioranza, che il Commissario, passando per tutti i tecnici, esterni e interni al Comune, che hanno lavorato al progetto. Usa toni all’apparenza distensivi ma offende pesantemente e contribuisce ancora una volta a rinsaldare il clima di tensione innescato dalla sua stessa Amministrazione Comunale in sette lunghi anni di governo del paese.

Fa anche confusione, Perugini, perché a me non risulta che la Maggioranza abbia mai affermato che le scuole medie non servano. Semmai è stato detto che costruirne di nuove non è prioritario. Non credo qualcuno dell’Amministrazione Ubaldi ritenga inutili delle scuole, quindi l’ossimoro (termine usato anche piuttosto impropriamente dall’avvocato Perugini) non è mai stato pronunciato. A dimostrarlo c’è il fatto che proprio oggi è stato presentato al PNRR il progetto per la nuova scuola media, un progetto diverso, dal costo quasi doppio rispetto a quello erroneamente stimato proprio da Perugini, e che verrebbe finanziato, se approvato, interamente dal MIUR.

Perugini fa quindi confusione tra la Maggioranza e persone vicine alla maggioranza che, però, pensano con la propria testa. Io, per esempio, sono fermamente convinto che costruire una nuova scuola non serva. Ma attenzione, non che non serva la scuola, non serve spendere soldi per farne una nuova in quanto abbiamo edifici a sufficienza per sopperire alle necessità della nostra comunità cittadina.

Il punto è che tutto questo pastrocchio nasce dall’errore iniziale di Perugini, che pensava di fare la scuola nuova con 3.571.000 Euro e invece ce ne vogliono almeno 2.000.000 di più. Se Perugini non avesse fatto i conti a casaccio, oggi staremmo ad aspettare che arrivino i fondi, oppure il progetto sarebbe stato bocciato e pace.

Io credo che la gente di Montegranaro sia stanca di tutto questo sputare veleno su un argomento che sostanzialmente non interessa più di tanto, se non il PD e il suo fan club. Abbiamo tanti problemi a Montegranaro, problemi seri, che riguardano la sopravvivenza stessa delle persone e delle famiglie, che queste schermaglie, per lo più unilaterali, stanno diventando davvero fastidiose. Senza contare la consueta cattiveria che ci si mette. Siamo arrivati al quarto atto, mi pare, delle recriminazioni della minoranza. Facciamo che basta così, che è meglio.

 

Luca Craia

Atto vandalico alla sede del coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia di Fermo.

Putzu e Balestrieri (FDI): “Un’intimidazione che non ci fermerà, ma che al contrario ci spinge a proseguire nella nostra attività politica. Episodi vergognosi e vigliacchi”


Comunicato integrale 

“Un atto di inciviltà, di teppismo e squadrismo verso chi non accetta alcuna forma di dialogo, motivato soltanto dall’odio politico, contrario ai principi della democrazia. Abbiamo subito interessato le forze dell’ordine che siamo certi faranno piena luce su quanto avvenuto. Certo è che questo attacco è avvenuto proprio a pochi giorni dalla commemorazione del Giorno del Ricordo delle Foibe, che abbiamo organizzato insieme ai ragazzi di Gioventù Nazionale, per il 12 febbraio, prevista proprio all’interno della sede che è stata devastata. E infatti non ci sembra un caso che siano stati strappati anche i manifesti dell’iniziativa, che ricordavano la tragedia delle Foibe. Un’intimidazione che certamente non ci fermerà. Anzi, ci spinge a continuare nella nostra attività politica fieri e coerenti, con le nostre idee che portiamo avanti senza temere nulla. Quale altra motivazione può esistere di fronte ad un atto così becero, se non l’odio politico e l’atteggiamento antidemocratico che hanno spinto qualcuno a mettere a soqquadro la nostra sede provinciale. Fratelli d’Italia è una forza politica composta da donne e uomini con la schiena dritta, democratici e aperti al dialogo con chiunque, rispettosi di chi ha un’idea diversa dalla propria. Ma che certamente non fanno passi indietro verso chi, al contrario, predica bene e razzola male. Ringraziamo tutti coloro che in queste ore ci stanno esprimendo la loro solidarietà”.
Questo il commento del consigliere del gruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Andrea Putzu, e del coordinatore provinciale Fdi Andrea Balestrieri, in merito a quanto accaduto la scorsa notte nella sede di Fratelli d’Italia provinciale a Fermo, in via Recanati.

 


 


FOIBE: ALBANO (FDI), ASSALTO SEDE FDI FERMO ATTO DI ESTREMA GRAVITÀ


Comunicato integrale 


“Questa notte a Fermo la sede di Fratelli d’Italia è stata presa d’assalto e vandalizzata.
Sono stati danneggiati gli arredi e strappati i manifesti che promuovevano il “Giorno del Ricordo”, un evento organizzato per ricordare le vittime delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata con la presenza di alcuni esuli fiumani, tra cui mio padre, il Magg. Albano. La scelta di colpire la sede di Fratelli d’Italia in occasione di questa ricorrenza storica è una ferita ai valori della democrazia e un’offesa alle vittime di quegli anni. Esprimo tutto il mio sgomento e tutta la mia preoccupazione: chi oggi ci attacca vuole impedire il ricordo di fatti realmente accaduti che appartengono alla storia della nostra Nazione. In questo momento sono in corso i controlli della Polizia Scientifica, per verificare l’entità dei danni e individuare le modalità di effrazione. La violenza di pochi non fermerà la volontà di portare avanti il ricordo”.

Così in una nota Lucia Albano, deputata marchigiana di Fratelli d’Italia.

ATTACCO VANDALICO ALLA SEDE FDI DI FERMO. IN QUESTI GIORNI SI SAREBBE TENUTA LÌ UNA MANIFESTAZIONE SUI MARTIRI DELLE FOIBE


Comunicato integrale


Gravissimo atto vandalico compiuto da ignoti all'interno della sede di Fermo di Fratelli d'Italia. Mi auguro che i responsabili siano presi e puniti. Non ci facciamo intimidire dall'odio politico. L'ingresso della sede, dove storicamente si è sempre riunita la destra fermana, è stato forzato e sono stati strappati i manifesti al suo interno e messa a soqquadro l'intera sala. In questi giorni, infatti, si sarebbe dovuta tenere lì la manifestazione in ricordo dei Martiri delle Foibe organizzata da Gioventù Nazionale, l'organizzazione giovanile di FDI. Si tratta di un atto gravissimo, soprattutto perché il livello del dibattito democratico continua a scadere sempre più velocemente in quella lotta senza quartiere di epoche buie della storia repubblicana. Abbiamo piena fiducia nel lavoro di Forze dell'Ordine e della magistratura che sono già al lavoro per individuare i colpevoli.

Questo quanto dichiara On. Emanuele Prisco, Commissario regionale di Fratelli d'Italia nelle Marche





Un bulbo di tulipano attende le future mamme per parlare loro di vita.

Il 6 gennaio, domenica scorsa, la Comunità Cristiana di Montegranaro ha celebrato la Giornata per la Vita, un’occasione per pregare insieme e approfondire temi legati alla bioetica e, comunque, alla difesa della vita. A margine della stessa giornata e delle iniziative a essa legate, c’è un’idea molto bella e al tempo stesso allegorica che mi piace segnalarvi. Nella chiesa di San Francesco potete trovare un cestino contenente dei bulbi di tulipano. Questi bulbi sono destinati alle future mamme, alle donne in attesa, e possono anche essere loro donati da familiari, amici e conoscenti. Il cartello appeso sopra il cestino dei tulipani recita: “se sei una mamma in attesa o conosci chi lo è prendi un bulbo di tulipano e piantalo in un vaso, come segno del dono della vita che sta fiorendo. Dio ti benedica”. Un bulbo, che somiglia a un sasso, una cosa che sembra priva di vita ma che la racchiude in sé. Piantarlo, farlo attecchire e vederlo nascere vale più di tante parole, di tanti ragionamenti, di tanti discorsi. L’osservazione della vita che nasce, in fondo è tutto lì. Nella chiesa di San Francesco, a Montegranaro, c’è un bulbo che attende le future mamme.

 

Luca Craia

 


 

lunedì 7 febbraio 2022

Madonna nuda. Un racconto di formazione.


Quel pomeriggio d'estate faceva un caldo bestiale. Se ci aggiungi la tempesta ormonale di cui sono preda normalmente gli adolescenti, capisci bene perché, quando qualcuno, non ricordo chi, portò la notizia che su Playboy c'era Madonna nuda cominciammo subito a progettare l'acquisto della rivista erotico-patinata. Che non potevamo comprare al paese, primo perché ci conoscevano tutti gli edicolanti e sapevano che diciott'anni non li avevamo ancora, sia proprio perché tutti gli edicolanti ci conoscevano, motivo più che sufficiente per averne pudore. Così decidemmo di andare il giorno dopo a Macerata, col treno, per comprare Playboy all'edicola della stazione e rimontare subito sulla prima littorina che tornava indietro. 

Così il giorno dopo, nelle prime ore del pomeriggio, quando il sole ti spacca in quattro e non solo a Chattanooga Tenessee, andammo con le vespe e i motorini alla stazione di Morrovalle e salimmo sul vecchio trenino diesel bianco e blu, direzione Macerata, per l'occasione città del peccato. Non vi posso definire l'eccitazione palpabile e spalmabile, in realtà neanche tanto causata dall'aspettativa di vedere nuda la diva del momento che, tra l'altro, musicalmente nemmeno ci sconfinferava granché, quanto per l'avventura in sé, quel gusto salino e ferroso di fare qualcosa di sostanzialmente proibito.

Scesi dal treno a Macerata, facemmo la conta per chi dovesse vestire la faccia tosta di presentarsi davanti all'edicolante e chiedere il "giornaletto zozzo" e, con la mia solita fortuna, la sorte scelse me. Il mio aspetto, sempre stato più adulto di quanto non fossi, mi aiutò tanto che il giornalaio non fece una piega e mi mise in mano l'agognata rivista. Che in copertina tutto aveva tranne l'immagine della cantante di Like a Virgin. Strano, mi dissi. Ma pagai e tornai dai miei compagni d'avventura che aspettavano fuori, sulla banchina, e già si davano di gomito. 

Ma Madonna non c'era in quel numero di Playboy. Scoprimmo sfogliando frettolosamente le pagine piene di tette e peli pubici che quasi neanche notammo per la foga, che il servizio su Madonna era in uscita col numero di settembre, quello successivo. Buttammo via il giornale senza neanche goderci un po' le bellezze che conteneva, tanta fu la delusione. Sul treno progettammo una vendetta su chi ci aveva fornito l'informazione sbagliata, senza mai consumarla. E finì così quell'avventura sfortunata, una delle tante che la nostra benedetta generazione ebbe la fortuna di vivere, per crescere, per formarsi e per avere cose da raccontare. Come questa. E penso alle generazioni successive, sempre più tecnologicizzate, ai ragazzi sempre più soli e sempre più bloccati in esistenze più virtuali che reali. E benedico Madonna nuda e tutte le stupidaggini che ci portavano a scoprire la vita.


L.C.

Il Giorno del Ricordo a Montegranaro. Una fiaccolata per ricordare le vittime delle foibe.


Il 10 febbraio si celebra il Giorno del Ricordo, una giornata dedicata alla memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo degli Italiani dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia. Anche a Montegranaro il Comune ha voluto organizzare una manifestazione perché il ricordo di quanto accaduto in quei tragici giorni rimanga vivo e da monito per il futuro ma, essendo il 10 giorno lavorativo, il tutto verrà posticipato a sabato 10. In tale data, alle ore 17,30 un corteo si muoverà da piazza Mazzini fino alla chiesa di San Serafino dove, durante la Santa Messa,  sarà benedetta una corona floreale in memoria delle vittime delle foibe. Al termine della funzione, una fiaccolata si muoverà dalla chiesa per tornare in piazza dove la corona sarà deposta dinanzi la lapide commemorativa eretta sulla facciata del Municipio. Interverrà Orazio Zanetti, esule dalla Venezia Giulia e Presidente dell’Associazione Nazionale Friuli-Venezia Giulia e Dalmazia – Marche.

 

Luca Craia

La battuta d’arresto contro la Luciana Mosconi Ancona analizzata da coach Damiano Cagnazzo.


Uno stop che lascia tanto amaro in bocca ad una squadra che senza le dovute rotazioni è stata in grado di mettere in difficoltà gli avversari. La Sutor ha perso contro la Luciana Mosconi, lo ha fatto però giocando con solo sei uomini visto gli infortuni di Montanari e Re, tenendo sempre sotto pressione i dorici e mostrando una nuova pallacanestro fatta di buone soluzioni in attacco e di una difesa importante che certamente sarà un cavallo di battaglia da qui in avanti. I gialloblù non si sono fatti intimorire dagli avversari e alla fine qualche episodio dubbio ha fatto girare la partita a favore della compagine di Coen, vedi ad esempio il flopping fischiato a Galipò quando la contesa era praticamente pari. Poi, alla fine la squadra ci è arrivata con il fiato corto e le idee confuse, ciò non toglie che i veregrensi hanno giocato davvero bene e adesso che arrivano le partite importanti, il gruppo certamente sarò pronto ad ogni battaglia.

Coach Damiano Cagnazzo, che gara è stata secondo lei quella con Ancona?

“Una partita che per 36, 37 minuti abbiamo condotto, non solo nel punteggio, ma anche per il ritmo, il controllo del gioco e l’intensità difensiva che siamo stati in grado di produrre contro una squadra molto forte e fisica. Negli ultimi tre minuti ci sono stati alcuni errori, che prima non avevamo commesso e da qui dobbiamo ripartire e imparare a non ripeterli più. Ci sono però tanti spunti positivi che dobbiamo portare a casa, una difesa solida e buone soluzioni in attacco condite con l’arrabbiatura nel finale, visto la battuta d’arresto, che ci servirà per poter continuare a lavorare sulle imprecisioni che hanno permesso ai nostri avversari di chiudere la partita”.

Lei ha parlato di errori nel finale però, anche gli episodi hanno fatto girare la partita a favore di Ancona. Cosa ne pensa?

“Chiaramente la pallacanestro è uno sport fatto di episodi e se questi vengono a tuo favore, ti permettono di vincere le partite. Però è anche vero che noi in quei momenti dobbiamo essere più bravi a portare questi episodi dalla nostra parte e limitare gli errori per costringere gli avversari a fare cose più difficili di quelle che hanno fatto. Bisogna essere arrabbiati e sfruttare questo sentimento a nostro favore fin dalle prossime partite, per alcune cose che abbiamo fatto devo dire che siamo sulla strada giusta”.

Certamente si poteva fare di più però questa bella prova lascia ben sperare per il futuro?

“Abbiamo intrapreso un percorso che credo ci debba far guardare al futuro con determinazione e voglia di continuare perché da qui in avanti dovremo cercare di vincere più partite possibili per avvicinare l’obiettivo della salvezza”.

Adesso avete due gare casalinghe consecutive da sfruttare, potrebbe cambiare il vostro destino?

“Chiaramente, ogni occasione che abbiamo di giocare in casa va sfruttata nel miglior modo possibile. Da domani dobbiamo concentraci in modo importante per la sfida di domenica prossima contro la Luiss Roma e provare a portare a casa i due punti. La strada per poterlo fare è quella di lavorare bene durante la settimana per guardare avanti successivamente in maniera positiva. La nostra eventuale salvezza passerà da quello che saremo in grado di fare sul nostro campo e da quante partite riusciremo a beccare anche in trasferta, dove non è mai facile poter vincere”.

Cosa si sente di dire ai ragazzi?

“Bravi! Bisogna continuare in questo modo, essere arrabbiati in maniera giusta per fare meglio perché abbiamo dimostrato di poter essere competitivi”.


Ufficio Stampa

Sutor Basket Montegranaro