martedì 15 febbraio 2022

La Perla: una stagione all’insegna della leggerezza e dell’evasione. E della qualità.


È partita la campagna abbonamenti per la stagione teatrale del La Perla di Montegranaro. È una stagione breve ma densa di begli eventi, divertente, leggera ma di buona qualità. La leggerezza, in questi tempi bui, è una scelta di vita, un modo per cercare di alleviare il peso della realtà, e la filosofia che sembrano aver sposato l’Assessore alla Cultura, Monia Marinozzi, e la responsabile del comparto cultura, Alessandra Levantesi è proprio quella del teatro come evasione, come oasi di serenità.

Il cartellone parte sabato 26 febbraio con il famoso musical Notre Dame de Paris, scritto da Riccardo Cocciante e messo in scena dalla Compagnia dei Frolli con la regia di Manuela Petrillo; si prosegue sabato 5 marzo con il tango di Diego Moreno e Mariano Navone nello spettacolo Todos Tango; il sabato dopo, il 12 marzo, si ride con Degrado Postmezzadrile e lo show Sono fatto lo Virus; venerdì 25 marzo arriva a Montegranaro l’ironia di Paolo Cevoli con una commedia sul rapporto tra genitori e figli intitolata La Sagra Famiglia; gli ultimi due appuntamenti ad aprile: il primo con Gaia De Laurentis e Pietro Longhi  e il loro spassoso rapporto di lavoro in Diamoci del Tu; la stagione chiude con Giorgio Lupano, Gabriele Pignotta e Attilio Fontana che portano  Tre Uomini e una Culla, riedizione teatrale del testo che diede origine a ben due film divertentissimi negli anni ’80.

Una stagione all’insegna del divertimento, quindi, e dell’evasione, a cui ci si può abbonare a partire da sabato 19 febbraio e fino a mercoledì 23 febbraio, dalle ore 17.30 alle ore 19.30, presso la Biglietteria del Teatro La Perla a Montegranaro (tel. 0734/893350 – 347/6022024). I costi sono i seguenti:

- abbonamento a 6 spettacoli: platea euro 65  (ridotto over 65 anni, studenti, iscritti Italia Nostra sezione Fermo a euro 50);  galleria euro 50;
- carnet 4 spettacoli (Todos Tango, La sagra famiglia, Diamoci del tu, Tre uomini e una culla): euro 50;
- carnet 2 spettacoli (Notre dame de Paris, Sono fatto lu virus), euro 20.
Dal giorno 24 febbraio in poi sarà possibile acquistare i biglietti per i singoli spettacoli presso la biglietteria del Teatro la Perla, che verrà aperta nel giorno precedente gli spettacoli dalle ore 18 alle 20 e il giorno di rappresentazione dalle ore 19.

I biglietti costano: 18 euro per la platea (ridotto a 15 euro) e 15 euro per la galleria.
Per gli spettacoli Notre dame de Paris e Sono fatto lu virus, il costo biglietto posto unico è di 15 euro.

 

Luca Craia

lunedì 14 febbraio 2022

Montegranaro riprende quota. Sarà perchè è aumentata la qualità dei politici?

 

Li abbiamo avuti, i politici, se non al vertice, prossimi al vertice, in passato. Però si perdevano pezzi come un calvo incipiente perde i capelli (ne so qualcosa). Montegranaro, nonostante la potenza economica e l'intraprendenza della classe dirigente del paese, negli anni è stato depauperato di beni e servizi, depauperamento testimoniato simbolicamente proprio dall'ospedale, struttura tuttora moderna e funzionale eppure abbandonata a favore di altre molto meno attrezzate. E questo perché evidentemente l'espressione politica di centri vicini era più forte, forse più preparata, sicuramente più capace di portare a casa risultati per la propria gente, per la propria comunità. 
Ora abbiamo un parlamentare, e non credo sia un caso che Montegranaro stia recuperando peso sul territorio e servizi per i cittadini. Mauro Lucentini si sta battendo come un leone per il suo paese, il risultato di cui abbiamo solo iniziato a parlare oggi è frutto del suo impegno, e sono certo che altri ne verranno, conoscendolo e sapendo come lavora. 
E il punto è quello: Lucentini non lavora per campanilismo, lavora per valorizzare quello che ha già valore intrinseco. Se l'ospedale di Montegranaro torna a essere strategico per il territorio, è perché lo è intrinsecamente, basta solo lavorare per evidenziarlo. E questo sta facendo Lucentini: sta evidenziando quello che vale già di suo. E in questo modo si fanno solo gli interessi comuni, si dà un servizio al territorio.
Ecco a che serve un parlamentare locale, e questo lo dico forte a coloro che, per bandiera politica, per tifoseria, per ottusità ne hanno osteggiato l'ascesa. Ora, se Lucentini porta a Montegranaro e nel Fermano risultati importanti, li porta per tutti, anche per loro. A volte bisognerebbe essere meno ottusi.

Luca Craia 

Palaghiaccio di Ussita: una risorsa per l’economia turistica lasciata a marcire.



Come si fa ripartire una zona depressa? Come si esce dal tunnel iniziato col terremoto del 2016? Come si fa rinascere la Valnerina? Con turismo, è semplice. La Valnerina è un’area ad alta vocazione turistica, per il patrimonio naturalistico, per quello artistico e per la fruibilità sportiva. Cosa si è fatto in questi anni per sfruttare queste peculiarità e rilanciare l’economia, e quindi la vita di comunità locale? Nulla.

Il centro storico di Visso è ancora chiuso al pubblico, transennato, off-limits. I tesori artistici, architettonici e storici della Perla dei Sibillini, valevoli come buon motivo per passare una giornata sul posto e spendere soldi, non sono fruibili da sei anni. La parte naturalistica vive di vita propria, ma sarebbe stato necessario incentivare le attività ricettive. Nulla. Le strutture sportive, a parte gli impianti di Frontignano che, comunque, possono funzionare solo per una parte dell’anno, sono fuori uso.

E qui penso al Palaghiaccio di Ussita. Una struttura che potrebbe funzionare tutto l’anno e portare gente, creare indotto, fare economia per tutto il territorio, giace in stato di abbandono e fatiscenza. Eppure c’è soltanto un’altra pista di ghiaccio indoor nelle Marche, a Monsano; quindi, ci sarebbe da lavorare e anche parecchio. Invece non si fa nulla.

Pare che il problema sia un vincolo idrogeologico legato a un torrente esondabile, con una fenomenologia piuttosto rara, diciamo ogni 70/80 anni, che andrebbe risolto con un canale di scolo. Ma non lo si fa. Eppure risolvere la questione porterebbe un immenso giovamento all’intera zona e alla sua economia, almeno a quel poco che ne rimane. Questa è un’area che potrebbe prosperare col turismo, visto anche il decremento demografico subito dopo il terremoto, e un palaghiaccio rimodernato e funzionante, insieme alle altre strutture sportive dell'area, potrebbe essere il volano per tutta l’Alta Valnerina e i suoi tre comuni più rilevanti. Invece non si muove foglia, né dalla politica nazionale, né da quella regionale, men che meno da quella locale.

 

Luca Craia

A Montegranaro 2 milioni per la Casa di Comunità. Ecco l'investimento per la sanità nel Fermano.

 

Dopo l’annuncio di Acquaroli, ora è il Consigliere Regionale Andrea Putzu ad andare nel dettaglio e svelare come cambierà la sanità nel Fermano con i nuovi investimenti derivanti dal PNRR. Il Fermano è decisamente la cenerentola della sanità marchigiana, con un solo ospedale realmente operativo, quello di Fermo. Nel progetto della Regione si cambia e si torna a rendere operativi alcuni dei vecchi presidi ospedalieri, tra cui Montegranaro, Porto San Giorgio e Petritoli.

Nella fattispecie, a Montegranaro andranno 2 milioni di Euro per realizzare la Casa della Comunità e il Centro Operativo Territoriale. Un bel balzo in avanti per una struttura sottoutilizzata nonostante sia la più moderna e funzionale dell’intero Fermano. C’è stato un Consiglio Comunale Aperto l’altra sera, invero piuttosto inutile, e questa notizia credo possa tacitare le polemiche e le strumentalizzazioni politiche.

A Porto San Giorgio andranno 2,2 milioni, sempre per realizzare la Casa della Comunità e il Centro Operativo Territoriale; a Petritoli 1,5 milioni per la Casa della Comunità: a Sant’Elpidio a Mare arrivano 2,4 milioni per la Casa della Comunità. Una rivoluzione che porterà certamente a una migliore qualità dei servizi per l’utenza.

 

Luca Craia

Sanità nelle Marche: arrivano gli investimenti. E si cambia passo.

Un sacco di soldi, una serie di investimenti cospicui per cambiare radicalmente volto alla sanità nelle Marche. Una sanità, quella marchigiana, che paga pesantemente il conto di una politica devastante durata decenni, con conseguenze pesantissime sulla qualità delle cure, sulla capacità delle strutture e sulla capillarità dei servizi. Oggi il Presidente Acquatoli ha annunciato come cambieranno nel cose nelle Marche:

“oggi abbiamo presentato gli investimenti che ridisegnano la rete ospedaliera e sanitaria territoriale del futuro” dice Acquaroli. “A partire dagli interventi del PNRR Sanità dedicati alle reti di prossimità per 68 milioni di euro, con cui saranno realizzate 29 Case di Comunità (42,5 mln €), 9 Ospedali di Comunità (23 mln €) e 15 Centri Operativi Territoriali (2,5 mln €) sul territorio regionale, a cui ci aggiungeranno 27 milioni di euro per acquistare nuovi macchinari”. È un investimento importante che andrà a cambiare radicalmente il volto della sanità regionale, tornando a una diffusione territoriale dei servizi che è andata perduta negli ultimi anni con la chiusura dei presidi più piccoli.

Ma non basta:  “in Giunta oggi abbiamo anche approvato l’aggiornamento del Masterplan dell’edilizia ospedaliera, con ulteriori 157,5 milioni di euro che vanno ad aggiungersi ai finanziamenti già programmati” prosegue il Presidente della Regione. “Sono risorse importantissime che ci permetteranno di riqualificare la rete sanitaria e ospedaliera e riequilibrare la distribuzione dei servizi sul territorio”.

Infine, un altro aspetto fondamentale per ricostruire il servizio sanitario regionale: “ora, oltre a completare questo quadro, occorre potenziare un altro aspetto essenziale, quello del personale medico sanitario che scarseggia sempre di più e che, come le strutture, è essenziale per garantire i servizi”. È quello che, der resto, era scritto nel programma elettorale. Ora si comincia a realizzarlo. E a cambiare una situazione diventata insostenibile.

 

Luca Craia


 

Il giorno dopo la battuta d’arresto in volata con la Luiss Roma. L’analisi affidata al vice allenatore Emanuele Mazzalupi.


MONTEGRANARO – Il giorno dopo fa ancora più male. Analizzare lo stop casalingo della Sutor con la Luiss Roma arrivato all’overtime rende onore alla compagine gialloblù che ha giocato una grande partita decisa da alcuni episodi sfavorevoli. Quest’anno era già successo ad Ozzano e in casa con la Real Sebastiani, in volata la Sutor ha sempre perso però, stavolta la sconfitta ha un sapore diverso per una squadra che ha provato ancora una volta a gettare il cuore oltre l’ostacolo, senza riuscirci. I gialloblù hanno giocato bene in attacco, meno in difesa concedendo troppo ad una squadra che grazie ai suoi piccoli ha trovato risorse importanti. I veregrensi però hanno dimostrato ancora una volta di essere in crescita e hanno trovato anche la giusta consapevolezza che potrà essere fondamentale da qui in avanti.

Emanuele Mazzalupi ha diretto bene la squadra dalla panchina chiamato a questo compito per sostituire Damiano Cagnazzo alle prese con un problema di salute.

Coach Mezzalupi, che partita è stata secondo lei?

“Quella con la Luiss è stata un gara dal punto di vista dell’agonismo bellissima perché entrambe le squadre non si sono risparmiate nella ricerca della vittoria. Non è stata una sfida bella a livello tecnico che è stata decisa dagli episodi. Episodi che non ci hanno premiato, sia nel finale dei regolamentari che nel overtime. Sarebbe bastato poco di più per portare a casa la vittoria, non ci siamo riusciti e ora bisogna resettare prima possibile questo risultato e tuffarci in palestra per il lavoro quotidiano che ci deve permettere di preparare al meglio la prossima partita in casa con Teramo”. 

Quando avete scelto di difendere a zona siete stati puntualmente puniti dalla Luiss, come giudica questa fase del match?

“Questo è un adeguamento che stiamo iniziando a provare da qualche settimana con il coach Damiano Cagnazzo e al momento non è ancora oliato al 100%. Qualche risultato positivo con la zona c’è stato con certi quintetti e quando in campo non c’era Pasqualin. In altre occasioni non ci ha dato i frutti sperati e per questo motivo che non ho insistito più di tanto con la zona visto che ancora non ci fidiamo di questa cosa. Abbiamo provato a giocarcela uomo contro uomo però questo non è bastato per vincere”.

Come aveva disegnato l’ultimo attacco che poi ha portato Botteghi al tiro finito sul ferro?

“Non avevo a disposizione dei time out e quindi non è stato possibile provare a disegnare un attacco a 7” dalla fine. Hanno deciso i ragazzi in campo come giocarsi questa ultima azione, prima di questa avevano trovato ottime soluzioni e per questo non mi sento di condannare nessuno. Forse ci è mancata un po' di lucidità in quella occasione, con il senno del poi Botteghi avrebbe potuto anche segnarlo quel tiro. Nessuno e ribadisco nessuno in quel frangente si è tirato indietro, è andata in questo modo però tutti hanno provato a costruire qualcosa di importante in quella azione”.

E’ arrabbiato?

“Molto perché i ragazzi ci tenevano tanto a conquistare questi due punti in palio. A fine partita tutti erano amareggiati per l’epilogo. Adesso dobbiamo essere bravi a resettare e ripartire nuovamente”.

Vuole salutare coach Damiano Cagnazzo, cosa si sente di dirle?

“Lo saluto volentieri perché credo che abbia sofferto più di noi davanti allo schermo. Colgo l’occasione per salutare tutto lo staff che mi ha supportato in questa settimana e aiutato a preparare al meglio questa sfida. Per il sottoscritto è stata una settimana molto intensa, da domani torniamo in palestra per preparare al meglio la sfida con Teramo”.

 

 

Ufficio Stampa


Sutor Basket Montegranaro