Comunicato integrale
Roma, 16 feb “La decisione del Consiglio dei
Ministri di mettere a gara tutte le concessioni balneari a partire dal 1°
gennaio 2024 è inaccettabile. Il governo italiano ha subito i diktat
dell’Unione europea, mostrandosi sordo nei confronti di una richiesta d’aiuto
lanciata da un intero comparto economico.
Indire le gare significa esporre alla spietata concorrenza del mercato estero
ben 30.000 imprese, che impiegano circa 300.000 addetti. Le Marche, la mia
regione, con 607 strutture, si conferma il terzo territorio con più
stabilimenti balneari in Italia: un danno incalcolabile per gli imprenditori
marchigiani, che negli anni hanno investito importanti somme nella loro
attività.
Per la maggior parte dei casi, si tratta di piccole e medie imprese a
conduzione famigliare, che le deboli tutele normative introdotte dal governo
non riusciranno a proteggere dallo strapotere delle multinazionali straniere.
Ci lascia interdetti l’atteggiamento di chi, fino a ieri, si professava
contrario alla direttiva Bolkestein e oggi, invece, sostiene e vota a favore di
questa assurda decisione, all’interno dell’esecutivo.
Fratelli d’Italia, anche in questo caso, si è dimostrata l’unica forza politica
coerente. Da anni raccogliamo e ascoltiamo le legittime istanze degli
imprenditori balneari, e continueremo a farlo. Daremo battaglia in Aula per
difendere le aziende italiane, è una promessa” così in una nota Lucia Albano,
deputata marchigiana di Fratelli d’Italia.
“Domani si terranno i funerali del
giovane Giuseppe Lenoci: esprimo tutto il mio cordoglio alla famiglia e agli
affetti. Quando uno studente di sedici anni muore nel tragitto di ritorno da
uno stage, si consuma un dramma che non può lasciarci indifferenti e invita
tutti a fare una riflessione profonda”. Lo afferma Lucia Albano, deputata
marchigiana di Fratelli d’Italia, in seguito alla scomparsa dello studente di
17 anni del corso triennale del Centro di formazione professionale
'Artigianelli' di Fermo, causata da un incidente stradale nell'Anconetano,
mentre era impegnato in uno stage.
“Imparare la pratica di un mestiere da giovanissimi facilita l’inserimento nel
mondo del lavoro. Tuttavia, eventuali periodi di formazione o tirocinio non
possono rappresentare una deroga rispetto agli standard di sicurezza assicurati
dalle altre forme contrattuali. Il Consiglio regionale delle Marche ha
approvato, all’unanimità, una mozione che impegna la giunta a incrementare
la sicurezza e la prevenzione sul lavoro. Auspico che seguano altre
iniziative, in tutti i livelli istituzionali, per scongiurare altre tragedie di
questo tipo”, conclude.