Turismo e cultura. Qualcuno un tempo disse che con la cultura non si mangia. Oggi, per fortuna, la mentalità sta cambiando. Quella del Sindaco di Montegranaro, Endrio Ubaldi, è all’opposto: il turismo e la cultura sono settori fortemente strategici per il futuro del paese. Lo ribadisce, analizzando opere già in essere e progetti futuri, nel corso del programma “Un amico in Comune” di Radio Montecò Web, nella puntata di sabato scorso.
Esordisce parlando della stagione teatrale che sta partendo, una stagione all’insegna della leggerezza senza perdere di qualità, con un occhio agli artisti locali. Poi il lavatoio recuperato da pochi giorni e restituito alla cittadinanza, segnale di grande attenzione per le radici e le testimonianze del nostro passato. Così come l’importante polo culturale in cui si sta trasformando il Palazzo degli Agostiniani, in pieno centro storico, sede di importanti associazioni culturali come la Banda Omero Ruggieri, la mia Arkeo, gli Amici della Musica, e che presto ospiterà anche il museo delle tradizioni produttive, con le due sezioni legate rispettivamente alla calzatura e all’agricoltura.
Attenzione alla storia e al turismo che la storia può e deve portare. Montegranaro è sì un paese cresciuto malamente, con un’urbanistica disordinata e caotica, ma che al suo interno custodisce tesori preziosissimi come l’ecclesia di Sant’Ugo, ma anche le chiese dei SS.Filippo e Giacomo. San Francesco, San Serafino, palazzi gentilizi come Palazzo Svampa che custodisce la magnifica Madonna in Trono della cappella di San Michele Arcangelo, palazzo Conventati. Il tutto incastonato in una natura splendida e un panorama mozzafiato.
In chiave turistica viene visto anche il recupero del Parco Fluviale del Torrione, su cui anche l’Assessore al Turismo, Gastone Gismondi, sta impegnandosi grandemente; il Veregra Street che prosegue dopo ventiquattro diventando sempre di più festival di riferimento per l’arte di strada mondiale.
Anche lo sport è negli obiettivi dell’amministrazione guidata da Ubaldi: il palasport da costruire sullo scheletro dell’incompiuta della Croce, una struttura da 2000 posti ampliabile a 3500 e utilizzabile in maniera versatile sia per manifestazioni sportive ma anche per spettacoli importanti e convegni; il ciclismo, sport storicamente nel dna dei Montegranaresi a partire dal grande Michele Gismondi per finire con Gioia Bartali che, da Montegranarese, porta avanti la memoria del grandissimo campione che è stato il nonno Gino; ciclismo che si ricollega al discorso turistico sfruttando il territorio e le sue peculiarità naturalistiche viste in chiave cicloturistica.
Turismo quindi obiettivo fondamentale, tanto che, con un finanziamento statale di 10.000 Euro, in primavera verrà aperto anche un ufficio apposito in piazza Mazzini. Ma non solo turismo. La nuova casa della Protezione Civile, che si abbinerà anche a una sede per i Vigili del Fuoco volontari per fare di Montegranaro un punto di riferimento nella sicurezza del territorio, è uno degli investimenti prioritari per il futuro, un futuro da inquadrare nel breve-medio periodo, con il palas pronto per il 2023 e la sede della Protezione Civile per il 2024, il tutto da realizzare con fondi statali e un carico economico leggero per le casse comunali.
Una visione per il futuro piuttosto chiara, così come sembrano chiare le priorità da perseguire. Si riuscirà a ottenere risultati lavorando in stretta sinergia con le realtà cittadine, partendo da quelle associative per finire con il fondamentale impegno delle forze economiche che andranno coinvolte e che dovranno crederci anche loro.
Luca Craia